Sovescio nel vigneto: dalla semina all’interramento con la pratica del sovescio in viticoltura. Sementi da utilizzare e consigli utili.
L’autunno è il periodo migliore per la semina del sovescio da interrare in primavera. Nel vigneto si procede dopo la vendemmia.
Anche in primavera è possibile seminare il sovescio ma in questo periodo bisogna seminare in modo più fitto e omogeneo possibile per tenere testa alle erbe infestanti.
In viticoltura, il sovescio ha gli stessi vantaggi degli altri settori agricoli. Nel vigneto, il sovescio, contribuisce all’apporto di sostanza organica nel suolo favorendo il mantenimento di un adeguato equilibrio dello sviluppo della vite.
Quali piante per il sovescio? Potete ottenere ottime miscele di semi presso consorzi i agrari. Le miscele di semi per il sovescio sono già proporzionalmente equilibrate e raccolgono le specie più utilizzate delle tre famiglie:
Dopo la vendemmia si prepara il terreno per la semina delle miscele da sovescio. Si consiglia praticare il sovescio a filari alternati così da assicurare il passaggio dei veicoli agricoli. Prima della semina del sovescio, dovete:
Dopo aver preparato il terreno, procedete a seminare il miscuglio. Se il vigneto è di modeste dimensioni, seminate manualmente distribuendo a spaglio.
Per favorire la germinazione, seminate prima di una pioggia o comunque quando il terreno è umido.
I semi possono essere leggermente interrati con una lavorazione superficiale del terreno, usando un erpice oppure manualmente con un rastrello.
Se avete seguito una lavorazione profonda del terreno, per assicurare il contatto tra il seme e il terreno e spianare i filari, potete procedere con una rullatura.
Per incorporare la maggior quantità di micronutrienti e sostanza organica nel suolo, il momento migliore per l’interramento del sovescio nel vigneto si ha quando le piante sono in pre-fioritura, quando si vedono spuntare i primi fiori chiusi.
Il periodo migliore per interrare le piante del sovescio cade tra i mesi di aprile e maggio. In questo periodo, dovete prima falciare o trinciare la massa vegetale epigea (quella che fuoriesce dal terreno).
Prima di incorporare la massa vegetale nel terreno, aspettate un paio di giorno a partire dalla falciatura. In questo modo le erbe del sovescio di disidratano e si abbassa il rischio di andare incontro a processi fermentativi che non aiutano la decomposizione ottimale della biomassa.
Con la tecnica del sovescio, le piante non vanno interrate a profondità eccessive. Vi basterà interrare i residui vegetali incorporandoli nei primi 10 – 15 cm di terreno.
In generale, ma soprattutto nei terreni compatti, quando il sovescio va interrato a profondità più elevate, la decomposizione che porta alla formazione di humus (prezioso per il terreno), viene rallentata per la mancanza di ossigeno.
Per interrare la massa vegetale epigea trinciata o falciata, potete usare l’erpice a dischi, la vangatrice o la zappatrice rotativa.
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