Pulizia del colon: benefici e controindicazioni

Pulizia del colon

Chi lo direbbe mai ed invece la pulizia del colon ha a che fare con lo yoga. Vediamo come la si può fare e a cosa serve e anche quando è il caso di farla perché nonostante suoni come una terapia medica va benissimo anche per quelle persone sane che hanno il piacere di rimanere tali.



Pulizia del colon: benefici

Questa pulizia, effettuata utilizzando acqua e sale, è una pratica che fa parte della tradizione indiana, tradizione in cui prende il nome di Shankprakshalana o Varisara Dhauti. Si chiama in italiano pulizia del colon ma non pulisce solo il colon, bensì da una bella “passata” di purezza a tutto il nostro intestino e sembrerebbe che apporti benedici a tutto l’apparato digerente.

Se leggiamo quali sono le varie pratiche di purificazione dello Hatha Yoga, troviamo menzionate le tecniche di cui stiamo parlando nell’ “Hatha Yoga Pradipika” di Swatmarama. Come viene proprio lì ben spiegato, si tratta di tecniche che certamente hanno grandi benefico a livello corporeo perché di fatto puliscono colone e intestino, ma danno molti vantaggi anche dal punto di vista psicologico. Si può dire tranquillamente che curano corpo e “anima”.

Quella del colon insieme ad altre parti del corpo, sono tecniche molto importanti per chi pratica e nel loro complesso vengono chiamate kriyas.

La pulizia del colon è nella sezione delle pratiche dedicate all’apparato digerente e chiamate Dhauti, assieme ad essa c’è ad esempio anche la Jihwa Dhauti, la pulizia della lingua con il nettalingua. Volendo ampliare gli orizzonti guardando altre tecniche, troviamo anche la Jala Neti, la pulizia dei canali nasali, sempre con l’utilizzo della lota e di acqua e sale.

Pulizia del colon: fai da te

Descrivendo la procedura non vogliamo spingere all’improvvisazione perché è importante che il fai da te sia consapevole. Consultiamo un esperto e chi la ha già fatta per capire se è ciò che fa al caso nostro e se stiamo procedendo correttamente, E’ e resta comunque un intervento sul nostro corpo e non deve essere fatto a caso o con imprudenza, solo perché ci piace l’idea.

Essendo a base di acqua e sale è questo che ci serve per preparare la bevanda da assumere, nello specifico si devono sciogliere 2 cucchiaini da tè di sale in ogni litro d’acqua. Una volta preparata la giusta miscela possiamo procedere bevendo rapidamente 2 bicchieri di acqua e sale e poi praticare in sequenza le seguenti 5 asana, 8 volte per ciascuna: Tadasana, Tiryaka Tadasana, Kati Chakrasana, Tiryaka Bhujangasana e Udarakarshanasana.

Dopo aver ripetuto per la prima volta le 5 asana 8 volte per ciascuna, dobbiamo bere di nuovo altri 2 bicchieri di acqua e sale per poi praticate la sequenza per la seconda volta. Altri 2 bicchieri di acqua e sale da bere e poi via ancora con gli esercizi per la terza volta. Se non abbiamo perso i conti, procediamo. Per non scordare la sequenza e procedere senza timore di saltarne una possiamo tenere un appunto con l’elenco da man mano depennare, soprattutto le prime volte che non risulterà certo automatico il procedimento.

Finite queste tre serie, per un totale di 6 bicchieri di acqua e sale, possiamo andare alla toilette per verificare se ci sono già dei movimenti e per iniziare a svuotare l’intestino. Se non ha dato subito risultati o ne ha dati ma scarsi, possiamo ripetere la pratica fino a quando non abbiamo finito di evacuare le feci e da noi uscirà solo acqua pulita, segnale di fine pulizia.

Pulizia del colon: fai da te

In generale dovrebbero essere necessari 16 bicchiere di acqua e sale in tutto per arrivare a questo punto ma questa è una media indicativa che non ci deve fare entrare in allarme se ne abbiamo bisogno un po’ di più o un po’ di meno. L’importante è praticare con calma e prendersi i propri tempi senza timore di apparire diversi oppure di essere giudicati.

Il consiglio alla fine della pratica è di non mettersi subito a mangiare, non sarebbe il top per le nostre viscere. E’ meglio anche non dormire, se possibile, perché basta sdraiarsi in Shavasana per 45 minuti e rilassarci per poi riprenderci e riprendere le nostre normali attività. Volendo possiamo mangiare un pasto leggero, ad esempio del riso con delle lenticchie condito con un pochino di burro chiarificato, perfetto per lubrificare l’intestino. Se abbiamo rispettato tutto l’iter e i 45 minuti di relax, il nostro apparato digerente sarà già pronto per riprendere le sue funzioni.

Dopo il pranzo si consiglia di stare a riposo sempre evitando di dormire ma anche di fare sforzi. Il giorno dopo la pulizia del colon è meglio prendersi un po’ di riposo e non gettarsi nel frenetico tran tran quotidiano lavorativo.
Tutta questa procedura come avrete notato si può effettuare tranquillamente da soli ma le prime volte è meglio avere al nostro fianco una persona esterna che ci controlla e ci avvisa se stiamo facendo un passo falso. Per le conseguenze a cui porta e per le modalità con cui avviene, la pulizia dell’intestino con acqua e sale non dovrebbe essere eseguita più di due volte all’anno.

Pulizia del colon per dimagrire

La pulizia del colon non serve per dimagrire anche se a conti fatti è ovvio che se ci svuotiamo totalmente all’inizio avvertiremo un calo di peso. E’ una conseguenza logica ma non si tratta di dimagrimento. Certo che se andiamo a migliorare le performances del nostro apparato digerente, possiamo poi avere un corpo più sano con cui correre verso il nostro peso forma ma a solo se abbiamo una dieta sana ed equilibrata. La pulizia del colon non fa magie, o meglio, non quelle desiderate da chi spera sempre che ci sia una formuletta, un trucco, per perdere peso senza fare la fatica di seguire una dieta e fare attività fisica continua e moderata.

Pulizia del colon: controindicazioni

Quella che abbiamo finora descritto è una pratica sicura, senza effetti collaterali ed estremamente efficace per la cura dei disturbi che coinvolgono l’intestino. La possono quindi tutti effettuare, viene però consigliata anche in casi particolari quelli di disbiosi, intestino pigro, stipsi, incontinenza fecale, defecazione ostruita e nell’infiammazione a livello intestinale. Ci sono dei segnali che ci comunicano quando sarebbe il caso di fare questo trattamento o per lo meno di prendere in considerazione l’idea, ad esempio quando si avvertano i seguenti sintomi: gonfiore e/o dolore addominale, meteorismo, alterazioni dell’alvo, necessità di sforzo durante la defecazione, senso di evacuazione incompleta o di urgenza.

Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su TwitterFacebookGoogle+Instagram

Pubblicato da Marta Abbà il 10 Ottobre 2018