Pitture naturali: quali sono le pitture naturali ecologiche più adatte agli interni o per l’esterno. Consigli all’uso e come preparare una pittura naturale fai da te.
Quando dobbiamo affrontare il faticoso compito di pitturare le pareti di casa, che siano interne o esterne, ci troviamo di fronte a una realtà molto difficile da digerire: la gran parte delle vernici usate in edilizia sono tossiche. A questo punto è possibile puntare su pitture naturali anche se la scelta è molto limitata.
Con il termine vernice si fa riferimento a un materiale fluido che, steso su una superficie, va a creare una pellicola sottile resistente ed elastica. Quando alla vernice sono aggiunti pigmenti opachi si parla di pittura o smalto.
Si tratta di una differenza tecnica, in questa pagina farò riferimento ai termini vernice e pittura come sinonimi.
Nella vernice naturale, si usano leganti organici quali:
Le resine vegetali usate per la produzione delle vernici naturali sono molto numerose. La prima resina vegetale usata per produrre pittura naturale è la sandracca, estratta dall’albero della specie Tetraclinis articulata, un parente lontano del ginepro.
Le pitture sintetiche sfruttano principalmente resine sintetiche come:
Il problema delle vernici sintetiche è che rilasciano composti organici volatili o VOC. Tra le vernici sintetiche abbiamo pitture ad acqua e pitture a solventi. Attenzione, una pittura ad acqua non è necessariamente naturale!
Le pitture naturali per interni sono innocue quanto quelle per esterni. Lo stesso non si può dire per le vernici sintetiche: quelle a base di solvente non vanno usate per le pareti interne della casa.
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Le vernici a solvente sono, nella gerarchia, quelle più dannoso per la salute dell’uomo, quindi il loro uso è assolutamente sconsigliato per gli interni.
Le pitture a solvente hanno un impatto negativo sulla salute dell’uomo e dell’ambiente.
Le vernici a solvente rilasciano composti organici volatili in misura di 400 grammi per litro mentre la pittura ad acqua ne rilascia “solo” 100 grammi per ogni litro usato. Per approfondire i vantaggi e svantaggi di queste due pitture vi invito a leggere la pagina: Smalto ad acqua o smalto a solvente.
Oltre ai chiari vantaggi legati al ridotto impatto sulla salute, l’uso di una pittura ecologica può avere altri risvolti positivi.
Le pitture sintetiche creano una pellicola che con il tempo tende a fessurarsi, sgretolarsi e sollevarsi. Le pitture naturali, invece, subiscono un processo di “invecchiamento nobile” perché quando applicate sulla parete si integrano su questo materiale svolgendo un’azione coesiva. In pratica, le pitture naturali penetrano nella parete e quando invecchiano non si spellano o crepano, così danno l’opportunità di una manutenzione più semplice. Oggi, tra le pitture naturali ecologiche più diffuse vi è quella a base di calce che svolge anche una modesta azione antimuffa.
E’ tra le migliori pitture naturali per interni e per l’esterno delle casa. La sua validità è tale che molti produttori di vernici continuano a proporre vernici naturali a base di calce. I vantaggi di tale pittura naturale sono:
La calce ha un colore bianco a pittura completamente asciutta: all’atto della messa in opera il prodotto non copre, bisognerà aspettare che la parete si asciughi del tutto. In genere in condizioni climatiche ottimali occorrono 24 ore.
Per un colore più compatto e opaco bisognerà passare più mani fino a ottenere l’effetto desiderato: non dimenticare di attendere l’asciugatura della precedente.
Se il muro ha delle precedenti mani di pittura, le stesse vanno completamente asportate: armatevi di pazienza e carta abrasiva. Prima di applicare la pittura naturale ecologica a base di calce, inumidite la parete.
Procurarsi la calce presso negozi specializzati nell’edilizia, in base alla quadratura farsi consigliare sulla scelta della quantità. La calce si compra in polvere o già mescolata all’acqua (grassello).
La calce ha un costo ridottissimo, per un secchio di pittura standard, non si spenderà più di tre euro.
Alla calce, aggiungete i seguenti semplici ingredienti:
Le quantità non sono facili da riferire. Tutto dipende dalla grnulometria della calce scelta e dall’effetto che volete ottenere.
Per esempio, per i pigmenti, in genere si dà una quantità massima: non bisogna mai superare il 20% del peso della calce. Quindi, se avete 1 kg di calce, non potete usare più di 200 gr di pigmenti.
Come pigmenti potete usare terre e ossidi naturali che si possono trovare nelle colorerie più fornite. Nell’aggiungere i pigmenti, non dimenticate che il colore, una volta asciutto, perderà il 50% dell’intensità.
Se vi dovesse avanzare della pittura basterà ricoprirla con acqua e chiudere in modo ermetico. In questo modo può essere conservata per anni.
Per l’esterno o per gli interni segnati dal tempo e dall’umidità, si consiglia la calce idraulica mentre per muri interni in bune condizioni, la calce aerea spenta.
Se non vi piace il fai da te o non volete rischiare con i dosaggi, potete acquistare una base di pittura di calce naturale e aggiungere i pigmenti della tonalità che preferite.
A “questa pagina Amazon” potete trovare sia la pittura biologica a base di calce, sia i coloranti naturali con cartelle colori molto fornite.
Avete dubbi che la pittura di calce possa essere troppo blanda per l’esterno della vostra abitazione o per pitturare il muro del giardino? Oppure temente che le pareti umide della vostra casa possano rovinare presto una pittura naturale come questa?
Per tranquillizzarvi, sappiate che le facciate del Teatro alla Scala di Milano, sono state verniciate proprio con pitture naturali a base di calce.
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