Piantare un albero, la guida

Come si pianta un albero?

Come si pianta un albero? La prima cosa da sapere è che c’è differenza tra piantare un albero di un anno (tecnicamente chiamato astone) e alberi più maturi di 2, 3, 4 anni fino agli esemplari adulti. I primi infatti vanno infatti messi a dimora nei mesi invernali (scegliendo le ore più calde) da novembre a marzo, i secondi invece posono essere trapiantati in ogni stagione dell’anno.

Premesso questo, per piantare un albero da frutto in modo ottimale serve una buca nel terreno di almeno 1 metro cubo. Se non si è dei professionisti e non si hanno a disposizione escavatori o trivelle, una buca di queste dimensioni può risultare difficoltosa e allora si può scendere fino a 70 centimetri, ma non meno. Vale la regola che: più grande è la buca di impianto e meglio crescono le radici, che trovano terreno morbido e smosso.

La stratigrafia ottimale della buca preparata per piantare un albero da frutto dovrebbe prevedere uno strato drenante di 20 centimetri sul fondo per evitare i ristagni idrici. I materiali più indicati a questo scopo sono sassi di media e piccola pezzatura, cocci, ghiaia o anche argilla espansa.

Il secondo strato (partendo dal fondo) dovrebbe essere costituito dalla terra di campo che, nel caso fosse troppo dura, troppo calcarea, troppo sassosa e troppo argillosa, può essere ammendata mescolandovi fino a un 20-30% di sabbia o terriccio fresco. Questo strato può prendere anche 30 centimetri.

A questo punto (siamo saliti di 50 centimetri dal fondo) possiamo prevedere uno strato di concimazione, che va previsto anche in superficie alla base del fusto.  Il concime più indicato è lo stallatico naturale ben stagionato (bovino o equino) in dosi variabili a seconda della qualità: se si tratta di letame di concimaia, 7-8 palate per il fondo e 3 per la superficie; se si tratta di pellet, 3 palate per il fondo e 1 per la superficie.

Per piantare nel modo corretto un albero da frutto serve accostare bene alle radici il terreno più fine e sciolto, senza schiacciarlo troppo. Una volta che la pinta è a dimora e la buca è riempita completamente, bisogna annaffiare copiosamente (in inverno questa operazione va fatta sempre nelle ore più calde). In genere le annaffiature rade e abbondanti sono da preferire a quelle frequenti ma brevi.

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Pubblicato da Michele Ciceri il 15 Maggio 2013