Pesca subacquea: normativa e regolamento. Dalla licenza per praticare pesca subacquea alle regole da rispettare (distanza dagli stabilimenti, dalle imbarcazioni, quali pesci non si possono pescare…). Multe e sanzioni.
La pesca subacquea non è una pratica che si può svolgere in piena libertà. Vi sono delle leggi da rispettare sia a livello nazionale che regionale. In questa pagina ti spiegheremo il regolamento della pesca subacquea a livello nazionale, ti daremo informazioni sulle varie sanzioni previste e sulle regole da rispettare. Per le normative locali, dovrai rivolgerti alla capitaneria di porto della zona in cui operi.
E’ importante chiarire che non esiste una vera e propria licenza per poter praticare pesca subacquea ma è necessario segnalare l’inizio dell’attività alle autorità predisposte. La segnalazione è gratuita. Come farla? Te lo abbiamo già spiegato nell’articolo “Pesca subacquea, come iniziare“.
Non esiste un’unica legge di riferimento, il quadro normativo fa riferimento a più decreti e anche a Regolamenti europei. Per fare alcuni esempi, segnalo il Regolamento CE 1967/2006 anche noto come “Regolamento Mediterraneo”. Poi vi sono alcune normative specifiche per la pesca del tonno rosso e sul rispetto degli habitat naturali (Direttiva 1992/43/CEE del consiglio. A livello nazionale vi sono molte misure tecniche, leggi che disciplinano la pesca dei mitili, leggi che disciplinano la pesca del riccio di mare, della lumaca di mare, del pesce spada… In più vi sono differenze tra le normative dedicate alla pesca dilettantistica e alla pesca professionale e sportiva.
Facciamo subito una panoramica dei 10 obblighi di legge da assolvere per pescare in apnea.
La normativa di riferimento è molto chiara: vi sono alcune specie che non si possono pescare e non si possono caricare a bordo dell’imbarcazione anche se trovate già morte. Cosa non si può pescare?
Per chi va pescare cozze, deve sapere che il limite massimo è di 3 kg.
E’ severamente vietato l’uso di energia elettrica, esplosivi o sostanze tossiche per pescare in apnea, compreso l’uso del solfato di rame (verderame) per stordire i pesci prima della cattura.
Per chi pesca o detiene uno degli animali elencati in alto, oppure chi pesca usando esplosivi o sostanze tossiche, è soggetto a sanzioni molto severe. Le sanzioni vanno dall’arresto da due mesi a due anni oppure prevedono il pagamento di una multa che va dai 2.000 ai 12.000 euro oltre alla confisca del pescato e delle attrezzature.
Le multe sono meno salate per gli altri reati. Per esempio, chi pesca nelle aree riservate agli stabilimenti di pesca o non rispettando la distanza minima di 500 metri da uno stabilimento balneare o da una zona marina a libero uso, può essere punito con sanzioni che vanno dai 1.000 ai 6.000 euro oltre alla sanzione accessoria della confisca del pescato e delle attrezzature.
Per chi pratica pesca notturna (pesca subacquea di notte), le sanzioni possono aggirarsi intorno ai 2.000 euro e aumentare esponenzialmente in concomitanza con altre infrazioni.
L’uso del fucile da pesca, anche se è stato solo ceduto o affidato momentaneamente, a un minore di 16 anni, comporta una multa che va da 1.000 a 3.000 euro.
Non smettere mai di formarti e non solo all’inizio! Tra le letture consigliate, oltre all’articolo segnalato in precedenza, ti consiglio l’acquisto di un manuale pratico/tecnico. Tra i tanti, il “Manuale di pesca in Apnea” è molto completo. Si compra su Amazon al prezzo di 16,91 euro con spese di spedizione gratuite.
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