Onde radio: velocità e propagazione

Onde radio:

Onde radio: velocità e propagazione – Le onde radio, dette anche radioonde sono radiazioni elettromagnetiche, appartenenti allo spettro elettromagnetico e assieme alle microonde sono quelle utilizzate prevalentemente come veicoli per la comunicazione delle informazioni a distanza. Questo perché riescono a propagarsi nell’aria senza essere assorbite, oltretutto sono relativamente semplici da generare e hanno lunghezze d’onda abbastanza grandi da potersi propagare anche oltre la curvatura terrestre. Comodo se si deve raggiungere con esse luoghi lontani.



A scoprire le onde radio è stato Hertz nel 1888 ma a cogliere la possibilità di usarle per inviare segnali a distanza è stato l’inventore italiano Guglielmo Marconi. E’ a lui che dobbiamo quindi le prime comunicazioni radiofoniche.

Onde radio corte

Per le radiocomunicazioni si utilizzano frequenze comprese tra 3 kHz e 300 GHz, per meglio ritrovarsi le si è divise in bande. Troviamo le onde a bassa frequenza, soprattutto usate per la navigazione aerea o navale, quelle medie per la radiodiffusione a modulazione di ampiezza, e poi le onde corte, da 3MHz a 30 MHz, le preferite per le telecomunicazioni satellitari

Modulazione delle Onde radio

Usate prevalentemente per trasmissioni radiofoniche e televisive, queste onde viaggiano da un radiotrasmettitore a un radioricevitore portando delle informazioni preziose che devono prima essere convertite da un trasduttore in segnali elettrici. Questi segnali elettrici da “trasportare” hanno una ampiezza variabile e agiscono su un’onda, detta portante, di ampiezza e frequenza costante, generata nel trasmettitore attraverso un processo detto di modulazione.

La modulazione, quindi, è il processo che permette di far variare, istante per istante, ampiezza o frequenza in modo che il “vettore” per la trasmissione contenga le informazioni che devono poi viaggiare lontano. Quando il segnale portante viene così modificato, prende il nome di modulato.

La modulazione può riguardare l’ampiezza (AM), allora le informazioni vengono trasmesse nel circuito modulando l’ampiezza dell’onda portante, se invece si interviene sulla frequenza (FM), le informazioni vengono trasmesse modulando la frequenza della portante.

In ogni caso si ottiene un segnale che, una volta amplificato, viene inviato all’antenna in modo che possa essere irradiato nello spazio sotto forma di onda elettromagnetica, di onde radio. Ora tocca ai radioricevitori che captano le onde con un’altra antenna e ne ricavano in uscita l’informazione emessa in trasmissione, dopo un processo di amplificazione e demodulazione.

Onde radio:

Trasmissione delle Onde radio

La trasmissione delle onde radio ha delle caratteristiche molto apprezzate perché grazie alla loro grande lunghezza d’onda, esse non vengono fermate da ostacoli di medie dimensioni. Case o alberi non le fermano, quindi, mentre le montagne possono creare difficoltà. Sempre le onde radio possono essere trasmesse a distanza perché vengono riflesse dagli strati ionizzati dell’atmosfera, nella ionosfera.

Per trasmettere al meglio queste onde ci sono i ripetitori che le intercettano e le re-irradiano dopo averle nuovamente amplificate in modo che possano arrivare ancora più lontano. Oggi ci sono ripetitori posizionati anche su satelliti geostazionari che ruotano nello spazio con la stessa velocità della Terra, in questo modo riescono a “vedere ” sempre la stessa area geografica.

Propagazione delle Onde radio

Ricordiamo che stiamo agendo nella banda di frequenza compresa tra 0 e 300 GHz, corrispondente a lunghezze d’onda da 10 cm a 10 km. Un segnale radio può trasportare una quantità di informazioni proporzionale alla sua frequenza quindi inversamente proporzionale alla sua lunghezza d’onda.

Non scordiamo però che le lunghezze d’onda grandi sono un vantaggio per le onde radio per via della riflessione ionosferica a distanze intercontinentali, oggi forse non così eccezionale come nell’epoca in cui non esistevano ponti radio e satelliti per la telecomunicazione.

In ogni caso la distanza di propagazione delle onde radio cresce in modo proporzionale alla lunghezza d’onda.

Ricevitore di Onde radio

Il ricevitore di onde radio un tempo era uno dei piccoli elettrodomestici più utilizzati dalle famiglie italiane per ascoltare musica, notizie e programmi di intrattenimento. Oggi è stato sostituito da altri media e in particolare dai servizi disponibili in streaming su web.

Eppure ancora oggi riscuotono successo e gradimento modelli estremamente completi e compatti che permettono di ricevere i programmi delle radio di tutto il mondo con bande FM, MW, SW e LW.

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Tra le caratteristiche indicate dal produttore:

  • Doppia conversione, SW-SSB, Banda AIR Reception
  • Light & Funzione Snooze – 5 minuti, ripetuto tre volte
  • DC 5V USB Jack, Jack per cuffie, FM e SW Antenna Jack
  • Batterie Ni-MH ricaricabili 
  • Visualizzazione digitale per frequenza, potenza del segnale, rapporto S / N, orario e sveglia

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Pubblicato da Marta Abbà il 2 Giugno 2021