Liquidambar, l’albero dell’ambra: legno, frutti, foglie e prezzo

Liquidambar albero ambra

Il Liquidambar in Italia viene chiamata anche Albero dello storace liquido e si inserisce bene nei parchetti pubblici anche di città perché è di fatto un albero ornamentale tra l’altro molto longevo, cosa che non guasta considerando lo stato del verde urbano. La sua bellezza sembra stare nelle sue foglie che riescono a sfoggiare dei colori davvero magnifici, tendenti all’oro e al rosso, una vera e propria opera di arte che possiamo ammirare gratuitamente, all’aperto, ogni anno, a due passi da casa.



Liquidambar, l’albero dell’ambra

Il liquidambar è un genere di piante a cui appartengono diverse specie tutte della famiglia delle Altingiaceae. Non sono originarie delle nostre zone e nemmeno del nostro continente ma del Nord America anche se sono molto diffuse già da anni in Italia, soprattutto nelle aree in cui il clima è più mite e le temperature non scendono troppo.

Queste piante possono raggiungere anche i 30 metri di altezza anche se in città sarà più probabile vedere degli esemplari più piccoli, di circa 5 o 6 metri. Al di là delle dimensioni, possiamo dire che si tratta di un albero dal portamento davvero molto elegante caratterizzato da un apparato radicale fittonante e si sviluppa in orizzontale più che in verticale, andando anche a formare dei veri e propri cordoni al di sopra del terreno.

La corteccia che copre il fusto è di un colore marrone che tende al grigio e mostra delle fessurazioni piuttosto profonde che, come rughe, con il tempo si fanno sempre più visibili e possono diventare quasi delle escrescenze. I rami hanno un’altra particolarità invece: in inverno, quando sono nudi, senza foglie, si ricoprono si uno strato spesso di suberina grigiastro iniziando ad assomigliare alle radici che spuntano in superficie. Quando la chioma c’è ed è rigogliosa, nelle stagioni più belle, ha una forma a piramide e con parecchie ramificazioni, molto simile a quella dell’Acero.

Liquidambar albero

Liquidambar Styraciflua e liquidambar Orientalis

Le due specie su cui vogliamo concentrare la nostra attenzione sono queste due, le più particolari e anche le più note e facili da incontrare anche per le nostre strade.

La Liquidambar orientalis arriva dall’Anatolia e non è altissimo, raggiunge massimo i 7 metri ma ha una chioma davvero meravigliosa e spicca nel paesaggio.  Cresce lentamente e ha un fusto molto suberificato, in primavera si riempie di foglie caratterizzate da 5 lobi affusolati e da delle ridotte dimensioni rispetto a quelle di altre specie. In estate sono verdi, molto chiare, tanto che si vedono le nervature se ci batte il sole. In autunno tutto si trasforma e diventano coloratissime, di tante tonalità che spaziano dal giallo al rosso acceso, cadendo solo molto tardi dalla pianta e permettendoci così di godere di questo spettacolo molto a lungo.

Passiamo alla Liquidambar styraciflua che è invece la più nota e nasce dall’ibridazione di quattro specie. Arriva dalla Florida e dal Messico ed è molto alta, anche il fusto può avere un diametro di quasi 4 metri, immaginatevi che albero gigante. Le foglie semplici e dalla forma acuminata, hanno dai 5 ai 7 lobi e sono lunghe circa 5 centimetri quindi non molto rispetto al resto. Hanno sempre un margine seghettato e dal verde diventano gialle, viola, arancioni e rossastre appena inizia l’autunno sempre mantenendo la forma della chioma piramidale. La corteccia da grigia e liscia diventa rugosa e brunastra con il tempo ma il fusto resta sempre dritto e slanciato, come se la pianta volesse mostrare di affrontare la vecchiaia con la testa alta. I fiori che fra poco andremo a conoscere, spuntano verso marzo o aprile e il frutto poco dopo.

Liquidambar: legno

Di questa pianta viene utilizzato per certi ambiti anche il legno che si mostra molto duro e compatto ma di un colore davvero particolare, un bruno che però fa trasparire tante sfumature rossastre.

Le foglie del Liquidambar

Abbiamo già ampiamente accennato alle foglie di questa pianta ma è giunto il momento di descriverle con precisione. Sono caduche e hanno un picciolo molto lungo, una forma composta da cinque lobi (a volta 7) e al tatto sono lisce e molto lucide. Al variare della specie possiamo avere il margine più o meno dentato ma per quanto riguarda il colore si ha sempre la convivenza tra il verde chiaro della bella stagione e le mille sfumature dorate e rosse, brune e arancio, dell’autunno.

Con le foglie nuove in primavera spuntano anche i fiori, monoici o unisessuali, maschili e femminili, tutti sulla stessa pianta. Possiamo però imparare a distinguerli osservandoli con attenzione. Quelli maschili sono raggruppati in infiorescenze molto compatte ed erette a forma di capolino che spuntano in cima ai rami. Quelli femminili hanno una forma sferica e sono penduli, attaccati direttamente ai rami con un lungo peduncolo di circa 10 cm. Non cambia il colore però, perché entrambi i fiori maschili e femminili, sono sempre biancastri, con delle sfumature che passano dal giallognolo al grigiastro.

Liquidambar frutto

I frutti del Liquidambar

Dai fiori nascono poi i frutti che hanno un aspetto difficile da descrivere, sono penduli e rotondi, un po’ spinosi e suddivisi in tante logge. Quando spuntano e sono acerbi, hanno una consistenza morbida, ma con il passare del tempo diventano più duri e assumono un colore più tendente al marrone. Queste capsule restano sui rami per tutto l’inverno e al proprio interno custodiscono in ogni loro loggia 1 o 2 semi alati. Ci penserà il vento a disperderli nell’aria.

Liquidambar: usi

I Liquidambar sono alberi poco noti come nome ma che sono comunemente utilizzati come piante ornamentali nei giardini, pubblici o privati che siano. In alcuni casi vengono introdotti anche allo scopo di rendere l’ambiente più umido, di solito nelle zone molto aride in cui il tasso di umidità ambientale è davvero bassa.

Abbiamo inizialmente parlato di albero dell’ambra oppure dello storace liquido ed è il momento di svelare il perché. E’ così che definiamo quella sostanza vischiosa che possiamo estrarre da questo albero incidendone la corteccia. Ha una consistenza simile a quella del miele, è opaca e ha un buonissimo profumo simile a quello di certi tipi di incensi. E’ tutto dovuto alla presenza di acido cinnamico e vanillina che viene utilizzata parecchio nella cosmesi e nella produzione di profumi o di prodotti di bellezza e igiene. Sempre questa sostanza è alla base del nome inglese dell’Albero, che è Red Gum.

Pubblicato da Marta Abbà il 20 Ottobre 2020