Laurus nobilis: caratteristiche, coltivazione e raccolta

Laurus nobilis

Il Laurus nobilis è, nel gergo comune, la pianta dell’alloro, pianta molto diffusa anche dalle nostre parti come in tutte quelle zone in cui troviamo un clima temperato, che siano zone di collina o di pianura. Anche se cresce spontaneamente in tutti i Paesi del Mediterraneo, la troviamo piantata e coltivata anche nei giardini e nei parchi come pianta ornamentale e aromatica.



Laurus nobilis: caratteristiche

Il Laurus nobilis appartiene al genere Laurus ed alla famiglia delle Lauraceae, piante che sono arrivare nell’area mediterranea dell’Asia minore, parecchi secoli fa, se non millenni. Il nome “nobilis” deriva chiaramente da “nobile”, anche se in realtà stiamo parlando di una pianta semplice e molto comune, perenne e con un portamento arbustivo dignitoso. Possiamo trovarla come cespuglio o come albero, dipende dal clima ma anche da chi la sta coltivando, in alcuni casi raggiunge anche altezze di oltre dieci metri.

Ha un tronco liscio con corteccia nerastra da cui partono dei rami sottili e molto fitti che sorreggono le foglie, attaccate con piccoli molto corti. Le foglie, come molti sanno, sono decisamente coriacee e color verde scuro, hanno il bordo ondulato, sopra sono lucide mentre sotto sono opache e di un colore verde più tenue. Ci sono molte ghiandole resinose sulla loro superficie ed è da esse che si sparge il caratteristico aroma. I fiori del Laurus nobilis non sono particolarmente belli, sono piccoli e riuniti in infiorescenze che spuntano a inizio primavera.

Trattandosi di una pianta dioica, il Laurus ha fiori solo fiori maschili o solo fiori femminili, il frutto non è altro che una bacca bluastra, grande non più di una semplice oliva e che contiene solo un seme ma è molto aromatica e matura in ottobre.

Sia nelle foglie, sia nelle bacche, ci sono molti oli essenziali tra cui geraniolo, cineolo, eugenolo, terpineolo, fellandrene, eucaliptolo, pinene, ecc.

Laurus nobilis

Laurus nobilis: coltivazione

Non è difficile far ambientare una pianta di Laurus nobilis perché si tratta di una pianta molto rustica. Si trova bene al sole e anche all’ombra, sia in vaso che in pieno campo e, volendo, perfino in appartamento se le si va incontro con alcuni accorgimenti.

Ad esempio ci sono delle temperature di cui tenere presente, quelle ottimali sono le temperature da clima mediterraneo, mai sotto lo zero, se non per brevi periodi di tempo. Non sottoponiamola a forti correnti d’aria e non esageriamo con le innaffiature, anche in primavera e in estate, l’importante è che il terreno non resti secco. In autunno e in inverno, l’irrigazione è addirittura sospesa fino a quando le temperature non risalgono oltre i 7°C.

Nel caso in cui il Laurus nobilis sia coltivato in vaso, è necessario un rinvaso ogni due anni perché ha un ritmo di crescita molto rapida. Questa operazione si effettua in primavera, utilizzando un buon terriccio fertile e soffice che non favorisca la formazione di ristagni idrici. Da inizio primavera a fine estate, è necessario concimare usando un prodotto liquido og i due settimane, meglio se con un contenuto elevato di azoto che favorisce lo sviluppo delle sue parti verdi ed aromatiche. Se vogliamo avere una bella pianta, ogni anno dobbiamo potarla verso la fine dell’inverno, in primavera comincerà a fiorire e in autunno matureranno i frutti.

Laurus: specie

Il Nobilis è la specie più utilizzata come pianta aromatica e decorativa, tra tutte quelle del genere Laurus. Stiamo parlando dell’alloro che usiamo tutti in cucina, per intenderci, ovvero un albero, o un arbusto, con foglie profumate color verde intenso con fiori gialli che si sviluppano a mazzi e si trasformano in bacche nere. Tra le varietà che si voltivano ci sono la ‘Angustifolia’ con foglie strette e lunghe e la ‘Aurea’ con foglie tendenti al giallo dorato.

L’alloro ha delle proprietà aromatiche molto interessanti, dovute alla presenza di oli essenziali che nelle foglie hanno concentrazioni che vanno dall’1 al 3% mentre nelle bacche arrivano anche al 10%.

Laurus nobilis in cucina

Nelle tradizioni culinarie di tutto il mondo può capitarci di trovare l’alloro, anche e soprattutto in quelle italiane. Ci sono molte ricette in cui l’allora è un importante ingrediente aromatico ma lo troviamo anche alla base di un liquore chiamato laurino, prodotto con le sue bacche tipicamente in Emilia Romagna.

Laurus nobilis: raccolta

Tutto l’anno possiamo raccogliere le foglie dell’allora ma conviene farlo a luglio e ad agosto quando c’è una maggiore concentrazione di essenze aromatiche. I frutti si raccolgono in autunno, perché è il momento in cui maturi.
Se non vogliamo usare le foglie fresche possiamo farle essiccare sistemandole all’ombra, in un luogo arieggiato, così le possiamo conservare anche un interno anno. Anche le bacche possono essere essiccate ma nel forno, tenendolo a bassa temperatura, poi vanno riposte in barattoli di vetro.

Laurus e altre Lauraceae

Nella stessa famiglia del Laurus nobilis ci sono altre piante interessanti, alcune anche con proprietà aromatiche ben note. La Cinnamomum cassia la Cannella della Cina, dalla Cinnamomum zeylanicum invece si ottiene la cannella regina, poi c’è la Persea gratissima con frutti che sanno di pistacchio e la Sassafras officinale, molto usata in profumeria per il suo legno aromatico.

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Pubblicato da Marta Abbà il 15 Febbraio 2019