La jacobinia è un arbusto sempreverde, perenne, appartenente alla famiglia delle Acanthacee, originario del continente americano, particolarmente apprezzato per la bellezza della fioritura.
Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare senza problemi anche nelle nostre case.
La jacobinia è una pianta autoctona delle regioni a clima tropicale o subtropicale, dalla crescita vigorosa che le permette di raggiunge in breve tempo il metro di altezza; le sue foglie appuntite, dai margini ondulati sono di colore verde scuro, talvolta screziate di rosso sulla pagina inferiore. Il genere comprende circa quattrocento specie di piante delicate, sempreverdi, a ceppo suffruticoso.
Gli esemplari di jacobinia sono caratterizzati da foglie intere, opposte, glabre o pubescenti e fiori tubulari e con l’estremità bilabiata, riuniti in spighe coniche terminali, pannocchie o piccoli mazzi all’ascella delle foglie. Sono piante adatte alla coltivazione in serra o in ambienti al chiuso.
Da luglio a settembre, gli esemplari di jacobinia sviluppano magnifiche infiorescenze tubolari dal colore rosa e corolle verdi. Il periodo della fioritura è variabile a seconda della specie. Dopo la fioritura, le piante andrebbero recise alla base.
Tra le varietà di jacobinia maggiormente diffuse vale la pena citare:
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Ecco una serie di semplici quanto pratiche accortezze per poter coltivare questa pianta anche nelle nostre case, per poter così godere della sua bellezza.
La pianta di jacobinia andrebbe posizionata in piena luce, ma non direttamente al sole, specialmente nei periodi più caldi dell’anno. Ugualmente, durante la stagione fredda, l’esposizione dovrà garantire la massima luminosità.
Il terreno ideale deve essere composto da una miscela in parti uguali di lettiera fogliare, comune terriccio da giardino e torba, oltre che una minima quantità di fertilizzante organico in polvere.
Le annaffiature devono essere regolari e frequenti, cercando di mantenere il composto sempre umido ed evitando che l’acqua ristagni nel sottovaso. In inverno, il drenaggio del terreno è fondamentale; nebulizzare spesso le foglie per fornire umidità.
In primavera si prelevano le talee di 8-10 cm. Si tratta l’estremità con ormoni radicanti e si piantano le stesse in un miscuglio in parti uguali di torba e sabbia, proteggendole con una pellicola trasparente o in una cassetta adatta. Dopo tre settimane, le talee radicate si lasceranno scoperte e si conserveranno in un ambiente umido alla temperatura di 20°C. Trascorso un mese le piantine andranno trapiantate in contenitori singoli e con l’utilizzo di un buon composto.
L’ambiente asciutto può favorire la colonizzazione da parte del ragnetto rosso, uno dei più pericolosi fitofagi delle piante orticole, ma può attaccare anche piante ornamentali. Riconoscere il ragnetto rosso è possibile, sia osservando attentamente la pagina inferiore delle foglie, sia analizzando i sintomi della pianta.
Il marciume radicale provoca invece la formazione di zone molli e scure alla base dei fusti. In presenza di foglie appassite o sbiadite, la causa è quasi sempre da attribuire alla temperatura ambientale troppo bassa.
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Il nome deriva presumibilmente dal nome della città di Jacobina in Brasile.