Jacaranda: descrizione e coltivazione

 

Jacaranda mimosifolia

Con i suoi piccoli fiori violacei la Jacaranda è una pianta originaria dell’America del sud e Centrale. Può essere utilizzata per decorare i viali delle città, se messa in piena terra, oppure anche nei giardini, in terra o in vaso. Andiamo a conoscere meglio questa pianta a crescita rapida comprendendo come coltivarla al meglio.



Jacaranda: descrizione

Appartenente alla famiglia delle Bignoniaceae, classicamente coltivata in Paraguay, Argentina e Brasile, la Jacaranda è un genere di piante che appartiene alla famiglia delle Bignoniaceae, una famiglia che comprende 49 specie, tutte originarie delle regioni tropicali e subtropicali del Sud America, Centro America ma anche del Sud Africa e dei Caraibi.

Questa pianta cresce molto in fretta ed è ottima in contesti urbani come anche nei giardini, riesce ad arrivare anche ad altezze di 20 metri e a diametri di 30 centimetri. Le sue foglie sono molto grandi e verdi, composte da una serie di foglie più piccole appuntite, dalla forma allungata, semplicemente pinnate, ovvero a forma di penna, quindi con uno stelo centrale e foglioline laterali, in alcune specie, ma doppiamente pinnate in altre.

In primavera questa pianta si riempie di fiori, piccoli, massimo di 5 centimetri, e di colore viola. La loro forma è tubolare, sono ermafroditi e si uniscono in pannicoli terminali. Se guardiamo meglio, ogni fiore ha forma a cinque lobi confluenti in un lungo tubo, con corolla di colore dal blu al viola porpora; alcune specie hanno fiore bianco.

Con il passare dei giorni lasciano lo spazio ai frutti, di colore marrone, capsule ovali piatte o tondeggianti allungate, importanti soprattutto per via del fatto che custodiscono i semi, semi alati.

Frutti di Jacaranda

 

Jacaranda: nome

Molto spesso chiamiamo con il nome del genere una specie particolare che ne fa parte, la Jacaranda mimosifolia, la pianta più nota e che possiamo anche sentire denominata Jacaranda blu. Il nome italiano registrato dal vocabolario è iacaranda, per la precisione. Uno dei motivi per cui dalle nostre parti sentiamo parlare di questa pianta è legato al legno che se ne ricava, un legno molto apprezzato e di pregio, utilizzato per la realizzazione di mobili. Lo possiamo sentire definito Palissandro ma non è il nome corretto.

Jacaranda: coltivazione

Pur non essendo originaria delle nostre zone, questa pianta non è difficile da coltivare dalle nostre parti e non necessita di particolari cure. Il clima mediterraneo non è difficile da tollerare: la Jacaranda sopporta bene sia le temperature molto basse invernali che quelle calde estive. Certo, è necessario fare attenzione che non arrivino delle gelate improvvise: quando si arriva a zero gradi, o addirittura a temperature inferiori, potrebbero esserci dei danni alla pianta.

Abituata ad un ambiente umido, la Jacaranda richiede molta acqua. Ottime quindi le innaffiature tutto l’anno ma soprattutto in primavera e in estate, mentre in autunno e in inverno devono essere effettuate con moderazione ma mai interrotte perché la pianta ha bisogno di un certo grado di umidità. Per favorire la sua crescita, possiamo anche fare delle docce, utili anche per eliminare le fronde e permettere alla pianta di respirare.

Jacaranda: concimazione

Il momento migliore per concimare la pianta è la primavera, appena si risveglia dopo il riposo vegetativo. Si procede sempre in primavera, quindi, e con una certa regolarità somministrando ogni due settimane circa il composto miscelato all’acqua delle annaffiature. Negli altri periodi dell’anno non è corretto concimare, il prodotto consigliato deve essere ricco di azoto, potassio, fosforo, ferro etc.

Sempre e solo nella stagione primaverile, arriva il momento del rinvaso che non deve per forza essere effettuato ogni anno. Dobbiamo valutare noi a seconda del ritmo di crescita, cercando di comprendere se è venuta l’ora di dare alla Jacaranda una “casa” più grande. Prendiamo un vaso di massimo trenta centimetri di diametro e utilizziamo anche lo stesso terriccio ma facendo attenzione a cambiare lo strato più superficiale del terreno con del terriccio fresco, fertile e miscelato con della sabbia, in modo tale da offrire un ottimo drenaggio durante le annaffiature.

Jacaranda: potatura

I fiori della Jacaranda compaiono in due momenti dell’anno, in primavera, come spesso accade, e anche in autunno. In queste stagioni possiamo certamente esporla in giardino. Non è necessario nemmeno potarla, in generale, perché riesce a crescere regolare. Ci sono però delle volte in cui ha bisogno di respirare e diventa necessario far respirare le foglie.

Non per potatura ma per utilizzo commerciale, questa pianta può essere tagliata. Il suo legno in Italia viene impiegato per i mobili ma in Sud America, e non solo, serve anche per realizzare alcuni strumenti musicali come le chitarre e i pianoforti. In alcune città, soprattutto in Andalusia, si trova questa pianta ad abbellire i viali della città anche se possono creare dei problemi logistici. I suoi semi, molto abbondanti, e i suoi fiori, possono intasare le fognature se gli alberi di questa stessa specie sono concentrati in una zona piccola.

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Pubblicato da Marta Abbà il 18 Aprile 2019