Ixora: caratteristiche e coltivazione

ixora
L’ixora è una tipologia di pianta esotica originaria del continente asiatico – in India in particolare – appartenente alla famiglia delle Rubiaceae, nota anche con il nome di Geranio della Giungla.

Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare senza problemi anche nelle nostre case.

Caratteristiche dell’ixora

La pianta ha un portamento arbustivo caratterizzato da fusti legnosi di colore marrone scuro e la corteccia che tende a sfogliarsi facilmente con il passare del tempo. Gli esemplari in natura possono superare i tre metri di altezza, mentre in vaso difficilmente raggiungono i sessanta centimetri. Le foglie sono ovali, lucide e coriacee, dalle sfumature verdi; all’apice dei rami, la pianta produce molteplici corimbi costituiti da piccoli fiori formati da quattro petali, delicatamente profumati, di colore rosso intenso, anche se esistono varietà dagli svariati colori rosa, giallo, bianco o arancione. I rami tendono ad allungarsi rimanendo spogli, si consiglia quindi di potare la pianta in autunno per ottenere una vegetazione più compatta e conferirle una forma omogenea e ordinata.

Durante tutto il periodo della fioritura, la pianta si riveste di imponenti infiorescenze, simili a quelle dell’ortensia, composte da piccoli fiori di varie sfumature che vanno dal giallo al salmone, dal rosa al rosso a seconda della specie. I fiori sono costituiti da quattro petali tutti riuniti in mazzetti. L’ixora si adatta bene alla coltivazione come pianta da siepe solo nelle zone dal clima mitigato. Solitamente viene messa a dimora in vaso, così da metterla facilmente al riparo durante la stagione più fredda.

Come coltivare l’ixora

Ecco una serie di semplici quanto pratiche accortezze per poter coltivare questa pianta anche nelle nostre case, per poter così godere della sua bellezza.

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Esposizione ideale dell’ixora

L’ixora predilige le zone luminose e con temperature attorno ai 21° C. In ogni caso non gradisce le esposizioni sotto i raggi solari diretti e con passaggio di correnti d’aria. Nelle aree climatiche caratterizzate da un clima temperato può essere coltivata anche in esterno, a ridosso di muri e recinzioni, al riparo dai venti.

Attenzione agli sbalzi termici e alle troppe annaffiature con conseguente ristagno idrico all’apparato radicale

Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta

Gli esemplari di ixora prediligono i terreni soffici, ricchi di sostanze organiche, ben drenati e con un pH leggermente acido: un mix di torba, sabbia e terriccio universale, con l’aggiunta di una piccola quantità di fertilizzante organico, sarà l’habitat perfetto per la messa a dimora della pianta. Il terreno utilizzato per i nostri esemplari di ixora rappresenta la loro principale fonte di nutrimento, per questo motivo la scelta dell’humus più adatto, dovrebbe essere indirizzata verso le reali esigenze della pianta stessa.

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Come annaffiare l’ixora

La pianta andrebbe annaffiata regolarmente ed abbondantemente per tutto il periodo primavera-estate. Nella stagione invernale mantenere il terreno ad un giusto grado di umidità. Per quel che riguarda le annaffiature, si consiglia di utilizzare dell’acqua piovana o demineralizzata (acqua bollita con qualche goccia di aceto).

Gli esemplari di ixora necessitano di annaffiature abbondanti soprattutto nei mesi più caldi. La pianta può resistere soltanto pochi giorni alle temperature torride e al caldo intenso. È buona norma dosare le annaffiature per evitare il ristagno d’acqua con conseguente marciume radicale. Ogni 15-20 giorni somministrare concime adatto alle piante da fiore, diluito correttamente all’acqua delle annaffiature.

Moltiplicazione della pianta

L’ixora si riproduce in primavera sia per seme che per talea. I semi si mettono a germogliare in terriccio fresco e umido. Le talee lunghe 8-10 cm, si mettono a radicare in un miscuglio di sabbia e torba.

Non appena le talee avranno radicato andrebbero rinvasate in contenitori singoli, sistemati in luoghi riparati e semi-ombreggiati. La talea è di fatto la migliore soluzione per la riproduzione delle nostre piante novelle, questo perché le specie che si otterranno saranno identiche alla pianta “Madre”, inoltre la talea è un metodo di riproduzione a costo zero. Basterà infatti avere a disposizione un frammento di ramo della pianta matura per dare origine a nuove specie.

Parassiti e malattie dell’ixora

Generalmente queste specie di piante non temono l’aggressione da parte di parassiti particolari. Le troppe annaffiature o un terreno poco drenante favorirebbero comunque l’insorgenza del marciume radicale; evitare quindi le troppe somministrazioni di acqua.

Le piante di ixora sono tuttavia sensibili alla colonizzazione della cocciniglia farinosa, cocciniglia bruna e ragnetto rosso. Gli afidi potranno essere eliminati facilmente grazie all’impiego di un insetticida naturale formulato con una miscela di acqua e sapone di potassio.

Curiosità sulla pianta

In commercio esistono poche varietà di Ixora, mentre in natura ne esistono molte di più. Ciò è dovuto in parte alle difficoltà di trasporto ed in parte alla capacità delle diverse specie di adattarsi a nuovi climi e territori. Nella medicina tradizionale indiana, l’infuso delle foglie e il succo della pianta sono utilizzati per la cura della dissenteria e delle ulcere.

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Pubblicato da Evelyn Baleani il 4 Febbraio 2022