Gladiolo: fiore, significato e coltivazione

gladiolo fiore

Perfetto per i giardini, in particolare per rendere variopinte le bordure, il gladiolo è una bulbosa dai fiori a stelo lungo molto elegante e appariscente, anche se non del tutto eccentrico. Ci sono fiori più strambi, la questo ha una incredibile resistenza, resta fiorito per molto tempo e anche una volta reciso, per questo non viene utilizzato solo nei giardini ma anche come fiore da regalate o da acquistare per dare un tocco primaverile alla propria abitazione.

Vediamo le sue caratteristiche principali e anche le tecniche per coltivare questa pianta, in vaso o altrove.



Gladiolo: fiore

Non solo perché resistente, ma anche perché slanciato e sinuoso, oltre che colorato, il gladiolo è senz’altro nella top ten delle bulbose più apprezzate dagli amanti del genere e da chiunque desideri avere un giardino fiorito e variopinto non solo per qualche giorno. Anche per i romantici, che regalano mazzi di fiori desiderando che restino freschi per il maggior tempo possibile, è un fiore da tenere presente visto che, reciso e messo in un vaso con dell’acqua, dura circa due settimane.

Una delle caratteristiche che rendono il fiore del gladiolo riconoscibile da tutti, è la sua forma a trombetta, molto simpatica e sicuramente particolare. Il fiore sembra proprio una tromba molto allargata, a sottolineare le sue curve ci sono anche le foglie di un bel verde intenso che possono ricordare una spada romana. Quando il gladiolo fiorisce va in scena un vero e proprio spettacolo di colori, è una vera esplosione di diverse tinte, alcune più pacate, altre più di carattere.

Chi ama i gladioli ama i contrasti di toni e i fiori piuttosto alti visto che essi arrivano anche a un metro di altezza, sfiorando a tratti anche i 120 centimetro, dipende poi da varietà a varietà. Originario del bacino del Mediterraneo e del Sud Africa e appartenente alla famiglia delle Iridaceae, il genere gladiolo comprende più di 250 specie molto diverse tra loro. In mazzi di fiori e bouquet si possono affiancare liberamente ad altri fiori con colori coraggiosi o meno, i miei accoppiamenti preferiti vedono la presenza di dalie e gigli, lo si può anche associare ad altre piante preferendo quelle perenni autunnali che crescono al meglio in luoghi soleggiati e caldi.

Gladiolo: significato

Nell’antichità già si conosceva il gladiolo come pianta che nasceva spontanea con una considerevole facilità e già allora il suo aspetto aveva catturato le donne dell’epoca che lo usavano come ornamento, per i capelli e per le vesti. Era usanza utilizzarlo per creare delle decorazioni in occasione delle cerimonie di nozze: erano le amiche della sposa a porsi in testa una intera corona di fiori di gladiolo in segno di gioia per la felicità dell’amica. La stessa corona portava anche un messaggio di tristezza e di malinconia, quella provata dalle amiche che sapevano che, con il matrimonio, la loro amicizia sarebbe cambiata e non sarebbe stata più la stessa.

Passiamo all’Ottocento, con un salto temporale, per andare a scoprire come il gladiolo è stato accolto in quell’epoca. E’ questo il momento in cui il fiore in questione ha iniziato a destare l’attenzione non solo delle amiche della sposa ma anche dei botanici che in questo secolo hanno cominciato a creare bellissimi ibridi dagli splendidi colori. Da allora, e tuttora, il gladiolo simboleggia la forza di carattere ed il rispetto dei caratteri forti, ma allo stesso tempo porta con sé anche un messaggio più negativo, legato ad un sentimento di diffidenza. Ecco dunque che regalare dei fiori di gladiolo può avere diversi risvolti ed è meglio chiarire il nostro intento per non incorrere in fraintendimenti.

Può significare essere stati colpiti dalla persona alla quale lo si regala, colpiti in senso positivo, per la sua bellezza interiore ed esteriore, ma anche colpiti in senso negativo, ovvero feriti per un qualsiasi motivo, più o meno razionale e oggettivo che sia.

Gladiolo: significato

Come coltivare il gladiolo

Oltre ad essere una bellissima pianta, il gladiolo è anche una pianta poco esigente, facile da coltivare sia che si decida di porla in giardino, sia che si preferisca tenerla in vaso. Molto dipende anche dallo spazio che abbiamo a disposizione ma in generale non dobbiamo andare in ansia da pollice verde. Il gladiolo va bene anche per i non esperti, regala a tutti, generosamente, delle abbondanti fioriture, da luglio a settembre, a seconda del periodo di piantagione.

Dopo la messa a dimora da metà aprile a metà maggio, il fiore del gladiolo attecchisce e si sviluppa da un bulbo chiamato cormo, per le prime fioriture occorre attendere dalle 10 alle 12 settimane. Quando si sceglie dove posizionare la pianta è meglio scegliere una zona con terreno drenato e in cui non ci sono delle forti correnti di aria perché il gladiolo non ama molto il vento.

Per crescere in tutto il suo metro di altezza il fiore ha bisogno dell’installazione di un tutore che lo sorregge e di frequenti innaffiature che mantengano il terreno umido, senza esagerare e rischiare il problema dei ristagni. In estate con l’acqua si può abbondare ma poi in inverno è meglio stare più attenti a non esagerare. Un’altra cosa a cui fare attenzione è quando si va a recidere il fiore: non priviamolo anche delle foglie perché potremmo compromettere le seguenti fioriture.

Malattie e parassiti del gladiolo

Rustica e resistente, questa pianta si mostra però molto sensibile agli attacchi di funghi e parassiti, sta a noi proteggerla in tutti i modi per permetterle di fiorire al meglio. Per farlo è necessario osservare in modo attento il gladiolo per individuare l’eventuale presenza di funghi e, in tal caso, passare all’azione. I funghi sono spesso visibili ad occhio nudo e vanno anche a intaccare il colore del fiore stesso, non possiamo non accorgerci di nulla.

Malattie e parassiti del gladiolo

Pubblicato da Marta Abbà il 9 Dicembre 2020