Gatto norvegese delle foreste: carattere e prezzi

gatto delle foreste norvegesi

Gatto norvegese delle foreste, difficile immaginarselo nei nostri salotti, eppure questo felino ci stupirà conquistandoci e dimostrandosi un ottimo animale da compagnia. Molto più mattacchione e malleabile di altre razze in apparenza più”vicine” al nostro stile di vita, in verità piuttosto difficile da approcciare. Leggete, per credere.



Il Gatto delle foreste norvegesi in patria è abituato a farsi chiamare Norsk Skogkatt e ha origini molto antiche, tanto da essere già protagonista nelle antiche leggende dei popoli che secoli fa abitavano in quelle terre. In particolare questa antica razza è protagonista assieme a Freyja, dea dell’amore e della fertilità di una fiaba. La divinità vagava su un carro trascinato proprio da due esemplari di Gatto delle foreste norvegesi in cerca del marito, sparito chissà dove. Anche Thor, il dio del tuono, ha dovuto alzare uno di questi voluminosi gatti per dimostrare la propria forza.

Gatto norvegese delle foreste: origini

La storia del gatto delle foreste norvegesi inizia molti secoli fa e si intreccia con le leggende locali, dei Vichinghi e di altri popoli vicini che lo tenevano nelle proprie abitazioni oppure se lo portavano sulle navi perché desse la caccia ai topi. Le prime citazioni di questa razza risalgono al 1559 vennero divise le linci norvegesi in tre classi: la lince-lupo, la lince-volpe e la lince-gatto.

Gatto delle foreste norvegesi: origini

In tempi più moderni, anni trenta, troviamo il Gatto norvegese un po’ modificato nel suo aspetto peloso a causa dell’addomesticamento e dei relativi incroci con gatti di casa a pelo corto. La prima mostra che vede partecipare la razza è prima della Seconda Guerra Mondiale, a Oslo, mentre una bozza dello standard arriva solo nel 1972.

Un anno dopo un gruppo di appassionati da il via a uno stabile e serio programma di allevamento fino ad ottenere nel dicembre del 1975 la fondazione del Norsk Skogkattring: il circolo del Gatto norvegese delle foreste. Il riconoscimento ufficiale arriva nel giro di pochi anni, prima in patria, poi nel resto del mondo che tutt’oggi la include tra le razze del mondo e la ama parecchio.

Gatto delle foreste norvegesi: origini

Gatto norvegese: carattere

Senza mettere in discussione la sua bellezza, di cui poi parleremo, gran parte dell’amore che si nutre per il gatto delle foreste norvegesi è legato alla sua indole irresistibile. E’ una gatto calmo, affettuoso, intelligente, nobile e giocherellone allo stesso tempo. E’ vero che ama la vita all’aperto, ce l’ha nel sangue la voglia di stare nella natura, ma se lo teniamo in appartamento non fa guai, basta creargli un angolino dove arrampicarsi e sfogarsi. Indipendente ma socievole, il gatto norvegese va d’accordo con i bambini e anche con altri suoi simili, oltre che con i cani: gli basta giocare.

Introdotto in famiglia, si affeziona in modo speciale a un membro a cui poi riserva tutte le sue attenzioni e carinerie. Non diamo per scontato, però, che sia un animale ubbidiente e servile. Ascolta, ma solo se non gli rivolgiamo frasi maleducate o con tono fermo: preferisce che gli si “spieghino” le cose sostenendo di essere in grado di capire e valutare se ubbidire o meno. Se vogliamo fare felice un gatto norvegese facciamolo giocare a contatto con l’acqua. Non è uno scherzo, basta una bacinella per farlo divertire da solo.

Gatto delle foreste norvegesi: carattere

Gatto norvegese delle foreste: dimensioni

Senza dubbio la taglia del Gatto norvegese delle foreste è la XL se non quella ancora più grande. E’ un animale lungo, di costituzione robusta, ossa solide e un peso che varia dai 7 agli 8 kg, per i maschi, le femmina arrivano massimo ai 5 Kg e mezzo.

Partendo dalla testa, è tendente al triangolare, con fronte leggermente arrotondata e mento forte. Le orecchie sono grandi e appuntite, buffe per i ciuffetti che fuoriescono, gli occhi sono altrettanto grandi, di forma ovale e di colore chiaro ma che può variare dal verde al verde oro. Qualsiasi sua la tinta, l’espressione è sempre attenta, vivace e amichevole.

La coda del gatto norvegese è lunga e molto pelosa, le zampe appaiono robuste e terminano con piedi grandi e palmati. La forma peculiare è legata all’origine di questa razza: non scordiamo che arrivano da zone nevose e piedi così sono pratici per gli spostamenti sulla neve, anch’essi come le orecchie hanno abbondanti ciuffi di pelo tra le dita.

Gatto delle foreste norvegesi: dimensioni

Gatto delle foreste norvegesi: cuccioli

I cuccioli del Gatto delle foreste norvegesi sono irresistibili soprattutto per il pelo. E’ semilungo ma molto lanoso, lo è il sottopelo innanzitutto, di cui sono muniti, poi ricoperto da un pelo di copertura. Sempre per ragioni ambientali il mantelli oltre che essere lucido è idrorepellente, con peli lunghi e grossi su schiena e fianchi. Appena sviluppatisi un po’, i cuccioli di Gatto delle foreste norvegesi mostrano anche una gorgiera, una criniera completa e pantaloncini sulle zampe posteriori. Per quel che riguarda i colori, possiamo trovare tutte le varietà con il bianco ma mai gatti simili a Siamesi, o colori come chocolate, lilac, cinnamon e fawn.

Gatto norvegese delle foreste: allevamenti

Non è semplicissimo trovare allevamenti di questa razza in Italia, in patria e in generale nella penisola scandinava dove è più conosciuto, è più frequente incontrarne. Ciò che è piuttosto semplice è tenere un gatto delle foreste norvegesi perché ha di solito una salute di ferro. Non servono particolari accorgimenti, a parte i controlli saltuari e per le vaccinazioni obbligatorie. Anche per la sua alimentazione non c’è da impazzire, l’unica cosa da evitare è proporgli il riso che pare non sia ben tollerato. Per il resto ama sia la carne che il pesce, le crocchette e il cibo umido.

Gatto delle foreste norvegesi: allevamenti

Gatto norvegese delle foreste: prezzi

Mai dire mai ma è difficile trovare a oggi un gatto delle foreste norvegesi a meno di 600 – 700 euro, sempre che non ce lo regalino o che troviamo qualcuno che per qualche ragione ha bisogno di darlo via. E’ una razza particolare e non diffusa nel nostro paese, per cui è meglio informarsi direttamente nell’allevamento che troviamo e di cui ci fidiamo. Meglio visitarlo, di persona, imparando anche come trattarlo e controllando come è stato cresciuto il cucciolo che stiamo per acquistare.

Se vi è piaciuto questo articolo animalesco continuate a seguirmi anche su TwitterFacebookGoogle+Pinterest e…  altrove dovete scovarmi voi! 

Articolo correlato che potrebbe interessarti:

Pubblicato da Marta Abbà il 10 Luglio 2018