Frigorifero senza corrente, come funziona e come farlo

frigo senza corrente

Frigorifero senza corrente: come funziona, è possibile costruire un frigo senza elettricità in casa? Certo, ecco tutte le informazioni utili su come realizzare un frigorifero fai da te e capirne il principio di funzionamento.


C’è chi è più interessato all’innovazione e punta ai frigoriferi wi-fi e ad alta efficienza energetica (per approfondire, ti invito a leggere l’articolo frigorifero domotico wifi) e chi invece vuole capire come funziona un frigorifero senza corrente elettrica.

La diffusione del frigo senza corrente risale al 3.000 a.C. quando alcune popolazioni, per mantenere i cibi freschi, sfruttavano la terracotta.

Come costruire un frigorifero che funziona senza corrente: il frigorifero in terracotta

Per fare un frigorifero senza elettricità possiamo ispirarci al modello diffuso oltre 5.000 anni fa. L’idea è molto semplice, infatti per costruire un frigorifero che funziona senza corrente ti serviranno solo:

  • 2 vasi di terracotta
  • della sabbia
  • acqua
  • uno straccio

I due vasi di terracotta devono essere diametralmente compatibili: uno più grande e uno più piccolo. Quello più grande deve avere un diametro sufficiente a ospitare il vaso più piccolo più uno strato di sabbia di almeno 3 cm.

Per la costruzione non devi fare altro che:

  • porre i due vasi di terracotta uno all’interno dell’altro.
  • Riempire l’intercapedine (lo spazio che si va a creare tra un vaso e l’altro) di sabbia.
  • Versare dell’acqua nell’intercapedine fino a saturare completamente la sabbia.

Il cibo da conservare e tenere al fresco dovrà essere posto nel vaso più piccolo e coperto con uno straccio bagnato.

Quanto resiste un frigo senza corrente?
Tutto dipende dalla temperatura ambientale e dalla percentuale di umidità presente nell’aria. Per aumentare la durata del frigo senza corrente questo dobrà essere posto in un luogo all’ombra e ben ventilato. La ventilazione consentirà di abbassare la quantità di umidità presente nell’ambiente che circonda il vaso così da consentire una costante evaporazione dell’acqua dalla sabbia. Affinché il frigo senza corrente funzioni, quando il fluido inizia a scarseggiare, bisognerà aggiungere altra acqua alla sabbia.

Frigorifero senza corrente, come funziona

Il frigo senza corrente funziona seguendo la legge fisica della termodinamica. Prendendo in esempio il frigorifero fai da te realizzato con le istruzioni in alto, ecco il funzionamento:

il calore ambientale farà evaporare l’acqua e nello tempo allontanerà il calore che c’e all’interno del vaso spingendolo verso l’esterno. 

La temperatura del frigorifero naturale, cioè la temperatura che si va a creare all’interno del vaso piccolo, si abbassa fin quasi a raggiungere la temperatura di un frigorifero convenzionale.

Per garantire l’efficienza di un frigo senza elettricità bisognerà porre il vaso di terracotta in un luogo all’ombra e in un posto ben ventilato così da consentire un continuo ricambio d’aria, altrimenti l’acqua non potrebbe evaporare tirando via il calore.

Questo principio di funzionamento è simile a quello impiegato dal nostro corpo: quando abbiamo caldo, per regolare la temperatura fisiologica, il nostro corpo inizia a sudare abbassando la temperatura sfruttando proprio l’evaporazione.

Il frigo senza corrente di Mohammed Bah Abba

L’affascinante invenzione dei due vasi di terracotta era stata quasi dimenticata dall’umanità finché, nel 1995, Mohammed Bah Abba ha riproposto il medesimo principio per realizzare dei frigoriferi che funzionassero senza elettricità da destinare alle popolazioni disagiate della Nigeria.

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Il frigo senza elettricità Freeijis

Anche l’Italiana Caterina Falleni, qualche anno fa, ha riproposto il medesimo principio per realizzare friforiferi naturali in grado di funzionare senza elettricità. Il Freeijis è un frigorifero senza corrente realizzato con materiali denominati PCM.

I materiali PCM sono molto usati in edilizia, si tratta di materiali a cambiamento di fase che sfruttano il fenomeno della transizione di fase per assorbire i flussi energetici entranti. La caratteristica di questi materiali, analogamente ai materiali porosi come la terracotta e il fango, è quella di immagazzinare un’elvata quantità di energia termica riuscendo a mantenere costante la propria temperatura.

Pubblicato da Anna De Simone il 7 Luglio 2016