Fitoterapia, come funziona

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Fitoterapia, come funziona, che cos’è e quali sono le differenze con l’omeopatia. Trattamenti, opinioni e ricerche scientifiche.

Fitoterapia, cos’è e differenze con l’omeopatia

Nell’articolo Cos’è la fitoterapia vi abbiamo già introdotto tale pratica spiegandovi, in dettaglio, tutte le sue caratteristiche.

Quali sono le differenze tra fitoterapia e omeopatia? Diciamo che si tratta di pratiche curative che sfruttano i principi attivi di piante, fiori, radici e altre parti vegetali. In dettaglio, però, la fitoterapia differisce dall’omeopatia perché in quest’ultima pratica si usano anche sostanze bioattive di origine sintetica, i famosi “preparati omeopatici”.

La fitoterapia funziona davvero?

Sì, la fitoterapia funziona ma si tratta di un settore ancora poco conosciuto. Solo di poche piante si arrivano a conoscere tutti i principi attivi costituenti. E’ chiaro che prevedere gli effetti curativi di un estratto vegetale di cui non si conoscono tutti i composti costituenti non è affatto possibile.

La fitoterapia ha le stesse basi scientifiche della medicina tradizionale e può quindi vantare gli stessi effetti curativi. Nella stessa misura, i preparati fitoterapici possono avere effetti collaterali. Il fatto che il principio attivo sia di origine vegetale e quindi naturale, non significa che non possa far male.

La fitoterapia si basa sulle cure che sfruttano principi attivi estratti da diverse piante, piante sulle quali vengono effettuati studi clinici e ricerche scientifiche. La fitoterapia, purtroppo, è un pratica ancora troppo acerba, anche se le sue origini sono molto lontane (la fitoterapia era pratica fin dal 3.000 a.C.), solo oggi l’uomo ha i mezzi per studiare la grande varietà di composti chimici prodotti dal metabolismo secondario delle piante.

Per essere certi che la fitoterapia possa funzionare per gli scopi desiderati, dovreste usare solo piante e principi attivi ben conosciuti.

Fitoterapia per dimagrire, funziona?

In qualsiasi settore bisogna fare attenzione agli sfruttamenti promozionali. La pubblicità, purtroppo, non è solo quella che vediamo tra uno spezzone e l’altro di un film. Molti estratti vegetali sono stati ampiamente sponsorizzati da star del cinema così come da programmi tv a tema wellness.

In questi contesti, piante ed erbe sono state esaltate per le loro proprietà benefiche e dimagranti. La perdita di peso è un chiodo fisso di molte persone e questo le aziende lo sanno… E’ proprio in questo contesto che le erbe e la fitoterapia può trovare uno sfruttamento promozionale improprio.

Stando a una ricerca condotta dall’Istituto Nazionale della Salute degli Stati Uniti, il 12% degli estratti vegetali in commercio negli USA, non dispone di studi scientifici comprovati. C’è da pensare che la situazione sul suolo europeo non deve essere molto diversa da quella del Nuovo Continente.

L’equazione “naturale = benefico” è eccessivamente sfruttata da molti produttori, così nascono casi controversi come quelli della Garcinia Cambogia o del Green Coffee. Per tutte le informazioni sugli effetti dimagranti dei principi attivi contenuti in questi prodotti vi rimandiamo alle pagine di approfondimento:

Per proteggersi dalle estenuanti sponsorizzazioni, bisognerebbe informarsi non solo sugli studi scientifici ma anche su chi ha finanziato determinati studi.

Spesso, gli studi che affermano la validità di un prodotto sono stati finanziati dagli stessi produttori mentre le ricerche che lo condannano potrebbero essere finanziate dalla concorrenza… Per capirci, la maggior parte degli studi che attestano la nocività del pellet, sono stati finanziati dall’industria del metano :) Il discorso è analogo anche nella fitoterapia ma… sappiate che funziona così anche con i farmaci tradizionali.

Di molti farmaci venduti non si capisce ancora bene il meccanismo d’azione e talvolta confrontando l’effetto del farmaco con un placebo, non si riscontrano differenze eclatanti. A queste controversie bisogna aggiungere che ogni organismo può avere le sue peculiarità e la risposta a determinati principi attivi può essere addirittura soggettiva!

Fitoterapia e autoprescrizione

Nel sistema sanitario italiano, la fitoterapia non esclude l’autoprescrizione, tanto che i prodotti fitoterapici sono senza l’obbligo di ricetta medica e possono essere dispensati (e talvolta addirittura formulati) dallo stesso farmacista. Nonostante la possibilità di “bypassare” la ricetta medica, prima di qualsiasi assunzione, vi consigliamo fortemente di consultare il vostro medico di fiducia.

I preparati fitoterapici dovrebbero essere trattati alla stregua di farmaci, quindi dovreste rispettare le prescrizioni mediche e la posologia indicata da esperti di settore, proprio come fareste con una medicina convenzionale.


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Pubblicato da Anna De Simone il 21 Marzo 2017