Ecomattoni: cosa sono e novità

Ecomattoni

Anche il settore dell’edilizia diventa ogni giorno più green, o per lo meno una parte di esso, e lo si può notare leggendo le tante alternative scoperte per il mattone tradizionale. Le chiamiamo ecomattoni, non sempre assicurano le stesse performance dei laterizi tradizionali, quelli costituiti da un impasto di argilla e acqua, ma ci si può lavorare per arrivare, in futuro, ad una almeno parziale sostituzione.



Fra poco andremo a scoprire cosa abbiamo inventato finora riutilizzando del materiale di scarto per produrre dei mattoni che potessero essere paragonabili a quelli che siamo abituati ad usare da sempre. Ovvio che il cambio non sarà veloce, e magari nemmeno totale, ma già riuscire a sostituire una parte dei laterizi con gli ecomattoni, potrebbe avere un forte impatto dal punto di vista ambientale. Anche nel nostro Paese, sì, che, anche se piccolo, è decisamente molto costruito soprattutto in zone come la Pianura Padana, oppure attorno alla Capitale.

L’impasto con cui si prepara il mattone classico ha una consistenza plastica e prende la dimensione che desideriamo, lo si cuoce al forno fino alla sua solidificazione e presenta delle caratteristiche meccaniche indispensabili. Con gli ecomattoni si cerca di arrivare ad un risultato paragonabile con altri materiali, a partire dalla paglia e dal legno, da scarti di cartiera, dalla canapa, dal vetro dei televisori riciclato. Se ne vedono delle belle!

Più avanza la ricerca, più aumenta la fiducia nella bioedilizia che può regalarci delle soddisfazioni sia in termini di risparmio energetico e di materie prime. Se poi riusciamo ad utilizzare degli scarti dell’industria, andiamo ad influire anche sul loro smaltimento dando un contributo alla risoluzione dei problemi ambientali che sono ad esso legati. E’ questo il caso degli ecomattoni di carta che andiamo a illustrare. Cercando cercando potrete scoprire che sono in corso diversi esperimenti anche con altri tipi di scarti, con quelli della birra, ad esempio, o dell’olio.

Ecomattoni dalla carta

Tutto è iniziato nella Escuela Politecnica Superior de Linares dell’Università spagnola di Jean e da sogno di un team di ricercatori che ha pensato di ottenere dei mattoni lavorando i residui di cellulosa proveniente dalla carta prodotta nelle cartiere. Non banale come sfida, soprattutto per via della necessità di testare con massima cura le proprietà sia fisiche che meccaniche di questo materiale innovativo. 

Questi ecomattoni spagnoli sono ricavati da fanghi derivanti dalla depurazione delle acque reflue di una cartiera e dai residui dei processi di pulizia della cellulosa. I ricercatori hanno individuato il giusto mix di questi materiali e l’hanno unito all’argilla, impiegata normalmente per produrre i laterizi . Il risultato è stato cotto nella macchina ad estrusione per ottenere dei mattoncini che, oltre a farci risparmiare le materie prime, ci permettono anche di non sprecare energia e nemmeno tempo, perché la cottura è molto più breve. Gli ecomattoncini così realizzati sembrano funzionare e sono anche buoni isolanti termici, ci sono però degli aspetti da migliorare, come ad esempio quello della resistenza meccanica inferiore.

Ecomattoni

Ecomattoni di canapa

Anche la tanto chiacchierata canapa può essere una base con cui produrre dei mattoni ecologici, mescolata alla calce. Si ottiene un materiale in grado di catturare le emissioni di CO2 e di garantire un ottimo isolamento termico e acustico. Non male come inizio, anche se la resistenza meccanica non è ancora paragonabile. Intanto la canapa viene utilizzata, anche in Italia, da sola, come rivestimento per interni ed esterni, a anche mobili, sotto forma di mattonelle non certo in grado di sostenere una casa.

Ecomattoni di paglia e legno

Non è recente la notizia che è possibile costruire case di legno con vantaggi economici, ambientali e sociali. Questo materiale potrebbe rivoluzionare il settore, più di altri, più di certo della paglia che però è stata impiegata da qualche coraggioso per realizzare una intera casa. Il risultato è quasi totalmente riciclabile o biodegradabile ma non si può per ora di certo pensare, per ora, di sostituire il mattone con la paglia.

Ecomattoni dalla plastica

Riciclando alcuni materiali di scarto dell’industria possiamo arrivare a degli ecomattoni che più si avvicinano alle performance di quelli tradizionali. Lo abbiamo visto già con la carta, ora possiamo citare l’esempio della plastica che non manca di certo nella nostra filiera industriale. Oggi possiamo per ora raccontare esperimenti di ecomattoni realizzati riciclando dei sacchetti di plastica, materiale resistente e che dura nel tempo visto che questi sacchetti, dispersi nell’ambiente, ci restano quasi un secolo.

Ecomattoni dal vetro

Simile al caso precedente, quello del vetro è un esempio interessante e molto immaginifico. Ci racconta che è possibile ottenere dei mattoni partendo dal vetro con cui sono stati prodotti gli schermi dei nostri televisori. Chi lo avrebbe mai detto? E non solo i televisori ma anche i computer perché vi si ricava una sorta di ceramica che sembrerebbe avere le carte in regola per dare vita ad un materiale resistente e meccanicamente adatto allo scopo.

Mattoni per uccelli

In un crescendo di incredulità, andiamo ora a scoprire cosa hanno inventato una coppia di donne, una italiana e una romena, Micaela Nardella e Oana Tudose. Li hanno chiamati Brick Biotope e si tratta di mattoni non sono “eco” ma anche bird friendly. Esatto. Sono perfettamente rispondenti ai criteri della bioedilizia ma hanno una caratteristica al momento unica. Una volta inseriti in un edificio, offrono un habitat ideale agli uccellini che sono soliti fare il nido in nicchie di edifici.

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Pubblicato da Marta Abbà il 4 Giugno 2019