Direzione dei venti in Italia

direzione vento

Da che parte soffia il vento può sembrare una domanda dai significati simbolici ma in questo articolo sulla direzione dei venti in Italia quello che vogliamo scoprire è letteralmente la direzione dei principali venti che accarezzano la nostra penisola e molto probabilmente di scompigliano i capelli, fanno sbattere le nostre finestre dimenticate aperte, fanno piegare gli alberi dei nostri giardini.

Per molti di noi “c’è vento” e basta ma in verità ce ne sono tanti e provare a riconoscerli ci può aiutare anche a migliorare la nostra percezione del meteo imparandone le logiche e magari azzardando a qualche previsione anche noi, come marinai esperti.



La rosa dei venti

Prima di analizzare la direzione dei venti in Italia, uno per uno, è doveroso dedicare due righe alla rosa dei venti. Ha un nome romantico ma di fatto è un diagramma che rappresenta in modo estremamente schematico e quindi molto chiaro ed efficace la provenienza dei venti che soffiano su una particolare regione o area geografica, durante un periodo di tempo piuttosto lungo. Ne esistono tantissime versioni, quella più semplice e diffusa ha le quattro punte corrispondenti ai quattro punti cardinali.

rosa dei venti

Direzione dei venti: Tramontana e Grecale

Freddi e caratterizzati da molte raffiche questi due venti non conoscono stagioni, soffiano tutto l’anno anche se più spesso sono presenti in inverno e portano le ondate di freddo. Si formano quando sull’Europa centro-orientale si isola un anticiclone e allo stesso tempo una circolazione depressionaria resta attiva sul Mediterraneo. In questa situazione una massa di aria fredda e densa si sposta dal bordo dell’anticiclone europeo verso il Mediterraneo centrale e fa in modo che si creino dei venti da Nord, N-NE e NE. Nei paraggi di Trieste, a causa dell’orografia locale, questo vento si incanala tramite il valico di Postumia e diventa discendente da E-NE e molto violento: è la nota “bora” che oltrepassare i 130-140 km/h.

Direzione dei venti: Levante

Arriva da est questo vento fresco e umido e porta diverse nuvole il Levante. Nei mesi primaverili e autunnali è associato al passaggio di depressioni fra la Tunisia, lo Ionio e il mar Libico che portano delle correnti fresche dai vicini Balcani, dall’Albania e dalla Grecia e si vanno a creare anche delle piccole burrasche o delle mareggiate nel Tirreno. Verso l’estate invece, questo vento può diventare secco e associarsi a degli anticicloni, soprattutto quando a nord delle Alpi si registrano massimi di pressione.

Direzione dei venti: Scirocco e Ostro

Finalmente un vento caldo, che arriva in Italia dalla Libia e dalla Tunisia portando un po’ di aria desertica. Si fa sentire soprattutto in autunno ma è frequente anche in primavera, tra marzo e maggio, quando si formano delle depressioni sul Mediterraneo, sui mari ad ovest dell’Italia oppure sull’entroterra nord-africano. La direzione dei venti Scirocco e Ostro è da SE, S-SE e Sud, sono venti molto secchi ma può capitare che si carichino di umidità quando soffiano sopra il Mediterraneo verso Malta. In questi casi diventano portatori di piogge e fenomeni temporaleschi. Ci sono altri casi in cui sono polverosi e molto secchi e, in primavera, fanno alzare la temperatura anche oltre i 30°C nelle zone meridionali, in Sicilia.

Direzione dei venti: Libeccio

Sul Tirreno è uno dei venti più famosi. Arriva da SW e porta instabilità tutto l’anno anche se è più frequente nelle stagioni di mezzo, l’autunno e la primavera. In questi periodo può addirittura provocare delle vere e proprie burrasche e mareggiate, sempre sulle coste tirreniche. Il libeccio si accompagna sempre durante il passaggio di un fronte caldo e precede l’arrivo del fronte freddo al suolo. Data la direzione, incontra gli Appennini può causare precipitazioni sull’area tirrenica.

Direzione dei venti: Ponente

Umido e quasi mai violento il Ponente soffia sui mari attorno all’Italia e in estate è una sorta di brezza che caratterizza le zone costiere, sul Tirreno e sulle Isole mentre in autunno e in primavera soffia in modo anche forte se c’è il passaggio di un fronte freddo o un fronte occluso. Quando soffia il Ponente significa che una perturbazione se ne sta andando e presto tornerà il bel tempo. La sua provenienza è il mare quindi non è mai troppo freddo. Possono esserci degli episodi violenti, con mareggiate, quando si accompagna ad una profonda depressione, in transito da ovest verso est, fra le coste occidentali sia della Sardegna che del basso Tirreno.

Direzione dei venti: Maestrale

Soffia dal quadrante nord-occidentale e punta alle coste della Francia meridionale con delle temperature molto fredde per poi aprirsi sul Mediterraneo centro-occidentale raggiungendo la Sardegna e i bacini dell’Italia centro-meridionale. Questo vento si crea in alcune condizioni, ad esempio quando un promontorio anticiclonico dall’Atlantico si estende verso la penisola Iberica, le coste atlantiche francesi e le isole Britanniche e, contemporaneamente, una ciclogenesi si sviluppa sul bacino centrale del Mediterraneo e sui mari italiani.
Può essere freddo e addirittura portare neve a bassa quota sia in Sardegna che sul Tirreno quando trasporta aria di origine artica dal nord Atlantico mentre in estate è mite o addirittura fresco e può causare dei cali di temperatura sull’area mediterranea.

Ti potrebbero interessare anche i nostri articoli correlati:

Pubblicato da Marta Abbà il 24 Marzo 2021