Dimorfoteca: caratteristiche e coltivazione

Dimorfoteca

E’ più facile ricordare il nome di margherita africana ma quello vero è “Dimorfoteca” o meglio Dimorphoteca. Si tratta di una pianta ornamentale che possiamo trovare coltivata sia in vaso che in giardino e viene apprezzata soprattutto per i colori della sua fioritura. Andiamo a scoprire quali sono le sue caratteristiche principali e come dobbiamo coltivarla per ottenere abbondanti fiori. Per motivi che poi andremo a vedere, la Dimorfoteca è ritenuta simbolo di libertà.



Dimorfoteca: caratteristiche

Un altro nome di questo fiore è Osteospermum ma ora basta elencarli tutti, passiamo a descrivere quali sono le due sembianze di questa pianta originaria dell’Africa meridionale e appartenente alla famiglia delle Composite. Può essere coltivata sia come annuale o perenne, in entrambi i casi è alta circa 30 centimetri e si presenta come un cespuglio molto fitto di rami con tantissime foglie dal colore verde chiaro e brillante e dalla forma lanceolata.

All’inizio della primavera spuntano anche i fiori che restano a decorare la pianta e i nostri giardini fino ad autunno inoltrato. Li vediamo comparire al termine dei fusti e sembrano delle grandi margherite. Infatti la Dimorfoteca viene chiamata anche margherita africana, come abbiamo subito svelato. Queste grandi margherite hanno dei colori molto vivaci e molto vari, possono essere semplicemente bianche ma anche rosa, giallo, arancio, oppure rosse e perfino viola. In autunno la pianta si prepara ad andare in riposo vegetativo e via via la sua parte aerea si secca. Dobbiamo aspettare la primavera seguente per poter vedere un cespuglio.

Dimorfoteca

Dimorfoteca: malattie

Uno dei problemi che più frequentemente questa pianta può riscontrare è legato al marciume delle radici che nella maggior parte dei casi è causato dal ristagno idrico. Ciò non significa che non sia vittima dei parassiti animali che, anzi, la prendono abbastanza di mira. Tra i suoi nemici troviamo anche gli afidi e la mosca bianca che si può riconoscere facilmente perché può forma degli ammassi biancastri su steli e foglie. Un altro problema di “salute” è quello relativo agli attacchi della muffa grigia. Per curare la pianta è necessario prevedere dei trattamenti con antiparassitari ad ampio spettro e con antibotritici, inoltre i rami infetti possono essere asportati anche con forbici ben disinfettate.

Per ottenere dei cespugli rigogliosi è importante rispettare le esigenze di questa pianta. Cominciamo quindi a non sottoporla a temperature troppo basse, sotto i -5° non riesce assolutamente a resistere. Quando coltiviamo una Dimorfoteca in casa, durante l’inverno possiamo spostarla in un luogo dove è riparata sia dal freddo che dalle correnti, e viene consigliato anche di effettuare una leggera pacciamatura con paglia o foglie secche.

Dimorfoteca: coltivazione

Questa pianta, anche per via delle sue origini, ama stare in zone in cui riceve molto sole e molta luce. Se non riusciamo a trovarle una posizione del genere, possiamo ripiegare con la semi ombra ma saremo i primi ad accorgerci che non è la stessa cosa. Senza tanta luce questa pianta non riesce a dare il meglio di sé nella fioritura e si riempie di foglie e basa, o quasi.

Se vogliamo coltivare la Dimorfoteca in vaso, dobbiamo utilizzare un terriccio misto a sabbia e torba ma in generale è una pianta che, a livello di terreno, si adatta molto, pur preferendo quello sciolti, ricchi di sostanza organica e ben drenati. Per dare una mano alla fioritura, è bene provvedere alla concimazione somministrando ogni tre o quattro settimane un prodotto liquido specifico per piante da fiore opportunamente diluito nell’acqua delle annaffiature. Si può utilizzare anche un concime granulare a lento rilascio, in alternativa, ogni due settimane circa.

Sempre durante la fioritura è necessario innaffiare molto questa pianta e in modo regolare. Per favorire il ricambio delle foglie e dei fiori, appena se ne seccano è bene portarli anche arrivando a recidere gli steli con le forbici. In ottobre, ogni anno, si devono tagliare i rami se quella che stiamo coltivando è una specie perenne, stavolta per favorire l’incespimento basale.

Dimorfoteca

Dimorfoteca: impianto

La moltiplicazione di questa pianta avviene per seme oppure attraverso talee semilegnose. Se scegliamo la prima soluzione, dobbiamo attrezzarci per la semina, a maggio, se procediamo direttamente in piena terra, oppure già a partire dal mese di febbraio, se in semenzaio. Per procedere con le talee, è necessario aspettare sempre la primavera se non anche l’estate.

Una volta ottenute le piccole piantine, arriva il momento di impiantarle nel terreno e lo si deve fare con tanta attenzione in modo che non si disturbino a vicenda. Devono quindi stare a 20 centimetri di distanza l’una dall’altra, questo vale sia che si stia coltivando la Dimorfoteca in vaso, sia in piena terra nel nostro giardino.

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Pubblicato da Marta Abbà il 8 Aprile 2019