Concimazione verde: come si fa, quali piante seminare e come interrarle al meglio. Tutte le informazioni utili per praticare la tecnica del sovescio.
Si chiama concimazione verde o tecnica del sovescio. Si tratta di una pratica agricola molto antica, ci dimostra che la natura non sbaglia mai e basta solo saperla assecondare per avere sempre un terreno fertile e dalla composizione ottimale. Il sovescio nel vigneto è praticato da sempre, la stessa tecnica si può praticare anche nel piccolo orto domestico oltre che in pieno campo.
In cosa consiste la concimazione verde? Nella semina di determinate piante che poi vengono interrate quando ancora giovani e non arrivate alla fioritura.
A cosa serve la concimazione verde? I vantaggi sono molti, tra i vari:
Le piante coltivate per il sovescio, interrate e rimescolate con il terreno, divengono un concime naturale in grado di arricchire il terreno.
Ti ho detto che la concimazione verde consiste nel seminare e nell’interrare piante non ancora mature, sì, ma cosa seminare? Sono molte le piante da sovescio che si possono usare e questa variano in base al periodo.
Il sovescio, infatti, va fatto dopo una coltivazione, in qualsiasi epoca. In genere, si consiglia di eseguire un sovescio estivo o autunnale, infatti la maggior parte di piante da sovescio si seminano tra l’estate e l’autunno, a seguito del raccolto estivo per coprire il terreno durante l’inverno.
Tra le piante da sovescio estivo ci sono piselli, veccia e lupino. In genere, le piante per la concimazione verde sono:
Dopo aver incorporato le piante da sovescio nel terreno, bisognerà concedere alla natura una pausa di almeno due settimane, il tempo che basta per avviare la degradazione naturale della biomassa e iniziare il rilascio dei nutrienti nel terreno.
Nell’articolo “come si fa il sovescio” ti ho spiegato quali sono le miscele di semi più indicate in base al periodo e come sfruttare al meglio questa tecnica di concimazione naturale del terreno. In pratica, per fare la concimazione verde dovrai:
Per incorporare i residui di biomassa nel terreno, puoi lavorare i residui vegetali prima con il forcone e poi procedere a una zappettatura leggera, al fine di interrare la biomassa a 15 cm di profondità. In alternativa puoi usare una motozzappa con lame che consentono una profondità di lavoro non superiore ai 20 cm.
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