Compostaggio, come funziona

compostaggio come funziona

Compostaggio, come funziona: vi spieghiamo come avviene la trasformazione dei rifiuti organici in compost, terriccio fertilizzante per il giardino.

La trasformazione dei rifiuti organici in concime organico è una delle tante magie della natura. Ma come si verifica questo meccanismo e soprattutto, come funziona? In questa pagina ti svelerò come, anzi, chi opera la trasformazione dei rifiuti in terriccio fertile.

Come si produce il compost

Per capire come funziona il processo di compostaggio ti basterà sapere che la materia di scarto (rifiuti organici) può costituire l’alimento per animali e microrganismi che, nutrendosi, la trasformano e riciclano.

La trasformazione della sostanza organica è un processo biologico spontaneo in natura. Per capire come funziona, ti invito a seguire le istruzioni del “compostaggio fai da te” e osservare, mese dopo mese, l’evoluzione della formazione del compost.

Il processo di produzione del compost si differenzia dal normale riciclaggio per una maggiore velocità di trasformazione della sostanza organica legato a un rilevate sviluppo di calore.

Come si forma l’humus

Più in piccolo, puoi pensare alla foglia che cade dall’albero. La foglia, sul suolo, entra in una catena alimentare molto complessa. Qualcuno mangia la foglia, dopodiché questo “qualcuno” diventa alimento di altri organismi e così via fino alla trasformazione della materia originale (la foglia) in humus.

L’Humus migliora la fertilità del terreno.

Analogamente, i tuoi rifiuti organici rientrano in una complessa catena alimentare e divengono fertilizzante per il terreno.

Compostaggio, come funziona

Da un punto di vista chimico, il compostaggio è un processo di ossidazione biologica della sostanza organica

Sì, la definizione tecnica di compostaggio può essere proprio questa: un processo di ossidazione biologica della materia organica operata da un complesso di organismi che, in presenza di ossigeno, con il loro metabolismo, trasforma la materia grezza in un prodotto stabile, il compost.

Per descrivere al meglio come funziona il compostaggio, è possibile suddividerlo in due fasi.

La prima fase interessa le sostanze organiche più facilmente decomponibili. Durante questa prima fase assistiamo a un repentino aumento della temperatura di “maturazione”. In questa fase, il prodotto si evolve per poi, in seguito, stabilizzarsi arricchendosi di precursori delle sostanze umiche.

Vediamo più in dettaglio come funziona il compostaggio e come descrivere questo complesso processo biologico.

Come funziona il compostaggio

La prima fase è condotta in prevalenza da batteri aerobi e coinvolge sostanze facilmente degradabili come gli zuccheri solubili (glucosio, fruttosio, saccarosio), gli acidi organici, proteine e grassi semplici.

In questa prima fase si ha un elevato consumo di ossigeno a opera dei batteri aerobi. Tali batteri, processando la materia organica, iniziano a liberare calore facendo raggiungere alla massa vegetale una temperatura superiore ai 60°C.

Come si sprigiona questo calore?
L’attività batterica va a rompere i legami che tengono insieme le molecole. La materia organica è formata da molecole, ogni volta che si rompe un legame si va a liberare energia in forma di calore.

Nel compostaggio domestico potresti avere difficoltà alla produzione di compost. Queste difficoltà si possono verificare soprattutto quando la prima fase va male! Rifiuti organici di dimensioni troppo elevate, scarsa quantità di acqua e di aria, limitano il processo di compostaggio. Cosa puoi fare? Devi tenere il cumulo umido, rivoltarlo spesso così da renderlo permeabile all’aria e sminuzzare i rifiuti prima di aggiungerli. Sono tutte nozioni spiegate nell’articolo dedicato al compostaggio fai da te.

In questa prima fase, avviene la degradazione della materia e la formazione di composti tossici per le piante. Tali composti, però, sono rapidamente metabolizzati dalle popolazioni microbiche. La presenza di questi composti tossici è segnalata da un odore acre e pungente. E’ per questo motivo che è sconsigliato l’impiego di compost appena attivato.

Mantenendo temperature elevate per abbastanza tempo (almeno una settimana sui 60°), il processo del compostaggio può definirsi ben avviato. La prima fase si conclude con la formazione di compost fresco già idoneo per l’uso agricolo ma non ancora maturo, quindi non ancora considerato come buon concime.

La trasformazione del compost fresco in concime organico è detta “maturazione”. Se la prima fase era operata da batteri e microganismi, la maturazione del compost è eseguita soprattutto da funghi e attinomiceti (particolari batteri dal corpo filamentoso, simile a quello dei funghi).

Nella prima fase, i batteri hanno usato tutte le sostanze semplici, tale sostanze sono ormai terminate e i batteri aerobi sono “morti di fame” perché ormai è terminata tutta la materia che potevano usare per nutrirsi.

Da questo momento il compostaggio procede più lentamente e si vanno a processare i materiali più complessi come la lignina, la suberina, le cere, l’amido e la cellulosa. La temperatura scende tra i 40 – 45°C per poi stabilizzarsi a pochi gradi superiori alla temperatura ambiente.

In questa ultima fase, potrai notare anche dei piccoli animali che andranno a colonizzare il tuo compost in formazione. Lombrichi, insetti, millepiedi… l’attività di questi animaletti è fondamentale perché andranno a triturare ancora più finemente quelli che una volta erano rifiuti. Se noti dei vermi nella compostiera, non ucciderli, sappi che stanno partecipando, con i funghi, alla formazione di compost maturo!

Pubblicato da Anna De Simone il 20 Maggio 2017