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Come valutare una casa per l’acquisto

Sul punto di comprare una casa da dove si comincia? Quali sono le cose più importanti da considerare per non avere sorprese o prendere fregature? Ci sono aspetti burocratici e aspetti tecnici che chiedono attenzione, poi ce ne sono altri che dipendono solo dai nostri gusti ed è bene avere le idee chiare. Una valutazione ‘green’ della casa da acquistare tiene conto della burocrazia certamente, ma anche degli elementi di valore sociale del contesto e dell’edificio.

Aspetti burocratici. Prima di comprare una casa vanno richiesti e verificati alcuni documenti. Il primo è l’autorizzazione edilizia rilasciata dal Comune all’epoca della costruzione e corredata da eventuali richieste di condono per sanatorie di interventi successivi. Il secondo è il certificato di abitabilità: se non è disponibile è bene verificare presso l’Ufficio tecnico del Comune. Poi c’è l’accatastamento, dove bisogna verificare che la planimetria catastale corrisponda alla situazione reale (la variazione catastale è onerosa). Infine è bene dare una lettura al regolamento condominiale (se di condominio si tratta) per evitare di scoprire clausole poco gradite e per farsi un’idea precisa degli oneri di manutenzione (parti comuni, giardino ecc).

Solidità strutturale. L’analisi va iniziata dal tetto e dalle strutture portanti, soprattutto se si tratta di edifici rustici o ristrutturati apposta per la vendita. Fatevi sempre dare una pianta delle strutture (dislocazione dei pilastri e delle travi) e se non è disponibile fate verificare a un tecnico. Attenzione ai sottotetti spacciati per abitabili: verificate la portata del solaio e l’isolamento del tetto, e guardate sempre sotto le perline che a volte vengono usate per mascherare la mancanza di strutture essenziali e isolamenti.

Isolamento termico. Per la parte termica va bene che oggi ci sono le classi energetiche, ma non prendete tutto per buono. Anche perché c’è modo e modo di coibentare e i materiali isolanti non sono tutti uguali. Gli isolanti naturali come sughero, lana di pecora e fibra di legno sono traspiranti e certamente preferibili a quelli sintetici come il poliuretano anche a parità di trasmittanza. Se la casa è all’ultimo piano o è una villetta, verificate bene l’isolamento del tetto perché da questo dipenderà molto del comfort abitativo (anche e soprattutto d’estate).

Isolamento acustico. Il tema è tanto importante quanto spinoso perché le leggi ci sono ma in pochi le hanno praticate. Difficile trovare un edificio multipiano datato che rispetti le indicazioni del DPCM 5/12/1997 (che va considerato il punto di riferimento) mentre se si va sul nuovo questa è una cosa da pretendere. Un appartamento dove si sentono i passi del piano di sopra, le voci dell’appartamento accanto o i rumori della fabbrica che sta dall’altra parte della strada rischia di essere invivibile. La qualità acustica, interna e del contesto, è uno degli aspetti da valutare con grande attenzione al momento di comprare una casa. Non andate a vedere la casa dei sogni di domenica (non solo almeno) perché le attività sono chiuse e il contesto è sempre meno rumoroso del solito.

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Valore sociale dell’edificio. Questo è un aspetto molto importante se desiderate avere una vita serena con i vicini di casa e in particolare se avete bambini. Sempre più persone cercano nella casa anche un modello di socialità che aiuti a vivere meglio, magari trovando nei vicini quell’aiuto reciproco che una volta ci dava abitando vicini nelle cascine, e si affermano sempre di più esperienze di cohousing o simili. L’architettura degli edifici, i materiali con cui sono costruiti e il contesto sono elementi che certamente facilitano (o viceversa penalizzano) un certo tipo di socialità.

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Pubblicato da
micheleciceri