Come riconoscere il miele puro: alcuni semplici trucchi che possono aiutarvi a capire se il prodotto appena acquistato è puro o è stato adulterato in qualche modo.
Grazie al suo elevato contenuto di minerali, vitamine e oligoelementi, il miele ha, senza dubbio, effetti positivi sulla nostra salute. E’ bene sottolineare, tuttavia, che sul mercato troviamo anche miele adulterato. Non è raro trovare sui banconi dei supermercati, miele di scarsa qualità, ad alto contenuto di acqua, in quanto ricavato da celle prive di opercoli cioè che non sono sigillate da uno strato di cera.
La Comunità Europea ha leggi molto severe al riguardo e, se un miele viene dichiarato puro al 100%, dovremmo sentirci tutelati. Tuttavia un vecchio detto popolare recita “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”, pertanto possiamo fare alcuni test per accertarci dell’onestà del produttore. Come sapere, quindi, se il miele è puro o adulterato?
Per fortuna, ci sono alcuni semplici trucchi che potete fare in casa per verificare se il miele che avete acquistato è puro e di buona qualità oppure, al contrario, è adulterato oppure contiene molta acqua.
Al momento dell’acquisto del prodotto è fondamentale leggere l’etichetta. Assicuratevi che nella lista degli ingredienti non ci sia scritto “sciroppo ad alto contenuto di fruttosio” oppure “glucosio commerciale”, due additivi in genere impiegati per “allungare” il miele ed evitare che si solidifichi.
Tutti i tipi di miele sono liquidi, però, con il tempo, tendono a solidificarsi o “addolcirsi”. Se acquistate un barattolo di miele già cristallizzato, già possiamo essere quasi certi che si tratti di miele puro. Se in casa possedete un barattolo di miele liquido, potete aspettare qualche giorno per vedere se si solidifica. Se fa caldo, potete mettere il barattolo in frigorifero per accelerarne il processo. Se il miele non si cristallizza ci sono alte probabilità che si tratti di miele adulterato.
Ecco alcuni semplici trucchi che possono aiutarvi a capire se il prodotto appena acquistato è puro o è stato adulterato in qualche modo oppure presenta un alto livello di umidità.
Per assicurarsi che il miele conservi le sue caratteristiche nenefiche e terapeutichebisogna conservarlo in un ambiente asciutto, a una temperatura mai inferiore ai 20° C, preferibilmente al riparo dalla luce.
Se conservato bene, il miele non ha scadenza, in quanto è un alimento stabile, ovvero non è attaccato da batteri e muffe (organismi responsabili delle alterazioni del cibo). Ciò è dovuto al fatto che il miele presenta una composizione chimica unica, con un bassissimo contenuto d’acqua e un livello di acidità relativamente elevato.
E’ bene sottolineare che quanto detto è valido solo nel caso si tratti di miele puro.
Ovviamente, la prudenza non è mai troppa, tuttavia è bene considerare che la data di scadenza è indicata come data entro cui è “preferibile” consumare il prodotto, pertanto, nel caso del miele si può essere più elastici.
Come detto prima, il miele non perde la propria qualità, neanche dopo svariati anni. Quindi possiamo tranquillamente non buttare il prodotto a patto che sia stato ben conservato e che si tratti di un miele puro.
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