Coltivare topinambur: istruzioni sulla conservazione e coltivazione del topinambur in vaso o in piena terra. Dalla messa a dimora al raccolto. Prezzo, fioritura e ricette.
Il topnambur è anche chiamato rapa tedesca. Nel nostro paese, la rapa tedesca cresce spontaneamente e si coltiva sia per la bella fioritura gialla, sia per il rizoma commestibile dal sapore gradevole.
La rapa tedesca, botanicamente nota come Helianthus tuberosus, è una pianta di origine americana diffusa fortemente in Europa e in Italia, dove si propaga spontaneamente sulle rive di torrenti, fiumi o nei terreni meno aridi.
Questa pianta è apprezzata per la sua fioritura: presenta fiori gialli che si sviluppano su fusti sottili e slanciati. I fusti possono essere alti fino a 3 metri. I fiori, molto appariscenti, possono raggiungere un diametro di circa 10 cm. La fioritura del topinambur si apprezza molto sia per le sue dimensioni sia per la forma dei fiori: ricorda delle margherite a fiore giallo.
In cucina, della rapa tedesca interessa il rizoma o la parte tuberosa che rappresenta la porzione commestibile della pianta. Si può mangiare sia cruda che cotta. Il rizoma si sviluppa dai 3 ai 5 cm, ha una forma cilindrica ed è nodoso.
Coltivare il topinambur in vaso non è una pratica molto consigliata se finalizzata al raccolto dei rizomi carnosi. I rizomi sono la parte commestibile di questa pianta e necessitano di molto spazio per lo sviluppo. Per questo motivo, se volete coltivare il topinambur in vaso vi serviranno contenitori molto profondi e dal diametro elevato. Per farvi un’idea delle dimensioni del vaso leggete le specifiche per la coltivazione del topinambur nell’orto (distanza tra piante, profondità d’impianto…). Il topinambur coltivato in vaso avrà bisogno di irrigazioni più frequenti mentre le altre cure restano invariate rispetto alla coltivazione in pieno orto.
La coltivazione del topinambur è facile e alla portata di tutti, anzi, la pianta è talmente resistente che se coltivata nell’orto rischia di diventare una piante infestante!
Dopo la prima messa a dimora, sarà difficile sbarazzarsi dalla presenza del topinambur nell’orto. Il motivo? La pianta sviluppa tuberi molto in profondità nel terreno (ecco perché la coltivazione in vaso può essere eseguita solo in profondi sacchi o cassoni) che possono germogliare spontaneamente e riproporsi annualmente, coltivazione dopo coltivazione.
Per questo motivo, per coltivare il topinambur nell’orto, scegliete una zona molto periferica e, al momento del raccolto, scavate molto in profondità per cercare di raccogliere tutti i rizomi.
Per il raccolto, scavate a una profondità di almeno 20 cm: in realtà, più la parte aerea della pianta è grande e più i tuberi saranno profondi e di dimensioni ragguardevoli.
Nel nostro caso, i semi di topinambur altro non sono che porzioni di rizoma che contengono dei germogli. Potete ricavare i germogli dai tuberi che acquistate in casa oppure raccogliere i semi veri e propri dai fiori ma tale pratica agronomica è sconsigliata.
Per la messa a dimora:
Il periodo migliore per la messa a dimora coincide con la fine dell’inverno. Potete piantare il topinambur da metà febbraio fino a maggio per raccogliere all’inizio dell’inverno successivo.
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Il topinambur non è molto diffuso tra gli scaffali dei supermercati perché ha un periodo di conservazione piuttosto ridotto. Al contrario delle patate, il tubero del topinambur non si conserva a lungo! Dal raccolto, il tubero può essere conservato solo per 8 – 10 giorni, meglio se in frigorifero.
Per le ricette vi rimandiamo alla pagina: topinambur ricette.
Per le proprietà di questo rizoma è disponibile l’articolo: topinambur, proprietà.