Cappero: coltivazione e raccolto

I capperi sono una costante presenza nei piatti della cucina mediterranea. Riescono infatti a insaporire qualsiasi cosa, dagli aperitivi fino ai secondi e… non solo. Essendo un ingrediente essenziale per tantissime preparazioni, non stupisce che siano sempre di più le persone che giorno dopo giorno si mettono alla ricerca di informazioni online su come coltivare il cappero e come ottenere un ottimo rapporto.

Ebbene, in questo nostro approfondimento cercheremo di condividere alcune informazioni di base per poter coltivare il cappero in maniera tale da ottenere il miglior raccolto possibile, e in tempi rapidi!

Dove piantare i capperi

La prima cosa che bisogna avere in mente nel momento in cui si sceglie di piantare i capperi è il posizionamento sul terreno a propria disposizione.

In linea di massima, è bene cercare di individuare una posizione riparata e ben protetta dai venti. Ed ecco perché, in fondo, i capperi crescono molto bene a ridosso sui muri, con le pareti che fungeranno da adeguata protezione per le correnti.

Per quanto attiene invece l’esposizione, questa dovrebbe puntare al sud, in pieno sole. Il terreno dovrebbe inoltre essere ben drenato, e composto da terra e sabbia grossa.

Come seminare i capperi

La prima cosa da fare per seminare i capperi è… trovare dei semi. Per farlo sarà sufficiente prendere un cappero non maturo, e aspettare che diventi tendente al rosso e che si spacchi. A quel punto sarà semplice raccogliere i suoi semi, che potranno essere posti immediatamente a dimora.

In alternativa, se si vuole ricorrere a un metodo un po’ più sbrigativo, si possono prendere i semi già disponibili e porli a seccare all’aria, facendo attenzione a non metterli però sotto la piena esposizione del sole. Una volta secchi si possono riporre in un sacchetto di carta, da dove potranno essere presi per poter essere utilizzati per la semina, con l’unica accortezza di riporli in acqua un paio di ore prima di seminarli.

Intanto, prendi una cassetta di legno (come quelle da frutta, per intenderci) e riponi un substrato di miscela di terra e di sabbia grossa, come già anticipato qualche riga fa. In questo substrato sarà possibile seminare a sfaglio e… attendere che le piantine inizino a crescere.

In questo processo, abbia cura di selezionare solamente le piante più robuste, perché saranno proprio su queste che dovrai puntare quando inizierà l’autunno, e ti troverai nelle condizioni di trapiantarle (in linea di massima, l’operazione verrà effettuata nel momento in cui le piantine avranno raggiungo almeno 10 centimetri di altezza).

La raccolta dei capperi

La raccolta dei capperi è certamente una delle operazioni più facili che potrai fare nel tuo giardino, considerato che, alla fine della stagione, quando i rametti inizieranno a seccarsi, non dovrai far altro che rimuoverli. La pianta del cappero non subirà alcuna conseguenza, e tu avrai preparato la pianta per la stagione successiva.

A quel punto i capperi potranno essere consumati subito, o posti sotto aceto, sotto sale, sotto olio, in conserva o, ancora, nella maniera da te preferita, a seconda dell’utilizzo che dovrai poi fare di questi deliziosi ingredienti.

Capperi: caratteristiche e proprietà

Ora che sai come si coltivano i capperi, probabilmente potresti volerne sapere un po’ di più sulle caratteristiche di questa pianta e sulle sue proprietà.

Ebbene, i capperi hanno un valore energetico piuttosto basso, che è alimentato soprattutto dalla presenza di carboidrati complessi. Di contro, non ci sono grassi (ma i pochi lipidi presenti sono insaturi) e anche le proteine non sono particolarmente significative. Assente il colesterolo, il cappero è invece ricco di fibre, con 3,2 fibre alimentari per 100 grammi di prodotto.

Per quanto poi concerne i suoi usi gastronomici, non è certamente una sorpresa condividere con tutti i nostri lettori il fatto che i capperi abbiano un sapore talmente deciso da poter valorizzare qualsiasi tipo di piatto, dai primi ai secondi, dalle salse ai condimenti.

In generale, in cucina si preferisce utilizzare dei capperi conservati sotto sale marino grosso, perché questo metodo di conservazione garantisce il mantenimento di quelle caratteristiche organolettiche che rendono il cappero così prelibato, ma senza invece ricorrere agli additivi aggiunti ai prodotti sotto aceto.

Insomma, non ci resta che augurarti una buona coltivazione di questa interessantissima e gustosa pianta. Una pianta che – come abbiamo visto – è abbastanza semplice da coltivare, e che (peraltro) può anche essere coltivata mediante messa a terra delle talee, con un approccio diverso rispetto alla semina, e che ti consigliamo di approfondire con il tuo esperto di fiducia.

Ti ricordiamo inoltre che il clima mediterraneo di cui hanno bisogno queste piante le rende preferite soprattutto nel Centro Sud Italia, ma anche se ti trovi al Nord non dovresti avere problemi nell’avviare la sua semina. La raccolta dei piccoli boccioli avverrà tra la fine del mese di maggio e i primi del mese di settembre, a seconda della tua zona di riferimento, poco prima della fioritura.

Pubblicato da Anna De Simone il 7 Agosto 2020