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Callisia: caratteristiche e coltivazione


La callisia è una pianta erbacea perenne originaria delle zone tropicali del Centro e Sud America, appartenente alla famiglia delle Commelinaceae. È una tipologia di pianta comune, date le sue qualità di tipo ornamentale e per il fatto di essere molto versatile. Esistono numerose specie del genere callisia, tra le più diffuse e coltivate val la pena citare la callisia elegans.

Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare senza problemi anche nelle nostre case.

Caratteristiche della callisia

La pianta ha un portamento marcatamente strisciante e prostrato, con i fusti costituiti da più segmenti ramificati. Le particolari foglie, a margine intero, sono di forma lanceolata; esse rivestono l’intero fusto con la grande lamina e si presentano di un colore verde intenso lucido, sottolineato da venature biancastre sulla parte superiore e rossicce su quella inferiore. La callisia è una pianta che risponde molto bene a condizioni climatiche diverse ed estreme. In genere la pianta predilige ambienti caldi e soleggiati anche se, cresce bene in zone ombrose. Alcuni vivaisti consigliano la collocazione della pianta nei classici cesti sospesi.

Stagione di fioritura: La pianta fiorisce prevalentemente durante tutto il periodo estivo. I fiori non hanno un grande pregio ornamentale; appaiono isolati o riuniti in infiorescenze a forma di spighe e con i petali solitamente bianchi – traslucidi o rosa.

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Come coltivare la callisia

Esposizione ideale della callisia

La callisia crescerà lentamente e si svilupperà meno rigogliosamente se collocata in quegli habitat costantemente caratterizzati da temperature basse. In effetti, la temperatura ideale dovrebbe mantenersi intorno ai 15° e 25 °C. La pianta gode dei raggi solari diretti, ma può svilupparsi anche a mezz’ombra anche se, in queste condizioni, perderà le screziature e la tinta violacea delle foglie.

Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta

Il substrato ideale per una crescita vigorosa della nostra callisia sarà composto da una parte di terriccio soffice e ben drenato, con l’aggiunta di un terzo di sabbia, per evitare la stagnazione di acqua. I rinvasi non dovranno essere frequenti; sarebbe opportuno procedere con le operazioni di rinvaso solo se necessario e qualora il vaso risulti troppo piccolo per la dimora stessa della pianta.

Come annaffiare la callisia

È bene effettuare le annaffiature con regolarità e frequenza soltanto nei periodi più caldi, così da non rischiare che la pianta secchi completamente, a causa di un clima troppo asciutto. In inverno, al contrario, l’apporto di acqua dovrà essere ridotto, pur mantenendo il terreno sempre umido. È buona norma non procurare il ristagno idrico all’apparato radicale della pianta. La callisia è un vegetale rustico che non richiede particolari cure di manutenzione, essa infatti è in grado di adeguarsi perfettamente a diverse situazioni climatico-ambientali.

Concimazione della pianta

Il rinvaso andrà fatto esclusivamente nella stagione primaverile, mentre la concimazione della pianta andrà effettuata per tutto il periodo primavera/estate. A tal proposito, si suggerisce l’impiego di un fertilizzante liquido per piante verdi, ricco in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) e che contenga anche i microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), il magnesio (Mg). In alternativa, ogni 2 mesi, distribuire ai piedi dei cespi un fertilizzante granulare a lenta cessione.

Moltiplicazione della pianta

La propagazione della callisia può avvenire per talea apicale (favorendo la radicazione in acqua) o per talea recisa alla base e messa a radicazione in terriccio adatto. Alla comparsa dei primi germogli metteremo la nostra callisia a dimora definitiva.

Il vegetale si riproduce in primavera/estate con talee lunghe 10 cm, da far radicare in un miscuglio di torba e sabbia, disposte in parti uguali oppure in acqua. Per ottenere piante variegate si utilizzeranno talee con il fogliame variegato.

Potatura

In estate è utile potare energicamente le piante più vecchie a livello del terriccio e rinvasarle in una miscela di humus fresco e ben drenato.

Parassiti e malattie della callisia

La callisia è una pianta che resiste molto bene agli attacchi dei più comuni parassiti, ma necessita di interventi mirati, al primo manifestarsi degli insetti. Tutte le varietà di piante del genere callisia sono resistenti alle malattie fungine ma temono soprattutto il marciume radicale; per evitarlo si consiglia di svuotare il sottovaso dopo pochissimo tempo dalle annaffiature.

Gli afidi formano dense colonie sulle pagine delle foglie, utilizzare preventivamente un macerato di acqua e aglio o acqua e ortica da nebulizzare su fusto e fogliame. Il vero nemico della callisia risulta essere la lumaca che, nutrendosi dei teneri germogli ne rallenta la crescita.

Per allontanare le lumache basterà spargere alle radici della pianta della cenere o delle comuni esche.

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Curiosità sulla pianta

Attenzione: alcune specie di callisia possono causare reazioni allergiche negli animali domestici (specie cani e gatti) con arrossamenti della cute e importanti sintomi da irritazione.

La callisia viene spesso utilizzata come pianta da terrario per i rettili; inoltre, per la sua capacità di rapida crescita è soprannominata pianta polpo e viene considerata una pianta a tutti gli effetti infestante.

Nel linguaggio dei fiori la pianta assume il significato di abbondanza.

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Pubblicato da
Evelyn Baleani