Buddleia: caratteristiche e coltivazione

Buddleia: caratteristiche e coltivazione
Conosciuta per la sua capacità di attirare le farfalle, tanto da essere definita anche con l’appellativo di “albero delle farfalle”, la buddleia è una pianta appartenente alla famiglia delle Buddlejacee. Di origine asiatiche, è stata introdotta nel nostro continente verso la metà dell’Ottocento.

Nei prossimi paragrafi scopriremo le sue principali caratteristiche e cosa occorre fare per poterla coltivare in modo corretto.



Caratteristiche della buddleia

Il nome buddleia con cui si indica questo arbusto asiatico deriva dal reverendo Adam Buddle, autore di un importante erbario risalente al diciottesimo secolo. Contraddistinta da colori accesi che difficilmente passano inosservati nonché da una profumazione irresistibile, la pianta cresce con una certa rapidità e può raggiungere altezze superiori ai due metri.

La buddleia è in grado di attirare le farfalle grazie al suo profumo che ricorda quello del miele e della vaniglia. L’arbusto può essere piantato sia nel terreno del giardino sia in vaso. Vediamo come si deve procedere con la coltivazione.

Come coltivare la buddleia

Come un minino di cura e di manualità, la coltivazione di una pianta come la buddleia è un’attività alla portata di tutti, anche di chi non è dotato di particolare pollice verde.

La gestione dell’arbusto è infatti piuttosto semplice. Basta solo seguire alcune accortezze per riuscire nell’impresa. Ecco allora alcuni suggerimenti pratici per effettuare la coltivazione al meglio, così da poter godere della bellezza dell’albero delle farfalle.

Clima e terreno ideali

A livello di esposizione, la buddleia predilige le zone assolate. Un accorgimento importante a livello di collocazione consiste proprio nel non posizionare l’arbusto all’ombra di altre piante. In caso contrario corre il rischio di seccarsi.

Rispetto al terreno, la pianta tende ad adattarsi bene a qualsiasi tipologia di suolo ospitante purché sia ben drenato.

Come annaffiare la buddleia

Tra i diversi tipi di arbusti, la buddleia non necessita di particolari annaffiature. Perciò che riguarda la corretta irrigazione della pianta, occorre procedere con la dovuta attenzione. L’arbusto non ama infatti essere ospitato in un terreno che risulti troppo umido.

Per aumentare le fioriture e lo sviluppo della buddleia, una volta al mese conviene aggiungere del concime per piante da fiore all’acqua che viene somministrata.

Messa a dimora della buddleia

La messa a dimora della buddleia avviene preferibilmente in inverno, tra ottobre e aprile. L’operazione risulta semplice sia nel caso in cui si scelga di piantare l’arbusto nel terreno, sia nel caso in cui si decida di utilizzare un vaso da collocare sul terrazzo o in altre aree della casa.

Se la messa a dimora avviene direttamente in terreno, è necessario:

  • scavare una buca profonda sui quaranta, cinquanta centimetri:
  • eliminare eventuali erbacce e radici di altre piante;
  • spargere del concime organico, utile per evitare che sulla pianta si formino funghi o muffe;
  • lasciare una distanza di almeno due metri tra una pianta e l’altra, in modo tale da facilitarne l’esposizione.

Se la messa a dimora avviene in un vaso, è necessario:

  • mettere la buddleia in un vaso con grandezza pari ad almeno cinquanta o sessanta centimetri;
  • riempire il contenitore di terriccio, aggiungendo un pugno di concime o una palata di letame compostato,

Una volta messa a dimora la pianta, la terra del vaso deve essere bagnata esclusivamente quanto risulta asciutta.

Buddleia o albero delle farfalle

Arbusti come la buddleia si possono piantare sia in esemplare singolo sia in gruppo ma anche in macchie di arbusti o in siepi libere. Questo tipo di piante può essere abbinato a tutte le specie di arbusti, così da ottenere piacevoli associazioni di colori che permettono di vivacizzare i luoghi ospitanti.

Potrebbe interessarti anche il nostro articolo correlato: Messa a dimora degli arbusti

Potatura della buddleia

Per poter ottenere una fioritura degna di nota, risulta utile effettuare una potatura drastica ogni anno nel periodo compreso tra febbraio e marzo, ossia prima che abbia luogo la ripresa vegetativa.

Per una corretta potatura occorre:

  • tagliare tutti i getti dell’anno precedente a una quindicina di centimetri dalla base, al di sopra di un paio di nuovi getti;
  • eliminare i ramoscelli che appaiono troppo deboli oltre a quelli che si sviluppano al centro della pianta. Questo accorgimento serve a far sì che l’arbusto mantenga un portamento arieggiato ed equilibrato.

Nel caso in cui una buddleia appaia eccessivamente voluminosa o trascurata, si può procedere con un intervento di ringiovanimento, realizzando una potatura drastica dei rami durante l’inverno, operata a cinquanta centimetri circa dal terreno.

Come avviene la moltiplicazione della buddleia

La moltiplicazione del cosiddetto albero delle farfalle può avvenire sia per seme sia per talea di fusti semilegnosi. La semina si effettua a fine inverno in letto caldo. Le piantine ottenute devono essere successivamente conservate in contenitori singoli fino alla primavera, periodo in cui avviene la messa a dimora in piena terra. La moltiplicazione da talea si effettua invece durante la stagione autunnale.

Parassiti e malattie della buddleia

L’albero delle farfalle teme lo sviluppo di malattie fungine e di muffe che sono in genere causate dalla presenza di un clima particolarmente umido e piovoso. La pianta è inoltre soggetta all’attacco di afidi e di cocciniglie.

Varietà di buddleia

Come accade con altri tipi di arbusti, anche nel caso della buddleia esistono molteplici varietà, che differiscono l’una dall’altra soprattutto per il colore dei fiori. La specie selvatica della pianta presenta dei fiori di colore malva più o meno scuro. Le differenti varietà si contraddistinguono per colorazioni accese che spaziano dal rosso porpora fino al viola.

Le varietà di buddleia sono davvero numerose ma tra le più conosciute e maggiormente apprezzate si possono annoverare:

  • la buddleja alternifolia;
  • la buddleja americana;
  • la buddleja asiatica;
  • la buddleja colvilei Hook & Tomson;
  • la buddleja davidii o variabilis;
  • la buddleja globosa;
  • la buddleja japonica;
  • la buddleja lindleyana;
  • la buddleja madagascariensis;
  • la buddleja paniculata.

Pubblicato da Evelyn Baleani il 17 Giugno 2021