Bouvardia: varietà, coltivazione e malattie

Bouvardia

Il genere di piante che va sotto il nome di Bouvardia appartiene alla famiglia delle Rubiaceae e produce dei fiori che piacciono molto, sia dal punto di vista estetica, sia per via del loro intenso profumo. Questa pianta è originaria del Messico e di alcuni paesi del Sud America, si classifica come un piccolo arbusto sempreverde, a carattere cespuglioso, con dei fusti legnosi e molti rami sottili coperti di foglie color verde carico, con margini lisci. Quando è tempo di fiorire, la Bouvardia produce dei fiori con forma tubolare che sono sempre molto profumati ma possono avere colori diversi a seconda della varietà considerata. Li troviamo di solito uniti a grappolo.



Bouvardia: coltivazione

E’ piuttosto banale coltivare questa bella pianta, l’importante è fare attenzione al clima, visto che non è abituata, per via delle sue origini, ad un clima come il nostro. In primavera e in estate dobbiamo posizionarla in una zona luminosa ma senza che i raggi del sole siano troppo diretti, con temperature dai 15°C ai 24°C. In inverno teniamola sempre alla luce, anche con il sole diretto, e mai con temperature inferiori ai 13°C.

Il terreno della Bouvardia deve sempre essere ultimo, quindi innaffiamo spesso, soprattutto in estate, e quando è tempo di rinvasare, ovvero quando le radici hanno occupato tutto lo spazio a disposizione, possiamo utilizzare un terreno mescolato ad un po’ di sabbia grossolana che favorisce il drenaggio ed evita che si formino dei ristagni idrici.

Nei mesi che vanno da marzo a settembre, possiamo concimare questa pianta, utilizzando un concime liquido da mescolare all’acqua quando irrighiamo, verso l’estate la Bouvardia poi fiorisce regalandoci magnifici profumi. I rami vanno potati verso la fine dell’inverno, invece, e di solito si tagliano ad una decina di centimetri dalla base della pianta che reagisce subito producendo nuovi germogli.

Bouvardia: moltiplicazione

Queste piante si propagano per talea, per seme o per divisione delle radici. Quando si procede con il primo metodo è necessario tagliare la talea in primavera, circa 10 centimetri, a partire dal nodo. La parte terminale della talea va immersa in una polvere rizogena per agevolare la radicazione, poi possiamo sistemarla in un terriccio formato da torba e sabbia grossolana ad una profondità di circa 1,5-2 centimetri.

A questo punto è importante proteggere il vaso con un cappuccio, per mantenere una temperatura costante e evitare l’eccessiva perdita di umidità. Solo quando la talea avrà radicato, e avrà mostrato i primi germogli, si potrà liberare il vaso dalla protezione spostandolo un una posizione il più luminosa possibile. Ancora un po’ di attesa e poi, quando le piantine saranno cresciute a sufficienza, sarà possibile trapiantarle in un vaso più grande e con un terreno più adatto alla loro crescita.

Bouvardia

Bouvardia: varietà

Tra tutte le oltre cinquanta specie di Bouvardia, vediamo quelle più rilevanti.

La Bouvardia Domestica è uno degli ibridi più coltivati e ha una fioritura molto prolungata caratterizzata dal colore bianco o dal rosso/rosa. Non è molto grande, non supera i 70 centimetri di altezza. La B. longiflora ha dei bei fiori bianchi, riuniti a grappolo e molto profumati, su dei rami fitti e curvi coperti di foglie lucide e verdi. La B. ternifolia è originaria del Messico e ha delle particolarissime foglie ricoperte da una leggera peluria e con in margini lisci. I suoi fiori sono rossi, spesso riuniti in grappoli che spuntano al termine dei rami, sempre profumati e dalla forma tubolare.

C’è poi la B. jasminiflora nota per le sue foglie moto piccole e per i fiori bianchi che spuntano in inverno. L’ultima specie che vogliamo ricordare è la B. humboldtii, dalle dimensioni modeste e spesso considerata una varietà della longiflora con fiori grandi, di colore bianco e profumati.

Bouvardia: malattie

Se riusciamo a tenere bene la nostra pianta, non ci darà problemi e preoccupazioni perché di solito è un genere che mostra una salute robusta. Quando si danneggia, molto spesso la causa è nelle cattive tecniche di coltivazione.

Quando esageriamo con le innaffiature, può capitare che le foglie e i fiori cadano o marciscano. E’ il momento di controllare le radici, per eliminare eventuali radici marce, e non ripetere l’errore. Può anche malauguratamente capitare che gli afidi vadano all’attacco della pianta, la possiamo difendere con prodotti antiparassitari specifici facilmente reperibili presso un buon vivaista.

Bouvardia: nome e curiosità

Dobbiamo al medico di Luigi XIII e sovrintendente del Jardin Royal di Parigi, Charles Bouvard (1572 – 1658), il nome di questa bella pianta di cui si scoprono ancora delle nuove specie. E’ accaduto anche nel 2008 quando la Facultad de Ciencias, Universidad Nacional Autónoma de México, ha trovato una nuova specie, la Bouvardia borhidiana, nella Sierra Madre del sud, in Messico.

Nel frattempo si è scoperto che non è solo una bella pianta da ornamento ma è anche utile. Nella medicina tradizionale l’estratto acquoso delle sue foglie si usa nel trattamento del diabete ma in alcuni stato del Messico si fa molto di più. Sembrerebbe infatti che la B. terniflora possa funzionare come antidoto contro il veleno delle vipere, degli scorpioni, delle api, delle formiche e di altri insetti oltre che per combattere la tosse, la dissenteria, i dolori di stomaco e di testa.

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Pubblicato da Marta Abbà il 31 Gennaio 2019