Bioedilizia, le certificazioni per orientarsi

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Bioedilizia, l’elenco delle certificazioni per orientarsi sulla scelta dei materiali e le soluzioni da intraprendere in campo edile. Consigli per chi costruisce e per chi ha deciso di ristrutturare casa.

Sono tanti i materiali che approdano nel settore della bioedilizia, dalle vernici ai mattoni, ma come fare a capire se un prodotto è realmente sicuro per la salute dell’uomo e dell’ambiente? E’ in questo contesto che possono aiutarci le certificazioni della bioedilizia, in primi la classe energetica degli edifici legata alla certificazione APE (attestato prestazione energetica)… ma iniziamo per gradi e vediamo cos’è la bioedilizia.

Bioedilizia, cos’è

Con il termine bioedilizia si fa riferimento a quelle pratiche edili impiegate per limitare l’impatto ambientale e massimizzare il benessere e il comfort domestico.

La bioedilizia è nata in Germania negli anni Sessanta quando si parlava Baubiologie, il significato di questo termine tedesco si traduce proprio in bioedilizia. Il primo vero lavoro sulla bioedilizia fu pubblicato negli anni Settanta con il libro The Healthy House, il testo metteva in risalto il rapporto tra le persone e l’ambiente edilizio in cui vivevano e ancora, l’ambiente edilizio rapportato con la natura. Con lo sviluppo e l’espandersi dei concetti della bioedilizia si è iniziato a parlare di compatibilità ambientale ed elettromagnetica. La struttura edilizia è studiata per avere un impatto positivo sulla vita degli abitanti così come un basso impatto da un punto di vista ambientale.

Bioedilizia, certificazioni da conoscere

Il prefisso bio, con edilizia e architettura, fa riferimento alla necessità di progettazione, costruzione e selezione di materiali dalle caratteristiche quanto più salubri possibili. La bioedilizia vuole restituire all’abitante il massimo comfort e il più alto livello di benessere possibile e, al contempo, impattare minimamente sull’ambiente. La bioedilizia si muove perfettamente in linea con i pricipi di sviluppo sostenibile, quindi si tratta di una disciplina che richiede un impegno etico, culturale ma soprattutto tecnico. E’ proprio in ambito tecnico che possono aiutarci le certificazioni della bioedilizia, vediamo insieme quali sono:

– LEED

Quello LEED è un sistema di certificazione degli edifici su base volontaria: è voluta da chi promuove l’edificio da un punto di vista energetico e ambientale. La certificazione è strutturata con 4 livelli di valutazioni possibili. Il raggiungimento di un livello prevede una valutazione a punti. I quattro livelli sono: LEED, LEED Argento, LEED Oro e LEED Platino. Più l’edificio è a basso impatto ambientale e più crediti leed ottiene.

– EMAS, Eco Management and Audit Scheme

La certificazione EMAS, Eco Management and Audit Scheme, è un sistema ad adesione volontaria nato per imprese e organizzazioni. Anche in questo caso vi sono dei criteri di valutazione prestabiliti. L’EMAS è un vero e proprio strumento mediante il quale gli interessati possono conoscere le prestazioni ambientali di una determinata attività. E’ una certificazione molto generica e non legata esclusivamente al settore edilizio. Nell’edilizia potrebbe essere applicata per le società che producono case prefabbricate, moduli isolanti e altri materiali ad alta efficienza energetica.

– ECOLABEL UE

Certificazione molto popolare, si tratta del marchio di qualità ecologica assegnato ai prodotti e servizi ad alte prestazioni ambientali. L’Ecolabel è un marchio assegnato ai singoli prodotti (complementi d’arredo, infissi, rivestimenti, pannelli…) e quindi non all’intero edificio.

– Agenzia Casa Clima, KlimaHOus

E’ la certificazione bioedilizia più conosciuta. Si rivolge in modo specifico alla bioedilizia ed è assegnata solo a seguito di una serie di indagini e valutazioni che vanno dalla costruzione fino al termine del ciclo di vita del prodotto (smaltimento/riciclo/recupero). La certificazione applica il metodo Life Cycle Assessment in accordo alle norme ISO 14040. La certificazione prevede una verifica ispettiva dello stabilimento di produzione!

– Attestato di prestazione energetica: CLASSE ENERGETICA

Nonostante tutte le certificazioni elencate fino a ora, lo strumento più utile per valutare un intervento di ristrutturazione o l’acquisto di una casa, è l’APE, Attestato di Prestazione energetica. Prima di iniziare dei lavori di ristrutturazione, chiedete al progettista di prevedere quella che sarà la classe energetica della vostra casa a seguito dell’intervento di ristrutturazione. Per tutte le informazioni: nuovo ape e classe energetica.

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Pubblicato da Anna De Simone il 11 Maggio 2016