Le angiosperme sono una varietà di piante che si distinguono dalle altre per via dei semi, perché li troviamo avvolti da un frutto che serve sia per proteggerli che per agevolare la disseminazione. Questo è il loro nome più descrittivo e che infatti sta proprio a significare, dal greco αγγειον, ricettacolo, e σπερμα, seme, seme protetto. Il nome più scientifico è Magnoliofite.

Angiosperme: piante

Sono le piante più evolute, caratterizzate da un fiore vero e proprio che custodisce un seme proteggendolo mentre in molte altre ciò non accade con immaginabili conseguenze. Questa è certo un descrizione vaga della categoria, molto vasta, tra l’altro, ma se ci addentrassimo in particolari scientifici ci troveremmo ad affrontare termini e meccanismi complessi che lasciamo agli esperti.

Cominciamo però col dire che le angiosperme sono una sottodivisione delle spermatofite che comprende piante annue o perenni, con fiori vistosi oltre che completi e sempre più complessi rispetto a quelli che spuntano su altre piante.

Angiosperme e gimnosperme

Le Gimnosperme, nome anch’esso greco, γυμνόσπερμος, letteralmente “dal seme nudo”, si può intuire che siano delle piante diverse dalle nostre angiosperme, con semi non protetti da un ovario e di solito spermatofite legnose.

Fino agli anni cinquanta si pensava che le angiosperme fossero apparse nel Cretaceo soppiantando rapidamente Gimnosperme e Felci, poi sono stati scoperti dei fossili di una specie di angiosperma, la Sanmiguelia lewisi, risalenti a molto tempo prima. La tesi è quindi crollata e la Sanmiguelia è risultata una delle più antiche Angiosperme.

Per maggiori informazioni puoi leggere il nostro articolo dedicato in modo specifico alle differenze tra angiosperme e gimnosperme.

Angiosperme: significato

Oltre al significato letterale del nome, che abbiamo già detto essere “seme protetto” dal greco αγγειον, ricettacolo, e σπερμα, c’è anche un significato dal punto di vista scientifico che questa piante hanno. Le angiosperme sono le piante più diffuse ed importanti, sia dal punto di vista ecologico che economico, basta pensare che la divisione delle Magnoliofite conta circa 300.000 specie botaniche, erbacee, arboree, arbustive e lianose.

Angiosperme: elenco

L’elenco è lungo e anche noioso se non si è del mestiere, meglio sapere che possiamo dividere le varie piante della categorie osservandone l’embrione. Se possiede un cotiledone la pianta è delle monocotiledoni, se ne possiede sue, è delle dicotiledoni.

All’interno delle due sezioni troviamo delle sottosezioni, in quella delle monocotiledoni ci sono le Alismatidae, le Arecidae, le Commelinidae, le Liliidae e le Zingiberidae, ciascuna con i vari ordini all’interno. Analogamente guardando alle dicotiledoni, troviamo le Asteridae, le Caryophyllidae, le Dilleniidae, le Hamamelididae, le Magnoliidae e le Rosidae. Tra le più belle angiosperme troviamo ma Magnolia Stellata

Fiore delle piante Angiosperme

Abbiamo parlato di un fiore protettivo, un fiore che, quello delle Magnoliofite, che si distingue da quello delle Pinofite per la presenza di trachee vere e proprie unite a canali più grandi e più efficiente nel trasportare l’acqua.

Altra caratteristica dei fiori di queste piante è la “doppia fecondazione”, ciò significa che si riproducono tramite impollinazione zoofila ma anche tramite l’impollinazione ad opera di agenti non biologici, soprattutto il vento. Negli ultimi decenni sta predominando la seconda tipologia di impollinazione e questo ha fatto in modo che i fiori diventassero piccoli, numerosi e poco appariscenti.

Angiosperme: Magnoliopsida

Tra le Angiosperme troviamo questa classe di piante, le Magnoliopsida, che comprende quelle con il seme in cui l’embrione è fornito di due cotiledoni. Si chiamano infatti anche Dicotiledoni e hanno radici a fittone o talora fascicolate, sono a crescita continua e possono avere una quantità variabile di rami.

Le foglie hanno il picciolo e margini di forma varia, i fiori possono essere sia tetrameri o pentameri e mostrano di solito un calice e poi la corolla con i petali.

In questa categoria troviamo la nota Magnolia che è poi un genere di piante della famiglia delle Magnoliaceae con oltre 80 specie, arboree e arbustive, a lento accrescimento. Ci sono magnolie giganti, come la Campbellii e la Officinalis, che possono essere alte anche 20 metri e arrivano dal Nord e Centro America, dall’Asia e dall’Himalaya.

La Magnolia è considerata per eccellenza un fiore primitivo, il nome lo dobbiamo a Charles Plumier che lo ha scelto per via di Pierre Magnol, medico e botanico francese, direttore del giardino botanico di Montpellier, che ha introdotto la nozione di famiglia nella classificazione botanica

Oltre a decorare i nostri giardini, con delle fioritura mozzafiato a inizio primavera, la Magnolia ci fornisce anche delle resine aromatiche, dalla corteccia, che hanno un’azione antireumatica, inoltre la Magnolia saliciforme contiene la magnosalicina ed il magnifloenone, composti anti-infiammatori che sarebbero responsabili di azioni antiflogistiche ed anti-asmatiche.

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Pubblicato da
Marta