Allerta meteo: quando scatta

Allerta meteo

Nell’era dell’allarmismo, parlare di allerta meteo è molto importante anche se rischioso, perché è necessario fare chiarezza. Il termine fa molto titolo, sui giornali e sui telegiornali, ma è essenziale oggi capire che non può essere utilizzato a caso, altrimenti nessuno prenderà più sul serio le vere allerte meteo che in Italia purtroppo non mancano.



Si parla di allerta meteo quando esiste un avviso istituzionale ufficiale che viene emesso perché viene reputata necessaria una procedura di prevenzione dei rischi connessi ad eventi meteo. Non è un “magari domani pioverà tanti”, va trattato con estrema serietà

Allerta meteo in Italia

In Italia esistono dei siti ufficiali e autorizzato che riportano una cartina del territorio in cui possiamo andare a vedere tutti i pericoli o allarmi per fenomeni di maltempo e le informazioni meteo utili per la nostra penisola, nel momento in cui la stiamo consultando e nelle ore a seguire.

Con differenze di colore piuttosto chiare, vengono messe in evidenza quelle zone in cui sono attesi fenomeni potenzialmente rischiosi come bufere/uragani, piogge violente, nevicate intense, temporali o piogge gelate. Sono utili da segnalare anche le aree dove sono previste temperature estreme o fondo stradale sdrucciolevole.

Allerta meteo

Allerta meteo: quando scatta

Esistono due tipi di allarmi per maltempo che possono scattare in due differenti situazioni e sono le preallerte e gli allarmi. Nel primo caso si ha un segnale da emettere fino a due giorni prima e che serve se i fenomeni di maltempo sono probabili, ma sono ancora possibili variazioni di intensità, traiettoria e/o durata. I veri e propri allarmi ci danno meno preavviso e riguardano situazioni molto probabili o certe. Ne esistono di 4 livelli che indicano la criticità del fenomeno e sono distinguibili sempre grazie ai colori.

Ci sono l’allarme verde (criticità assente), quello giallo (ordinaria criticità), quello arancione (moderata criticità) e quello rosso (elevata criticità).  Non arrivano solo dal cielo, i pericoli, quindi può anche riguardare fenomeni idrologici legati a fiumi o torrenti di cui diffidare quando sono in piena e anche prima.

Allerta meteo: arancione

Uno dei livelli di allerta meteo è arancione ed è piuttosto “gettonato” perché descrive una situazione di moderata criticità. A diramare questa allerta, come quella di altri colori, è la Protezione Civile quando nota fenomeni meteo diffusi, intensi e persistenti. L’allerta meteo arancione può riguardare frane superficiali e colate rapide di detriti e fango, possibili cadute massi, corsi d’acqua che possono esondare o fenomeni di erosione delle sponde di un fiume come anche occlusioni delle luci dei ponti.

A seguito di questi fenomeni possono esserci danni e allagamenti sia a singoli edifici sia a interi piccoli centri abitati comprese le loro reti infrastrutturali. Dipende molto anche dalla tipologia di rischi e dalla durata del fenomeno da allerta arancione, alle volte possono esserci dei danni diffusi alle opere di contenimento di un fiume o alle attività agricole che sono svolte nei suoi pressi, ad alcuni cantieri o a interi insediamenti artigianali, industriali e abitativi. Con l’allerta meteo arancione sono previste anche interruzioni della viabilità e possono essere messe a rischio delle vite.

Allerta meteo: Protezione Civile

La Protezione Civile è essenziale, in generale, e anche quando vanno date le allerte meteo. In Italia è la Protezione Civile che gestisce il sistema di allerta nazionale in coordinazione con le Regioni attraverso la rete dei Centri Funzionali, delle strutture regionali e dei Centri di Competenza. Ci si basa sulle previsioni delle 24-48 ore successive e si decidono le criticità da segnalare e in che modo per far sì che si possano prevenire al meglio situazioni di pericolo ma allo stesso modo che i rischi siano correttamente dimensionati per non vivere in un continuo stato di allerta meteo.

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Allerta meteo: scuole chiuse

Tra i provvedimenti che possono essere presi per evitare inutili danni e ancora più inutili vittime causa maltempo, c’è anche la chiusura delle scuole. Per non far correre alcun rischio ai bambini e anche per evitare le grandi mobilitazioni di genitori sulle 4 ruote che spesso sono legate alle scuole, in orari precisi e che già anche con il bel tempo creano congestione di traffico e aumentano le probabilità di incidenti.

Allerta meteo: consigli

Per le allerte meteo vanno prese sul serio le indicazioni della Protezione Civile che può anche arrivare a dirci che è sconsigliato muoversi di casa oppure transitare in una certa zona.

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Pubblicato da Marta Abbà il 19 Gennaio 2018