Alisso: caratteristiche e coltivazione

Alisso

L’Alisso è il fiore che calma l’ira o per lo meno molti lo conoscono come tale. E’ certamente una pianta gradevole e che cresce rigogliosa tanto che molto spesso viene utilizzata per tappezzare giardini rocciosi e aiuole che inonda con i suoi generosissimi fiori. E’ una pianta piuttosto facile da coltivare ma è meglio documentarsi con attenzione per ottenere nel più breve tempo possibile dei meravigliosi risultati con bordure di aiuole e margini di vialetti. Si può anche giocare con le sue vivaci sfumature cromatiche.



Alisso: caratteristiche

Colorate e abbondanti, le fioriture dell’Alisso sono molto soddisfacenti e arrivano inaspettate perché, senza fiori, queste piante hanno un aspetto piuttosto fragile. Una buona esposizione, che permetta alla pianta di prendere tanto sole, può garantirci una fioritura esplosiva. I fiori sono molto profumati e hanno colori vari ma di solito non particolarmente accesi, possono creare delle distese fiorite in spazi aridi dove altre piante non riescono a sopravvivere o per lo meno a fiorire. Anche grazie al suo portamento arbustivo, l’Alisso si adatta perfettamente per essere inserito nei giardini e nelle aiuole a scopo decorativo.

Alisso: nome

Abbiamo parlato di fiore per calmare la rabbia e non è una leggenda, questo significato sta proprio nel suo stesso nome perché “Alyssum” è un termine che deriva dal greco e significa ‘senza rabbia’. Possiamo però trovare questo fiore usato, secondo il linguaggio dei fiori, come simbolo di tranquillità e serenità d’animo.

Alisso

Alisso: malattie

Pur avendo a che fare con una pianta piuttosto resistente agli attacchi dei parassiti e alle malattie, non possiamo certo pretendere che sia totalmente immune da qualsiasi problema di “salute”. I nemici dell’Alisso sono in primo luogo la cocciniglia e gli afidi che tendono ad infestarlo. Se ciò accade è necessario correre ai ripari e lavare materialmente le foglie della pianta, una a una, con una spugna imbevuta di acqua.

Solo se questo tentativo va a vuoto possiamo ricorrere a dei prodotti specifici da somministrare secondo le indicazioni, per disinfestare. C’è modo anche di provare a prevenire l’attacco parassitario cercando di non tenere questa pianta in un ambiente con un tasso di umidità eccessivo e dove non circola l’aria. Per fare in modo che l’Alisso abbia sempre un bel aspetto è necessario eliminare manualmente le foglie e i fiori secchi quando compaiono ma non sono richiesti dei particolari interventi di potatura.

Alisso: coltivazione

Anche chi non ha il pollice verde può tranquillamente provare a coltivare questa pianta che non è affatto pretenziosa e si adatta anche a ogni tipo di terreno, meglio se fresco e ben drenato. Anche i periodi di siccità non riescono ad uccidere l’Alisso che riesce infatti a crescere sorprendentemente su terreni aridi.

Quando mettiamo a dimora questa pianta dobbiamo calcolare i tempi giusti per fare in modo di ottenere una fioritura abbondante in estate. Se è ciò che desideriamo, allora dobbiamo metterla a dimora tra i mesi di aprile e maggio, in piena terra. Possiamo anche coltivare l’Alisso in vaso ma è importante che abbia lo spazio opportuno per crescere e perché le sue radici possano svilupparsi quanto serve per garantire alla parte aerea di raggiungere un’altezza di 30 centimetri. Nella maggior parte dei casi non si mette a terra, o in vaso, una sola pianta di Alisso ma una serie con l’intenzione di ottenere una macchia composta da colori diversi. Infatti i fiori possono avere dei colori molto diversi, in base alle varietà, tra il bianco e il giallo passando per tonalità sul rosa o porpora.

In giardino scegliamo per l’Alisso una posizione in cui può prendere tanto sole, almeno quattro ore al giorno, per assicurarsi una soddisfacente fioritura. Se posta in semi ombra, la pianta riesce lo stesso a fare qualche fiore ma ci si accorge subito che non ha la stessa performance. Il freddo non spaventa molto questo genere di pianta annuale che riesce a resistere parecchio. Anche a livello di acqua, possiamo non preoccuparci troppo perché non servono delle irrigazioni frequenti e particolarmente costanti. In ogni caso è meglio utilizzare l’acqua a temperatura ambiente e priva di cloro. Non esageriamo con la quantità perché si devono assolutamente evitare ristagni idrici in grado di provocare il marciume delle radici di questa pianta. E’ quindi meglio tastare il terreno con le mani per capire se è già abbastanza umido o se è il caso di innaffiare nuovamente.

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Pubblicato da Marta Abbà il 11 Aprile 2019