Albero Ontano: varietà, legno, foglie e pigne

Ontano Nero

L’Ontano è una pianta appartenente alla famiglia delle Betulacee, di origine euroasiatica e presente in generale nelle aree con clima temperato. Nel nostro paese l’Ontano è diffuso in tutte le regioni, a partire dalla pianura fino alle aree montuose.

Ontano: l’albero

L’Ontano raggiunge generalmente un’altezza di 20-25 metri. Alcuni esemplari possono tuttavia arrivare a 30 metri d’altezza anche se di norma l’albero resta più basso. Solitamente la sua presenza è indice di terreni dallo scarso drenaggio o acquitrinosi.



L’Ontano cresce perlopiù in colonie, in molti casi sugli argini di laghi o di fiumi. Le radici si prolungano spesso fino all’acqua, tramutandosi nell’habitat ideale per piccoli pesci o per altre specie acquatiche.

La corteccia è di colore brunastro. Invecchiando tende a diventare più scura, con la contemporanea comparsa di solchi.

La chioma, invece, non è fitta ma appare leggera, pur essendo costituita da foglie abbastanza larghe.

L’Ontano è un albero di cui si alimentano molte varietà di insetti. Sono diverse, tra l’altro, le specie di funghi che si sviluppano in un rapporto di simbiosi con l’Ontano. Siamo quindi di fronte a una pianta essenziale per la biodiversità.

Varietà dell’Ontano: Ontano Nero, Ontano Bianco e Ontano Verde

L’Ontano Nero o Ontano comune (Alnus glutinosa) è diffuso in tutta l’Europa, con esclusione di alcune aree settentrionali. A Est la sua presenza si spinge fino alla Siberia occidentale, all’Asia Minore e alla Persia. L’albero è inoltre presente nell’Africa del Nord. Il tronco dell’Ontano Nero è eretto e robusto, con una ramificazione più o meno fissa. Le foglie sono caduche, di forma variabile dalla obovata alla tondeggiante, con picciolo lungo sui 2-3 centimetri. La corteccia appare di colore grigio scuro o nero ed è percorsa da solchi sinuosi.

L’Ontano Nero si contraddistingue per un legno forte, facilmente lavorabile e molto resistente all’umidità. Può essere utilizzato per realizzare barili, giocattoli, paleria ma anche per ricavare cellulosa.

L’Ontano Bianco o Ontano grigio (Alnus incana) è presente nell’Europa centro-orientale. Il suo areale di distribuzione si spinge fino alla Scandinavia. In Italia si rinviene nelle zone prevalentemente montane, lungo la catena Alpina e nell’Appennino Settentrionale, fino a 1.600 metri. L’Ontano Bianco può raggiungere i 25 metri. Presenta un tronco eretto e una ramificazione irregolare, con chioma densa. Le foglie sono caduche, a forma ovato-ellittica, con un breve picciolo. Il legno che se ne ricava è meno pregiato di quello dell’Ontano Nero. Si tratta inoltre di un albero non longevo, con una durata di vita che non supera i 50-100 anni. Una particolarità che contraddistingue l’Ontano Bianco è che viene usato con una certa frequenza per bonificare terreni inquinati e per preparare rimboschimenti.

L’Ontano Verde (Alnus viridis) è presente nelle regioni montuose dell’Europa. È uno dei principali componenti dei cespuglieti subalpini tra i 1.600 e i 2.400 metri ma lo si può trovare anche ad altitudini decisamente più basse. Nel nostro paese l’Ontano Verde è diffuso in Liguria e nell’arco alpino. Si tratta di un arbusto eretto con altezza variabile dal mezzo metro ai tre metri. Le foglie sono vischiose, lunghe intorno agli 5-8 centimetri e con picciolo peloso di 1-2 centimetri.

L’Ontano Verde è in grado di svolgere un’azione fertilizzante e protettrice del terreno. Si tratta di una pianta poco longeva, con una durata di vita che non supera i cinquanta anni.

Legno di Ontano

Delle varie specie di Ontano è soprattutto l’Ontano Nero a fornire legname. Quando è fresco, il legno presenta una colorazione che spazia dal giallo pallido al bianco rosato chiaro. Man mano che si asciuga tende invece a divenire di colore arancio-marrone in superficie. Quando è totalmente essiccato risulta infine di colore bruno-rosso.

Siamo di fronte a un legno mediamente pesante e tenero che non causa particolari problemi in fase di lavorazione. Con esso si ottengono superfici lisce. In corrispondenza delle inserzioni dei rami o di altre aree si possono però ottenere anche superfici ondulate.

Il legno di Ontano viene solitamente utilizzato per gli interni. Lo si usa quindi per la costruzione di mobili e per il rivestimento di soffitti e di pareti. L’Ontano viene ampiamente utilizzato anche nella realizzazione di utensili da cucina, di legno da intaglio e di giocattoli per bambini.

Legato a questo legno vi è inoltre un uso inconsueto. L’Ontano viene infatti impiegato da sempre per affumicare il pesce, in particolar modo il salmone, ma garantisce buoni risultati anche con carni come quella del maiale e del manzo. Ciò si deve al suo aroma delicato, con retrogusto dolce, che è in grado di insaporire i cibi senza tuttavia risultare pesante né tantomeno dominante.

Non va infine dimenticato l’uso della corteccia di Ontano nella medicina tradizionale. Ciò vale soprattutto per la corteccia di Ontano Nero che si contraddistingue per eccellenti proprietà astringenti, notevolmente sfruttate nella produzione di dentifrici e di colluttori. Un ulteriore utilizzo in ambito medico riguarda il trattamento delle gengive infiammate e del correlato sanguinamento.

Ontano: foglie

Le proprietà terapeutiche dell’Ontano sono note fin dai tempi remoti. Nel Medioevo le sue foglie venivano utilizzate per cicatrizzare le ulcere. Nella tradizione popolare, le foglie dell’Ontano Nero erano invece utilizzate per ridurre la sudorazione, in virtù delle loro capacità astringenti.

L’Ontano si contraddistingue inoltre per la presenza di sostanze come lipidi, pigmenti e tannini. Con le sue foglie si possono ricavare infusi, capaci di eliminare dal nostro organismo scorie responsabili di dolori, stanchezza e stati infiammatori generali.

Ontano: pigne

Le pigne di Ontano molto ricche di sostanze che risultano di importanza strategica negli acquari. All’interno di questi ecosistemi, le pigne di Ontano sono usate per acidificare l’acqua, rendendola di un colore ambrato che favorisce il benessere dei pesci e degli organismi invertebrati.

Le pigne rilasciano inoltre acidi umici e tannini. I primi facilitano la crescita delle piante acquatiche. I tannini svolgono invece una efficace azione antibatterica e antifungina, completamente naturale. Questa particolare proprietà rende le pigne di Ontano molto utili
durante la riproduzione poiché evitano la formazione di muffa sulle uova.

Tra le altre funzioni utili delle pigne di Ontano all’interno degli acquari, vanno ricordate, ad esempio:

  • La capacità di annullare metalli pesanti e composti ammoniacali che possono essere presenti nelle acque di rubinetto;
  • La capacità di favorire la colorazione naturale dei pesci, dei molluschi e degli invertebrati;
  • La capacità di tenere lontani parassiti comuni;
  • La capacità di mantenere il pH stabile;
  • La capacità di creare un habitat più naturale per i piccoli abitanti dell’acquario.

Pubblicato da Evelyn Baleani il 23 Novembre 2019