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Adromischus: caratteristiche e coltivazione


Le piante del genere adromischus sono piante succulente, appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae, originarie del Sud-Africa e delle zone meridionali della Namibia. Questo tipo di piante si contraddistingue per la peculiarità di immagazzinare acqua sia nel fogliame, che nello stelo, il quale, risulta proporzionalmente capiente rispetto alle dimensioni degli esemplari.

Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche dell’adromischus insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poter coltivare questa pianta nelle nostre case.

Caratteristiche dell’adromischus

Il genere adromischus è composto da una cinquantina di specie, raggruppate in cinque sottospecie, che sono classificate a seconda delle qualità dei fiori e delle foglie. Presentano foglie fitte e carnose che crescono a cespi, con bordi leggermente ondulati o appuntiti, disposte con la classica forma a rosetta, che, a seconda dell’esposizione, mostrano delle caratteristiche maculature color porpora e sfumature che vanno dall’arancione/rosso, fino al nerastro. Si tratta di vegetali dalle dimensioni ridotte, con un’altezza massima di una decina di centimetri ed un fusto corto o assente provvisto di radici aeree. La loro peculiarità è quella di svilupparsi soprattutto in larghezza.

Anche per le dimensioni così rimpicciolite, oltre che per la facilità di coltivazione, le piante di adromischus sono tra le più commercializzate e apprezzate tra coloro che non sono avvezzi alla cura delle piante grasse. Per la loro capacità tappezzante, si adattano bene alle composizioni in vaso. Le numerose varianti di adromischus mostrano forme diverse date soprattutto dal tipo di foglia (tonda, piatta, squadrata e oblunga).

Stagione di fioritura

Le infiorescenze poco vistose avvengono in tra la primavera e l’estate. Al centro della pianta si erge uno stelo sottile e semi legnoso rivestito da piccoli fiori campanulati di colore bianco rosato con i petali leggermente carnosi. I fiori sono uno degli elementi distintivi delle diverse specie in natura.

Come coltivare l’adromischus

Vediamo a questo punto insieme alcuni piccoli trucchi per coltivare questa pianta in maniera ottimale all’interno delle nostre abitazioni.

Esposizione ideale

La nostra succulenta beneficia di ambienti caldi e di temperature costanti intorno ai 25° C. Durante la stagione fredda, quando le temperature scendono al di sotto dei 10° C, dobbiamo aver cura di collocare gli esemplari di adromischus in ambienti riparati, asciutti e ventilati.

L’adromischus è un genere di pianta abbastanza facile da trattare, in quanto piuttosto rustica. Tuttavia, in ambienti sfavorevoli e scarsamente illuminati, essa tende a sviluppare muffe e malattie fungine difficili da debellare. Per questo motivo, occorre prestare un minimo di attenzione nella scelta del luogo in cui posizionarla.

Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta

Per una corretta crescita è importante alla succulenta dell’humus misto a torba (30%), sabbia (50%) o ghiaia sminuzzata. Il terriccio deve essere povero di materiale organico, e secco in modo tale da evitare il ristagno idrico tra le radici e il fogliame. Pertanto è buona regola aggiungere al terreno della vermiculite o del lapillo vulcanico in piccole quantità. Un metodo decisamente “green” è quello di frantumare alcuni gusci di uova per poi mischiarli al substrato così da assicurare alla pianta il giusto apporto di calcio.

La concimazione con concime liquido specifico deve essere limitata al periodo vegetativo e soltanto dopo aver effettuato il rinvaso.

Come annaffiare l’adromischus

La maggior parte delle piante grasse, durante la stagione fredda (riposo vegetativo), richiede annaffiature sporadiche. Anche nel caso dell’adromischus può quindi bastare una sola irrigazione al mese. Viceversa, dalla primavera e per tutta l’estate, le annaffiature vanno fatte con regolarità, ogni due o tre settimane, nel momento in cui il terreno risulta completamente asciutto.

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Moltiplicazione della pianta

Considerando che i semi di adromischus sono molto piccoli, la propagazione da seme viene effettuata raramente. Le piante, dopo alcuni anni di coltivazione, invecchiano perdendo parte del fogliame e diseccandosi alla base. È questo il momento ideale per ottenere nuovi esemplari attraverso una semplice talea delle foglie. In concreto, è sufficiente recidere con taglio netto la foglia sana, vicina al fusto, farla riposare per ventiquattro ore in un ambiente caldo in modo da cicatrizzare la ferita, infine rinvasarla verticalmente in un vaso dalle giuste dimensioni con un terriccio adatto.

A questo punto, è opportuno sistemare il vaso in una zona riparata alla temperatura di 20°.

La pianta non ha bisogno di potatura. Con il tempo, andranno eventualmente recise le foglie secche o danneggiate.

Parassiti e malattie dell’adromischus

Qualora in autunno e in inverno, le foglie dell’adromischus dovessero mostrare un colorito più scuro, non bisogna allarmarsi. È un fatto normalissimo. In presenza di afidi e di pidocchi, è necessario intervenire tempestivamente con un antiparassitario specifico o cambiare posizione alla pianta. Un ambiente secco, luminoso e ben aerato aiuta di certo a tenere lontani i parassiti.

Gli esperti suggeriscono inoltre di usare una soluzione naturale di macerato di erbe, come ad esempio peperoncino, camomilla oppure olio di neem per allontanare insetti e pidocchi attratti dalla nostra adromischus. Occorre poi di aggiungere almeno una volta all’anno un insetticida sistemico all’acqua delle annaffiature.

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Curiosità sulla pianta

Un’adeguata illuminazione permetterà alla pianta succulenta di sviluppare molteplici colori e sfumature delle foglie e dei fiori.

Nel linguaggio dei fiori l’adromischus assume il significato di resilienza.

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Pubblicato da
Evelyn Baleani