Quali sono le regole previste nella coltivazione del vigneto biologico e nella vendemmia. Parliamo di vini biologici, solfiti e additivi.
I vini biologici provengono da vigneti coltivati secondo il sistema dell’agricoltura biologica. Non solo la coltivazione del vigneto è disciplinata dalla normativa sull’agricoltura biologica, anche l’intera lavorazione del mosto deve essere eseguita rispettando determinati standard.
I vini biologici contribuiscono a rendere l’ambiente più pulito e più sicuro per la flora e la fauna dei vigneti: l’agricoltura biologica ha un impatto positivo sulla conservazione della biodiversità.
Per produrre vino biologico bisogna seguire un buon numero di regole ma, alla fine, gli sforzi vengono sempre ricompensati dall’ottimo risultato!
Con il termine “agricoltura biologica” s’intende una tecnica agronomica che evita l’uso intensivo di sostanze chimiche come pesticidi sistemici, concimazioni massicce e prodotti fitosanitari banditi. Come si cura il vigneto gestito con l’agricoltura biologica? L’agricoltura biologica ammette l’uso di pesticidi naturali come il piretro e anticrittogamici a base di rame. La coltivazione del vigneto biologico prevede le seguenti regole:
La gestione del vigneto biologico è peculiare. Per esempio, la potatura deve essere eseguita per agevolare l’arieggiamento dei grappoli e non per massimizzare la produzione così come viene nelle produzioni intensive. L’arieggiamento previene l’attecchimento di muffe e malattie, ecco perché in agricoltura biologica la potatura ha una doppia importanza: non potendo usare trattamenti intensivi preventivi, diventa obbligatorio prevenire le malattie con le buone pratiche.
Dopo aver rispettato tutte le norme che prevede la coltivazione del vigneto biologico, bisogna attendere la maturazione dell’uva che avviene solitamente alla fine del mese di Ottobre, ecco, quando l’uva matura è tempo di vendemmia.
Per procedere alla lavorazione del vino biologico bisogna seguire diverse regole quali:
Nella stabilizzazione del colore e stabilizzazione tartarica è ammesso l’uso di diversi componenti. Così come esplicitato dall’Allegato VIII a del Reg. (CE) n.
203/2012, nella vendemmia del vino biologico è ammesso l’utilizzo di acido metatartarico o di gomma arabica per la stabilizzazione tartarica.
La normativa sulla produzione del vino biologico è ancora oggi molto controversa. E’ discussa la questione dei solfiti nel vino biologico. La quantità dei solfiti aggiunti nei vini biologici vede dei tetti massimi. Per esempio, per i vini rossi bio il limite massimo di concentrazione nel prodotto finito è di 100 mg/l.
Se questo vi sembra un controsenso, sappiate che fino al 2010 un produttore poteva coltivare uva con metodo biologico e poi, in fase di vendemmia, aggiungere qualsiasi additivo chimico!
In commercio è possibile trovare vini biologici senza solfiti dove la fermentazione è supportata da elementi che vanno a sostituire l’anidride solforosa. tali elementi si ricavano utilizzando le stesse bucce dell’uva e un preparato naturale a base di vitamina C.
Per tutte le informazioni sui vini biologici senza solfiti aggiunti vi rimando alla pagina dedicata: vini senza solfiti.