Tree Climbing: salire sugli alberi con gentilezza

Tree Climbers

Tree climbing: roba da Indiana Jones? No, o almeno non solo. Si tratta di una tecnica per salire sugli alberi e muoversi nella loro chioma così da poter realizzare potature, abbattimenti, consolidamenti e analisi con massima mobilità ma in modo  ecocompatibile, in totale armonia e rispetto dell’albero. Micaela Lopalco della Scuola Agraria del Parco di Monza, dove si svolgono diversi corsi di tale disciplina, ci svela il lato più “green” del tree climbing: “riduce al minimo l’impiego di macchine e carburanti, ed evitare la compattazione del terreno causata dal peso dei macchinari”.

1) Tree Climbing: di cosa si tratta? 

Il Tree Climbing, in italiano “arrampicata sugli alberi”, è una tecnica operativa che permette l’accesso, la risalita e il movimento all’interno della chioma degli alberi, in completa sicurezza, mediante l’utilizzo di funi e attrezzatura specifica. Nata negli Stati Uniti d’America nei primi anni del ‘900, si diffonde successivamente in Europa e quindi anche in Italia a partire dagli anni ’80, con uno sviluppo sempre più crescente. Attualmente “il lavoro in quota mediante l’utilizzo di funi” è normato dall’allegato XXI del D. Lgs 81/08, che impone una formazione specifica abilitante.

2) A cosa serve? Quali vantaggi porta a livello di sostenibilità ambientale?

Questa tecnica di lavoro permette di intervenire sull’albero, con massima mobilità dall’interno all’esterno della chioma, per effettuare tutte le operazioni di manutenzione e gestione (analisi visive in quota, potature, abbattimenti, consolidamenti, ect.), soprattutto  quando non è possibile l’utilizzo di mezzi meccanici. E’ un metodo operativo ecocompatibile, svolto in totale armonia e rispetto dell’elemento albero, che riduce al minimo l’impiego di macchine, carburanti e permette di evitare la compattazione del terreno causata dal peso dei macchinari.

3) E’ necessario integrare questa disciplina con nozioni extra ?

Per operare correttamente sugli alberi, salvaguardando la loro salute e la loro stabilità, è sicuramente necessario possedere specifiche conoscenze, competenze e abilità legate all’arboricoltura.

4) Chi può accedere a questa disciplina: ci sono limitazioni di età, sesso, o caratteristiche richieste per praticarla?

E’ basilare essere in buona salute, non avere paura delle altezze e non soffrire di vertigini. Prima ci si avvicina a tale tecnica, più possibilità di crescita e sviluppo professionale si possono avere: fondamentale rimane l’acquisizione delle conoscenze teoriche e pratiche legate all’arboricoltura.

5) Che diffusione ha oggi tale disciplina, in Italia e nel mondo? Chi sono i Tree Climbers?

Si possono stimare decine di migliaia di tree climber negli Stati Uniti d’America, circa 8.000 in Germania e 2.000 in Italia. Gli “arboricoltori tree climber” sono persone altamente motivate e appassionate che hanno trasformato il loro amore per gli alberi in una professione, investendo nella formazione dedicata e specializzandosi sempre più nelle tecniche operative di gestione e manutenzione degli alberi in relazione ai vari contesti in cui sono ubicati.

6) Esistono delle gare, dei campionati o delle competizioni?

I campionati di Tree Climbing sono una competizione derivata dalla tecnica utilizzata in arboricoltura per operare sugli alberi. Esistono i campionati italiani dal 1995, organizzati e gestiti dalla Società Italiana di Arboricoltura, quelli europei e anche i mondiali. I concorrenti devono cimentarsi in varie prove che tendono a simulare le diverse attività del lavoro sull’albero: la prova del lavoro, la risalita, l’arrampicata veloce, il lancio del sagolino, il recupero del ferito. Solo alcuni dei concorrenti che totalizzano il punteggio più alto nelle prove passano alla finale, il master, la gara finale in cui si simula un intervento di lavoro.

7) Come vedete cambiato l’interesse dei cittadini a hobby/professioni legate alla natura?

Ci sono sempre più persone che si avvicinano e manifestano interesse ad argomenti e/o professioni legati al settore del verde ornamentale. La Scuola Agraria del Parco di Monza richiama ogni anno con le sue attività formative professionali e amatoriali circa 2.500 utenti provenienti da tutta Italia. Specificamente nell’arboricoltura, la Società Italiana di Arboricoltura ha un ruolo di rilievo per la diffusione e la divulgazione della cultura dell’albero e della figura professionale dell’arboricoltore certificato (ETW).

Pubblicato da Marta Abbà il 15 Febbraio 2013