Perché sono importanti le specie rare?

specie rare

Quali sono le specie rare e perché bisogna fare di tutto per salvarle?
La questione non è puramente a carattere etico, la salvaguardia della biodiversità e in particolare delle specie rare ha ottime ragioni per esistere. Anche tra i conservazionisti c’è chi pensa che le specie rare non sono poi così importanti per il benessere degli ecosistemi: un ambiente ricco di biodiversità ospita tipicamente poche specie dominanti e molte specie rare e, l’idea è che le specie rare possano non essere decisive per l’ecosistema perché queste svolgono ruoli di replica, ovvero, svolgono funzioni che in natura vengono già assolte dalle specie più comuni. 


Purtroppo questa idea è più che sbagliata, a indagare sull’importanza delle specie  rare è stato David Mouillot docente e ricercatore presso l’Università di Montpellier 2, a sud della Francia. In un suo articolo pubblicato su PLoS Biology, David Mouillot ha fatto luce sulla funzione delle specie rare. La sua pubblicazione è stata il frutto di un’analisi che ha studiato una marea di dati, in particolare, il ricercatore ha raccolto dati su diffusione e caratteri di 850 pesci delle barriere coralline del Pacifico, 3.000 piante alpine e 660 alberi tropicali.

La ricerca ha posto l’accento tra le relazioni che intercorrono tra habitat e specie rare, gli ambienti esaminati sono quelli dei fondali del Pacifico, seguiti dall’ambiente tropicale e alpino. Così si è visto che molte funzioni essenziali in ciascun ambiente dipendono strettamente dalle specie rare che sono le depositarie di combinazioni di tratti unici.

Alcuni esempi?
Sulle Alpi, la sassifraga dei graniti è insostituibile per vari insetti impollinatori. L’albero tropicale Pouteria maxima ha una resistenza ineguagliabile sia a incendi sia a siccità. La scomparsa delle specie rare andrebbe a compromettere la capacità di adattamento di interi ecosistemi. L’esempio dei fondali del Pacifico è dato proprio dall’analisi dei coralli, nei coralli i pesci comuni non possono controllare le esplosioni di macroalghe previste con i cambiamenti climatici, una risposta adeguata potrebbe essere data da specie rare come quella di Platax pinnatus, più comunemente detto pesce pipistrello.

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Pubblicato da Anna De Simone il 3 Settembre 2013