Sintomi cefalea: quali sono?

Sintomi cefalea

Il mal di testa (cefalgia medica, cefalea) è un dolore alla testa, che può essere localizzato in qualsiasi punto della testa, anche sopra gli occhi o le orecchie, dietro la testa (cefalea occipitale), nella parte superiore della testa (cefalea coronale), o nella parte posteriore del collo superiore. La cefalea, come il dolore toracico o il mal di schiena, ha molte cause.

Quali sono i sintomi della cefalea

In linea di massima, è bene premettere che tutte le cefalee sono considerate cefalee primarie o secondarie. Le cefalee primarie non sono associate ad altre malattie. Esempi di cefalee primarie sono l’emicrania, le cefalee da tensione e le cefalee a grappolo. Le cefalee secondarie sono causate da altre malattie, a loro volta classificabili come minori o maggiori.

Inoltre, le cefalee possono essere associate a sintomi quali nausea, vomito, dolore agli occhi quando si guardano le luci brillanti (fotofobia), vertigini, fastidio al cuoio capelluto, sensazione di pressione nella testa.

Rileviamo altresì come vi siano molti diversi tipi di mal di testa. Le cefalee da tensione sono il tipo più comune di cefalea primaria, avvertito nella vita da almeno il 90% degli adulti, con una proporzione maggiore tra le donne rispetto agli uomini.

L’emicrania è il secondo tipo più comune di cefalea primaria. L’emicrania può colpire sia i bambini che gli adulti. Prima della pubertà, ragazzi e ragazze sono ugualmente colpiti da emicrania, ma dopo la pubertà più donne che uomini ne soffrono. L’emicrania spesso non viene diagnosticata o viene erroneamente diagnosticata come tensione o mal di testa sinusale.

Le cefalee a grappolo sono un tipo raro ma importante di cefalea primaria, che colpisce soprattutto gli uomini. L’età media di chi soffre di cefalea a grappolo è di 28 –  30 anni, anche se le cefalee di questa categoria possono ben iniziare nell’infanzia.

Le cefalee secondarie possono invece derivare da innumerevoli condizioni, che vanno da quelle potenzialmente letali come tumori cerebrali, ictus, meningite, vasculite, emorragie subaracnoidee a condizioni meno gravi ma comuni come l’abbandono dalla caffeina, l’infezione del seno nasale (sinusite), e la sospensione degli analgesici (farmaci antidolorifici). Anche la gravidanza a volte causa mal di testa. È altresì vero che molte persone soffrono di disturbi “misti” di cefalee in cui cefalee da tensione o cefalee secondarie possono scatenare l’emicrania.

Il trattamento della cefalea dipende dal tipo e dalla gravità della cefalea e da altri fattori, come l’età del paziente.

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Come curare la cefalea

La cefalea deve essere trattata a seconda della causa che ha fatto scatenare il mal di testa. Dunque, inizia a dare un’occhiata più da vicino ai segni e ai sintomi del mal di testa. Tieni un diario delle cefalee, per aiutarti a determinare il tipo di mal di testa. Nota quando si manifestano i sintomi e quali potrebbero essere i potenziali fattori scatenanti, come il cibo, lo stress o i cambiamenti nel sonno.

Ci sono infatti molti tipi e sottotipi di mal di testa. Le cefalee quotidiane croniche, che si manifestano 15 giorni o più al mese, sono un sottotipo. Anche le cefalee di tipo tensivo e le emicranie sono sottotipi comuni di cefalee. Entrambe possono essere croniche, anche se non sempre lo sono.

Per esempio, il mal di testa di tipo tensivo, la varietà più comune di mal di testa, è generalmente avvertito come una sorta di stretta fascia di dolore intorno alla testa, un dolore sordo o pressione.

Potrebbe causare dolori da lievi a moderati su entrambi i lati della testa. Il problema può essere occasionale, verificarsi più di 15 giorni al mese (cronica), durare almeno 30 minuti.

La maggior parte dei mal di testa occasionali di tipo tensivo sono facilmente trattabili con farmaci da banco, compresi aspirina, ibuprofene, acetaminofene. I farmaci prescritti quotidianamente, compresi gli antidepressivi triciclici, possono gestire mal di testa cronici di tipo tensivo. Terapie alternative mirate alla riduzione dello stress potrebbero essere d’aiuto, come la terapia cognitivo-comportamentale, il biofeedback, i massaggi, l’agopuntura.

C’è poi l’emicrania, che è un altro tipo comune di mal di testa. Le emicranie colpiscono tre volte di più le donne che gli uomini, e in genere emergono come un dolore da moderato a grave, accompagnato a volte da pulsazioni, nausea , vomito o aumento della sensibilità alla luce o al suono.

L’emicrania può colpire un lato della testa, o entrambi i lati. Può peggiorare con alcune attività (si pensi alla corsa) e tendenzialmente dura almeno qualche ora.

Il trattamento dell’emicrania ha lo scopo di alleviare i sintomi e prevenire ulteriori attacchi. Se sai cosa scatena la tua emicrania, evitare questi fattori scatenanti e imparare a gestirli può aiutare a prevenire l’emicrania o ridurre il dolore. Il trattamento potrebbe includere il riposo in una stanza tranquilla e buia, impacchi caldi o freddi alla testa o al collo, massaggi e piccole quantità di caffeina, l’uso di farmaci da banco come ibuprofene, acetaminofene e aspirina, farmaci da prescrizione, compresi i triptani, come sumatriptan e zolmitriptan, farmaci preventivi come metoprololo, propranololo, amitriptilina, divalproex, topiramato o erenumab.

Solamente in alcuni casi l’emicrania potrebbe richiedere un intervento più drastico. Avvisate il medico se avete un fortissimo e improvviso mal di testa, mal di testa dopo una ferita alla testa o una caduta, febbre, rigidità del collo, eruzione cutanea, confusione, convulsioni, visione doppia, debolezza, intorpidimento o difficoltà a parlare.

Conclusioni

In conclusione, sottolineiamo come quasi tutti hanno mal di testa almeno qualche volta nella loro vita, e in linea di massima non c’è quasi mai nulla di cui preoccuparsi. Ma se i mal di testa disturbano le tue attività, il lavoro o la vita privata, è il momento di vedere il tuo medico. Il mal di testa non sempre può essere evitato, ma il medico può aiutarti a gestire i sintomi.

Pubblicato da Anna De Simone il 6 Novembre 2019