Categorie: Fiori

Rosa rugosa, coltivazione e cure

Rosa rugosa, coltivazione e cure: come coltivare la rosa rugosa, le migliori varietà. Istruzioni su potatura, allestimento di una siepe e malattie.

Si chiamano così per l’aspetto delle foglie che presentano delle nervature simili a rughe. I fiori delle rose rugose sbocciano tra maggio e settembre ma i roseti restano belli anche dopo la fioritura quando spuntano le bacche (cinorrodi). Alcune specie presentano un fogliame dalla bellezza impressionante, è il caso della Rosa calocarpa che può vantare foglie dai colori più svariati: dal giallo al rosso, dal viola al verde.

Propagazione
Le rose rugose possono essere moltiplicate facilmente per stoloni.

Impieghi 
Le rose rugose possono essere coltivate a scopo ornamentale, per l’allestimento di una fitta siepe separatoria, a scopi erboristici o alimentari: le bacche, private dei semi e unite con i petali, si prestano per la preparazione di confetture e gelatine. Talvolta le rose rugose (soprattutto delle varietà ibride) possono essere coltivate per consolidare terreni franosi, fossati e scarpate perché presentano numerose radici.

Le rose rugose si fanno apprezzare per il loro profumo intenso.

Siepe con rosa rugosa

Le forme semi selvatiche di rosa rugosa sono perfette per la coltivazione di siepi colorate e impenetrabili dall’arbusto vigoroso. Se da un lato è vero che le siepi di rosa rugosa sono difficili da scavalcare o penetrare, dall’altro è anche vero che le potature sono difficoltose. La rosa rugosa può dare vita a fitte siepi dall’altezza non superiore ai 110 cm.

Rosa rugosa, coltivazione

Come si fa l’impianto
La messa a dimora avviene di norma a radice nuda.

Quando avviare la coltivazione
Il periodo migliore per iniziare a coltivare rose rugose cade nella tra i mesi di febbraio e marzo. Il periodo ideale dipende dall’andamento climatico: nelle zone montane e a clima rigido, la messa a dimora viene ritardata di un mese.

Le esigenze di suolo 
Non presentano particolari esigenze in termini di qualità di terreno e pH. Riescono a prosperare nella normale terra da giardino, anche se leggermente calcarea, mediamente limosa o sabbiosa. Riescono a sopportare periodi di caldo e di siccità, l’unica condizione è che il terreno deve essere ben drenato perché l’apparato radicale può facilmente marcire in presenza di ristagni idrici.

Quando potare la rosa rugosa
La potatura può essere la nota dolente, soprattutto se il rosaio è coltivato a siepe e le rose sono disposte su due file differenti per formare un elemento di separazione molto fitto.

In ogni caso, la potatura della rosa rugosa va eseguita a fine inverno, tra metà febbraio e metà di marzo, anche in questo caso si posticipa di un mese in alta montagna e nelle zone a clima rigido. La potatura può essere eseguita fin quando non spuntano le prime foglioline.

Come potare la rosa rugosa 
La potatura prevede l’eliminazione di almeno la metà del ramo, tagliando sempre al di sopra di una gemma sana e rivolta verso l’esterno del cespuglio.

La potatura delle rose rugose è necessaria per far accestire il rosaio; in questo modo gli steli si gonfiano di foglie e producono altri steli laterali. Se non eseguite potature puntuali, le piante finirebbero per produrre solo steli lunghi e dritti, con foglie e fiori solo nella parte apicale.

La concimazione della rosa rugosa 
Le concimazioni possono avvenire a cadenza annuale. Si consiglia l’impiego di un concime specifico per rosai come il fertilizzante One Essence proposto su Amazon al prezzo di 9 euro compreso di spese di spedizione. Si tratta di un concime organico, di origine vegetale, rispettoso dell’ambiente e della vita del sottosuolo.

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Cure e malattie delle rose rugose 
Non sono facilmente inclini alle infestazioni, parliamo di varietà rustiche molto resistenti. Al contrario delle altre rose, solo difficilmente vengono colpite da malattie fungine come mal bianco o ticchilatura (si manifesta con macchie nere sulle foglie delle rose). A scopo precauzionale, è possibile eseguire due interventi preventivi a maggio e a settembre con un prodotto rameico come la poltiglia bordolese.

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Pubblicato da
Anna De Simone