Riciclaggio di pile nelle scuole d’Italia

Pile e batterie sono rifiuti pericolosi. Contengono metalli pesanti come piombo, cadmio o mercurio. Uno smaltimento inadeguato può causare la dispersione di queste sostanze nocive e compromettere la salute dell’essere umano. E’ per questo che le pile non devono assolutamente finire nel sacco del secco indifferenziato ma andare incontro a un adeguato sistema di raccolta.

A tal proposito, in numerose scuole d’Italia è partita “La sfida per il riciclo di Pile e Batterie“. Il progetto è stato realizzato dall’ERP (European Recycling Platform), WWF Ricerche e Progetti e WWF Italia e supportato da aziende leader nel settore come Sony e Varta.

Le batterie sono ricaricabili, si possono trovare nelle automobili, negli impianti industriali ma anche nei gadget di uso quotidiano come i cellulari. Le pile sono ovunque, negli orologi, nei telecomandi nei dispositivi luminosi. Come intubile le applicazioni di questi strumenti sono innumerevoli pertanto ogni anno si produce un elevato quantitativo di rifiuti pericolosi dati proprio da pile e batterie inutilizzabili.

La grande produzione di tali rifiuti pericolosi ha mobilizzato 7.500 studenti di 18 scuole primarie e secondarie. Sono state coinvolte le scuole di Mantova, Bergamo, Ravenna, Arezzo, Macerata e Latina. E’ difficile sensibilizzare un adulto tuttavia i bambini hanno grandi risorse e possono essere un potente strumento di comunicazione con l’intera famiglia. Si è pensato così di educare i bambini alla sostenibilità e allo smaltimento cosicché potessero farsi portavoce delle buone norme ambientali con i propri genitori e con la famiglia.

I 1.000 docenti delle scuole, coinvolgeranno gli alunni in laboratori, pubblicazioni didettiche e attività volte a sensibilizzare gli studenti e le loro famiglie sull’importanza di ridurre l’uso e riciclare pile e batterie. E’ così che scende in campo “Tina Stilo” un personaggio a fumetti tratto dalla Squadra del Riciclo ERP. Tina Stilo grazie agli insegnati e al programma ERP, informerà gli alunni dei danni che pile e batterie possono fare all’ambiente e all’uomo.

Al termine del progetto formativo, le scuole prenderanno parte al cosiddetto “Mese di raccolta straordinaria”. Il mese di maggio tutti gli studenti raccoglieranno le pile esauste e per la scuola che raccoglierà più rifiuti pericolosi non mancherà un premio: la scuola vincitrice riceverà in premio una visita guidata per due classi in una delle Oasi WWF. La visita sarà offerta dalla stessa ERP.

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Pubblicato da Anna De Simone il 20 Marzo 2012