Ragno saltatore italiano che brilla nel buio

ragno saltatore italiano

Il ragno saltatore che brilla, anche se potrebbe essere difficile crederci, non proviene da regioni esotiche ma è del tutto “italiano”. Si chiama Icius Hamatus ed è un caso da studiare. Infatti in molti lo hanno fatto e oggi andiamo a raccontare le scoperte effettuate, nella speranza magari un giorno, se non si ha paura, di poter vedere con i nostri occhi le magie che questo animaletto è in grado di fare.



Ragni che brillano

Siamo di fronte ad un ragno, detto ragno saltatore, che ha la capacità di brillare nel buio se illuminato con luce UV. Come vedremo più avanti lo riescono a fare più i giovani che gli adulti ma questo non sminuisce certo la magia. A chi non conosce bene il mondo dei ragni tutto ciò può sembrare strano ma non lo è.

Il naturalista, fotografo e divulgatore scientifico Marco Colombo che ha condotto la ricerca su questo animaletto, sposandosi tra la Sardegna e la Lombardia, è il primo a voler chiarire che il fenomeno delle fluorescenza è piuttosto comune tra gli animali e non è una unità del nostro ragno saltatore.

Ci sono gli scorpioni che brillano al buio ma anche alcuni anemoni di mare e addirittura alcuni uccelli che hanno una particolare fluorescenza se illuminati con luce ultravioletta. Anche tra i ragni ciò accade spesso, soprattutto con le specie di origine tropicale che lo fanno in primo luogo per attirare gli insetti e sfamarsi perché così luminosi vengono presi come fossero fiori. E poi un secondo obiettivo è quello di attirare il partner. Il fenomeno quindi non deve in generale stupirci nel mondo della natura, ma tra le specie italiane un po’ sì. E’ qui che sta l’originalità della scoperta che stiamo raccontando sul nostro Icius hamatus.

Ragno saltatore: caratteristiche

Tutto ciò che stiamo raccontando è contenuto nello studio “Jewels in the dark: fluorescence of Icius hamatus (C.L.Koch, 1846) (Araneae: Salticidae) under UV blacklight at night” pubblicato sulla Revista Iberica de Aracnologia da Marco Colombo che è colui che in persona, facendo diverse indagini notturne armato di torce UV, è riuscito a rilevare una fluorescenza verde molto forte e straordinaria anche nel colore, negli individui di questa specie.

Avendo osservato questi animali per lungo tempo, ha potuto anche accorgersi delle variazioni del fenomeno nell’arco della loro esistenza. Gli esemplari più giovani brillano moltissimo mentre da adulti sia le femmine che soprattutto i maschi quando vengono illuminati diventano verdi solo in aree precise del proprio corpo.

Perché il ragno saltatore brilla

Di fronte a questa inaspettata fluorescenza è naturale domandarsi come mai accade. Le caratteristiche degli animali, anche le più strane, hanno sempre un motivo legato alla loro sopravvivenza o alla loro riproduzione. Perché quindi questo ragno saltatore, innocuo e piccolo, sfoggia questa capacità di brillare al buio? Una ipotesi che che sia per la loro comunicazione intraspecifica, perché questi ragni vedono la fluorescenza.

Sono stati fatti a tal proposito dei test in cattività su ragni simili al nostro ragno saltatore che hanno mostrato alcuni cambiamenti di comportamento durante il corteggiamento. La scelta della compagna avverrebbe proprio in base alla luce che essa emana perché le femmine in buono stato di salute e in età riproduttiva brillano di più di quelle vecchie che si sono già accoppiate. I maschi restano quindi “abbagliati” dalle più luminose e le scelgono.

Dopo questa felice scoperta sul ragno saltatore Icius hamatus, che ci ha dimostrato che anche a casa nostra possiamo trovare dei fenomeni “esotici” e curiosi da studiare, viene certamente voglia di approfondire la conoscenza anche di altri insetti che riteniamo comuni e magari insignificanti e che invece potrebbero nascondere caratteristiche sorprendenti.

Altri animali che brillano al buio

Se siete rimasti affascinati dall’idea di un animale che brilla nel buio, ecco una carrellata di altri che si comportano similmente, anche se non hanno alcuna parentela con il nostro ragno saltatore.

C’è la medusa, ad esempio, che si illumina grazie alla presenza nel suo corpo di una proteina fluorescente, di alcune fotopreoteine e di altre proteine bioluminescenti. Tutto questo la medusa lo fa per attirare le prede in mezzo al mare.

medusa fluorescente

Lo abbiamo già citato prima: tra gli animali capaci di emettere luce c’è anche lo scorpione che in verità non brilla al buio, ma per la luce ultravioletta quando viene esposto a certe lunghezze d’onda. La loro luce è di colore verde ma tendente al blu e ci può capitare di vederla anche quando la luce della luna è molto intensa. Non sappiamo ancora di preciso a cosa serva brillare agli scorpioni, alcuni pensano sia un modo per valutare il livello della luce notturna e capire se è il momento di andare a caccia. Per altri esperti potrebbe essere che questi animali usino la bioluminescenza per riconoscersi fra loro.

Famosissime a brillare nella notte ci sono poi le lucciole che illuminano giardini e boschi in ambienti temperati e tropicali. Ne esistono più di 2000 specie e brillano grazie a dei processi chimici interni causati dal consumo di ossigeno e che liberano molta energia, poi trasformata in luce fredda. La luce delle lucciole viene emessa dagli organi che si trovano sotto l’addome e non è solo verde ma anche giallo oppure rossa.

Ora andiamo verso animali che è più difficile conosciate come animali brillanti come ad esempio il calamaro lucciola. Lo troviamo in Giappone dove per vederlo in accoppiamento e quindi fluorescente bisogna raggiungere la Baia di Toyama, da marzo a maggio ed è un vero spettacolo. La sua è bioluminescenza legata alla comparsa della luce della luna che crea una reazione con le due membrane esterne.

C’è poi sempre in acqua un crostaceo detto Krill antartico, minuscolo, ma brillante. Misura dagli 8 ai 70 mm ma è molto importante per la catena alimentare antartica visto che se ne cibano tantissimi animali che vivono da quelle parti come foche, pinguini e uccelli. Seppur così piccolo il krill ha diversi organi che possono emettere una luce giallo-verde per 3 secondi e lo fa per difendersi dai predatori dei fondali marini sperando di essere confuso con il brillio della luce del cielo e del ghiaccio in superficie.

Non può che essere luminoso anche il Pesce lanterna che ritroviamo anche nel cartone animato “Alla ricerca di Nemo” con la sua enorme bocca e i suoi denti spaventosi. Il suo aspetto è decisamente repellente ma allo stesso tempo curioso perché ha una lanterna sulla testa con cui riesce a illuminare i fondali oceanici e attrarre sia le prede che eventuali partner per accoppiarsi.

Abbiamo già parlato di meduse a torniamo a parlarne per indicarne una tipologia particolare che non è molto nota: la medusa pettine. Non ha sempre la forma di una medusa, a volte sembra un verme appiattito e si trova nei mari di tutto il mondo. C’è di buono che non punge e sua la bioluminescenza come meccanismo di difesa lasciando quando passa una scia luminosa dal suo unico tentacolo.

Ti potrebbero interessare anche i nostri articoli correlati:

Pubblicato da Marta Abbà il 12 Febbraio 2021