Calano i RAEE, colpa della crisi?

Lampadina green

La crisi colpisce anche i rifiuti, e nemmeno questo è un bene. La raccolta complessiva dei RAEE (Rifiuti da Aparecchiature Elettriche ed Elettroniche) è diminuita nel 2012 rispetto all’anno precedente. È la prima volta che ciò si verifica da quando è stato avviato il sistema multi consortile di gestione dei RAEE (al quale partecipano per esempio EcoLight e ReMedia) e il calo non è di quelli che passano inosservati: -8,5%.

Tutta colpa della crisi? A quanto pare sì, anche se con modalità diverse.  Di sicuro gli acquisti sono diminuiti senza eccezione per gli apparecchi elettronici, di conseguenza sono diminuite le dismissioni e i rifiuti. Ma secondo il Consorzio EcoLight non è questa l’unica ragione del calo, a cui ha contribuito l’incremento degli atti di sciacallaggio nei confronti dei RAEE custoditi nei centri di raccolta. Parliamo di veri e propri furti che non solo impoveriscono i RAEE, ma causano la dispersione di sostanze nocive nell’ambiente.

Il terzo motivo che spiega la brusca diminuzione della quantità di RAEE raccolti pare essere il cosiddetto ‘circuito parallelo’. Di che cosa si tratta? Semplicemente che si sono affermati canali di raccolta e gestione dei rifiuti che non operano all’interno del sistema RAEE gestito dal Centro di coordinamento, quindi non hanno controlli sulle procedure di gestione dei rifiuti intercettati e sul rispetto delle norme.

Per dare un’idea di quanto sia importante per l’ambiente e per l’economia una raccolta corretta e tracciabile dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche basta guardare i dati di EcoLight, che nel 2012 si è mosso in controtendenza gestendo 17.600 tonnellate di rifiuti elettronici domestici (+ 4,1% rispetto all’anno precedente). Un quantitativo a cui si sommano i RAEE professionali e quelli provenienti da altri canali per un totale di 21.500 tonnellate, dei quali il 70% appartiene al raggruppamento R4 dei piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo.

L’azione di EcoLight ha permesso il recupero di significativi quantità di plastica, metalli e vetro inviati agli impianti di riciclo: per ogni 10 tonnellate di RAEE gestite da Ecolight ne sono state inviate a recupero più di nove. Questo ha permesso di risparmiare circa 190mila Mw/h e ha evitato l’emissione nell’aria di oltre 116mila tonnellate di CO₂.

Cosa fare per non tornare indietro vanificando gli sforzi fatti negli ultimi anni? Secondo Ecolight serve ristabilire le regole e ripensare al sistema multi consortile di raccolta dei RAEE per farne uno strumento competitivo ed efficace nella sua azione. Serve poi ribadire che l’ambiente è una priorità e tutelarlo significa mettere tutti gli operatori nelle stesse condizioni con gli stessi obblighi.

Serve infine dare impulso alla green economy, un settore che può dare molto in termini di sviluppo, soprattutto in un momento di difficoltà. Ciò anche nella previsione della nuova direttiva europea che dovrebbe essere recepita dall’Italia entro febbraio del prossimo anno.

In ogni caso, per le imprese che devono riciclare rifiuti tecnologici ed elettronici esistono servizi appositi predisposti da operatori specializzati che addirittura sono disposti a pagare per ricevere i rifiuti tecnologici!

Una di queste aziende è Remedia TSR, la società del Gruppo Remedia, specializzata nel gestire tutte le operazioni necessarie per un corretto smaltimento: trasporto, trattamento, recupero e smaltimento ambientalmente compatibile di RAEE Professionali Rifiuti.

Se sei interessato a ricevere maggiori informazioni senza impegno puoi contattare Remedia .

Pubblicato da Michele Ciceri il 20 Giugno 2013