Potatura delle ortensie: tutti i consigli su come potare le ortensie, dal periodo ideale fino ai consigli sulla concimazione giusta per ottenere abbondanti fioriture.
Introduzione: la potatura delle ortensie classiche, per intenderci, quelle che presentano fiori a palla come mostrati nella foto in alto (Hydrangea macrophylla), è un’operazione molto delicata che potrebbe compromettere o favorire la fioritura successiva.
A fine febbraio, terminate i lavori invernali con una concimazione organica. Per concimare l’ortensia vi basterà interrare leggermente (con un vangatura o una zappatura superficiale) del letame o stallatico maturo alla dose di 3-4 kg per ogni metro quadrato.
La potatura delle ortensie si esegue tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, in base all’andamento climatico. In generale possiamo dire che chi abita nell’Italia Meridionale e nelle zone miti, potrà potare l’ortensia già nel mese di febbraio. Chi vive nell’Italia settentrionale dovrà attendere il mese di marzo.
Le ortensie Hydrangea macrophylla si potano tra febbraio e marzo. Con la potatura dell’ortensia occorre eliminare completamente tutti i rami deboli, i rami secchi e quelli malformati. Vanno tagliati, inoltre, anche i rami che stanno crescendo nella direzione sbagliata (verso l’interno dell’arbusto), devono essere potate anche le infiorescenze secche tagliando sopra la penultima coppia di gemme. Ricapitolando, ecco quali rami vanno tagliati:
Nelle ortensie coltivate da almeno 5-6 anni, vanno eliminati nella misura di circa un terzo, tutti i fusti più vecchi tagliandoli a livello del ceppo o poco più in alto. Tale operazione è necessaria a sfoltire il cespuglio, affinché possa circolare più luce e aria all’interno. Grazie a questo sfoltimento sarà possibile proteggere la pianta da attacchi parassitari e stimolarla a emettere nuovi rami che fioriranno negli anni successivi.
E’ proprio sui nuovi rami che si svilupperanno le infiorescenze successive, è per questo che la potatura dell’ortensia lascia inalterati i rami “giovani” (cresciuti l’anno precedente) e i rami che portano la gemma terminale che darà origine a un fiore.
Altre informazioni sulla coltivazione e le cure dell’ortensia sono disponibili alle pagine: