Pellet: qualità e certificazioni per valutare il miglior combustibile per stufe a biomassa. Come imparare a riconoscere un Pellet efficiente, pulito e dalla migliore resa.
Impariamo a conoscere il pellet, i suoi rendimenti e le certificazioni per capirne la resa.
Il pellet è un combustibile a biomassa molto diffuso. Ottenuta dagli scarti della lavorazione del legno, quei piccoli cilindretti non sono altro che residui di segatura essiccati, privati dalle impurità e pressati per assumere quella forma compatta. Non vi è alcuna colla aggiunta nei cilindri di pellet: la pressa fa sì che la lignina naturalmente presente nel legno si comporti come un collante.
Sul mercato si trovano diversi tipi di pellet, ognuno con una resa differente. In base all’essenza lignea che viene utilizzata per produrlo, il pellet può essere più o meno efficiente.
E’ importante precisare che, in assoluto, non può esistere un pellet migliore, tuttavia la qualità e le caratteristiche dell’essenza possono fare la differenza.
Capire quale è il pellet migliore non è semplice: potete iniziare a provare tante marche differente e osservare quale biomassa arde meglio nella vostra stufa. In parallelo potete valutare le varie certificazioni del prodotto di riferimento.
Come tutti i prodotti, anche il pellet dispone di una etichetta da poter leggere. In primis potete leggere il codice a barre grazie al quale avrete modo di capire la provenienza della materia prima. Certo, questo non basta.
Cosa valutare per scegliere il miglior pellet in commercio? Ecco un elenco di fattori da valutare ma che non sempre è facile da cogliere in etichetta.
Dopo aver elencato i fattori che determinano la qualità del pellet, andiamo a dare un’occhiata agli standard scanditi dalle più comuni certificazioni.
Le certificazioni rispettano precise normative europee. Le certificazioni vanno rilasciate dopo opportuni controlli e analisi chimiche, per esempio:
Ad affiancare le certificazioni non mancano le classificazioni. Di recente è stata introdotta una iclassificazione europea con la certificazione ENplus.
La certificazione ENplus del pellet fa riferimento alla norma EN 14961-2:2011. Questa certificazione viene rilasciata solo dopo aver esaminato accuratamente tutta la filiera produttiva:
La certificazione ENplus vede tre differenti classificazioni, A1, A2, B.
La classificazione A1 è in assoluto la migliore, indica un pellet dalla combustione pulita e con un residuo di ceneri massimo dello 0,7%. Con la A2 il residuo di cenere arriva fino all’1,5% mentre con la certificazione della Classe B la combustione non è completa e si ha un residuo di ceneri fino al 3%. Nella Classe A1 e A2 la materia prima impiegata è solo segatura mentre nella Classe B si può ritrovare anche corteccia.
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