Il monsone indiano si sta spostando a causa dei cambiamenti climatici

Il monsone indiano si sta spostando a causa dei cambiamenti climatici” è il nuovo articolo frutto della collaborazione tra l’Area Valorizzazione e Impatto della Ricerca e Public Engagement – Agorà Scienza – e dal Green Office UniToGO dell’Università di Torino con la IdeeGreen S.r.l. Società Benefit.

L’articolo riprende i testi della dott. Tommaso Orusa pubblicati nell’opera “Lessico e Nuvole: le parole del cambiamento climatico”, la seconda edizione della guida linguistica e scientifica per orientarsi nelle più urgenti questioni relative al riscaldamento globale, curata dall’Area e dal Green Office.

La versione gratuita di Lessico e Nuvole, sotto forma di file in formato .pdf, è scaricabile dalla piattaforma zenodo.org.

La versione cartacea e l’eBook sono acquistabili online sulle seguenti piattaforme di distribuzione:

– youcanprint.it

– Amazon

– Mondadori (anche con Carta del Docente e 18app)

– IBS

– Libreria Universitaria (anche con Carta del Docente e 18app)

Tutto il ricavato delle versioni a pagamento sarà utilizzato dall’Università di Torino per finanziare progetti di ricerca e di public engagement sui temi dei cambiamenti climatici e della sostenibilità.

Il monsone indiano o monsone dell’Asia meridionale

L’India riceve circa il 70% delle sue precipitazioni annua­li durante la stagione dei monsoni.

Per alcune aree dell’In­dia occidentale e centrale, rappresenta fino al 90%.

Le piog­ge monsoniche sono cruciali per il settore agricolo, che costituisce circa un sesto dell’economia indiana e impie­ga circa la metà degli 1,3 miliardi attuali abitanti del paese.

Il monsone indiano, noto anche come monsone dell’Asia me­ridionale, è un sottosistema del monsone asiatico più ampio, insieme al monsone del sud-est asiatico e al monsone del Paci­fico settentrionale occidentale. A seguito dell’importanza rive­stita è considerato un tipping point.

piogge monsoniche

Origini e significato della parola monsone

La parola “monsone” deriva dalla parola araba stagione. Descri­ve uno spostamento stagionale dei venti, in particolare un’in­versione di 180 gradi che innesca il passaggio dalla stagione secca a quella umida. Questo cambiamento è determinato dal­la posizione rispetto al Sole durante le stagioni.

Nell’inverno dell’emisfero settentrionale, il fulcro dell’energia solare è sull’e­misfero meridionale. Ciò provoca un vento prevalente sull’India da nord-est, portando aria secca da tutta la massa continentale asia­tica.

Il contrasto nel riscaldamento tra la terra e l’oceano provoca un gradiente di pressione che spinge i venti da sud-ovest in tutta l’India. Questa massa d’aria viaggia verso nord dall’O­ceano Indiano, raccogliendo l’umidità mentre procede.

Le piogge iniziano in genere a giugno – la data ufficiale di inizio della stagione dei monsoni è il primo giugno – spostandosi a nord attraverso l’India. Le piogge continuano fino a quando il monsone inizia a ritirarsi dal nord dell’India entro la fine di agosto, poiché la forza e la durata dell’irraggiamento solare estivo di­minuiscono.

Le piogge poi cessano per la mag­gior parte del paese fino a settembre e ottobre. Il gradiente di pressione tra l’Oceano India­no e il continente asiatico determina la forza del monsone asiatico. Con le aree terrestri che si riscaldano più velocemente degli oce­ani, un rafforzamento di questo gradiente di pressione e del monsone stesso «può esse­re previsto sotto il riscaldamento globale», afferma il rapporto IPCC relativo all’aumento globale delle temperature di 1.5 °C. Inoltre, poiché un’atmosfera più calda può tratte­nere più umidità, ciò può anche comportare «un modesto aumento delle precipitazioni».

Lo studio di Turner pubblicato su Nature Climate Change

Tuttavia, uno studio pubblicato su Nature Cli­mate Change condotto da Turner et al. (2012) si conclude che «l’evidenza di tali tendenze nelle osservazioni non è convincente». Mentre il record osservato per la forza del monsone indiano mostra molta variabilità, i dati sugge­riscono una tendenza negativa dal 1950. Ciò equivale a un calo delle precipitazioni di circa il 10% nell’India centrale, aggiunge lo studio.

Possibili cause del calo delle precipitazioni

Una potenziale causa del calo delle precipitazioni potrebbe essere l’in­quinamento atmosferico, dall’India stessa. Un fattore significativo nel mantenimento del monsone è il calore rilasciato quando il vapore acqueo che contiene si condensa per forma­re la pioggia.

Studi paleoclimatici, utilizzando ricostruzioni delle condizioni passate, sugge­riscono che in passato si sono verificati spo­stamenti verso uno stato monsonico di bas­sa piovosità in risposta ai cambiamenti nella quantità di radiazione solare che raggiunge la superficie terrestre.

Ad esempio, nell’ultima era glaciale e durante periodi freddi più re­centi come la Piccola era glaciale.

Il rapporto dell’IPCC relativo agli 1,5 °C con­clude che c’è una “bassa confidenza” in qualsi­asi cambiamento previsto nel monsone india­no con un riscaldamento di 1,5-2 °C, ma che è “probabile” l’aumento dell’intensità delle piog­ge monsoniche in un mondo più caldo di 3 °C.

Per il quinto rapporto di valutazione dell’IPCC (“AR5”) del 2013 e successivi, tutti i modelli valutati «prevedono un aumento delle precipi­tazioni medie, così come la variabilità inter-an­nuale e i suoi estremi [del monsone]».

Nell’ul­timo riepilogo AR5 per i responsabili politici si legge: «A livello globale, è probabile che l’area coperta dai sistemi monsonici aumenterà nel corso del XXI secolo. Mentre è probabile che i venti monsonici si indeboliranno, è probabile che le precipitazioni monsoniche si intensifi­cheranno a causa dell’aumento dell’umidità atmosferica. È probabile che le date di inizio dei monsoni diventino anteriori o non cam­bieranno molto, mentre le date di ritiro dei monsoni saranno probabilmente ritardate, con conseguente allungamento della stagione dei monsoni in molte regioni».

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dott. Tommaso Orusa, Gruppo Energia e Coordinamento Cambiamenti Climatici UniTo Green Office UniToGO; Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari – Università di Torino

 

Bibliografia

– Latini Gianni, Bagliani Marco, & Orusa Tommaso. (2020). Lessico e nuvole: le parole del cambiamento climatico – II ed., Università di Torino. Zenodo. http://doi.org/10.5281/zenodo.4276945

– Levermann, Anders, et al. “Basic mechanism for abrupt monsoon transitions. “Proceedings of the National Academy of Sciences 106.49 (2009).

– IPCC (2018) “Summary for Policymakers of IPCC Special Report on Global Warming of 1.5 °C approved by governments”.

– Knopf, B., M. Flechsig, and K. Zickfeld. “Multi-parameter uncertainty analysis of a bifurcation point.” (2006).

– Schewe, J., A. Levermann, and H. Cheng. “A critical humidity threshold for monsoon transitions, Clim. Past, 8, 535-544.” (2012).

– Turner, Andrew G., and Hariharasubramanian Annamalai. “Climate change and the South Asian summer monsoon.” Nature Climate Change 2.8 (2012): 587-595.

– Zickfeld, Kirsten, et al. “Is the Indian summer monsoon stable?”