Maker Faire Rome 2019: innovazione e sostenibilità in mostra a Roma

Maker Faire Roma

Archimede del terzo millennio pensa green. E a loro, gli inventori che hanno a cuore l’ambiente, Maker Faire Rome 2019, il più grande evento di innovazione al mondo in programma nella Fiera di Roma fino a domenica 20 ottobre, ha dedicato un intero padiglione: Re-Think, ossia Bieconomy, Economia circolare, Energia, Cibo e agricoltura.

Anche l’evento stesso pensa all’ambiente, infatti da quest’anno Maker Faire Rome è carbon neutral: controllo delle emissioni, impianti di alberi in Guatemala a compensazione del CO2, uso di energia elettrica interamente rinnovabile e riduzione della plastica monouso, oltre all’installazione di isole ecologiche con contenitori per la differenziata. Espositori arrivati da tutto il mondo, per l’edizione 2019, tra artisti e “makers”, dal singolo alle grandi società.

Maker Faire Rome 2019: highlights dagli stand

 Imponente lo stand Eni all’interno del padiglione 3 (600 metri quadri) che focalizza la sua presenza in fiera sui progetti innovativi che l’azienda sta sperimentando per produrre energia attraverso l’acqua, anche in ottica di economia circolare: il mood The Blue Loop.

Uno spazio in cui spiccano vasche di coltura idroponica come esempio di coltivazione alternativa e virtuosa, animato da attività di laboratorio con giovanissimi sempre nel segno della sostenibilità.

Quatto i progetti in mostra che Eni sta attuando per trarre energia pulita dal mare: ISWEC una vera e propria “Culla dell’Energia”, tecnologia italiana in grado di trasformare le onde in energia economicamente ed ecologicamente sostenibile. Power Buoy, tecnologia per la produzione dell’energia da onde in grado di aumentare l’eccellenza operativa delle attività offshore.

Place, primo esempio nazionale di conversione di una piattaforma in un sistema di acquacultura integrata, in un’ottica di economia circolare a supporto di uno sviluppo sostenibile del mare.

Biofissazione Intensificata della CO2, che riproduce il processo naturale della fotosintesi clorofilliana per la produzione di bio-olio utilizzando solamente microalghe, CO2 e luce solare.

«ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter) – spiega Andrea Alessi, Project manager marine energy Eni – è un progetto realizzato con il Politecnico di Torino (PoliTO) e Wave for Energy (spin off del PoliTO) per la produzione di energia da moto ondoso combinato con fotovoltaico ed energy storage (sistema fotovoltaico installato sulla piattaforma e batterie inserite all’interno di ISWEC). La “culla dell’energia”, così l’abbiamo chiamata, è in grado di convertire l’energia delle onde del mare in energia elettrica, riuscendo ad adattarsi alle condizioni del mare per garantire un’elevata efficienza di conversione: Eni ha avviato con successo questo progetto nell’offshore di Ravenna.

In un’ottica di economia circolare le nostre piattaforme stanno diventando gli apripista per la realizzazione di veri e propri hub per la cattura e l’utilizzo di energie rinnovabili dal moto ondoso».

ISWEC al Maker Faire

 

Molto interessante, ancora, è il progetto di Biofissazione intensificata della CO2 spiegato da Filomena Castaldo, Project manager sviluppo Eni: «Abbiamo realizzato un reattore biologico con microalghe nutrite con CO2 e luce solare, riproducendo la fotosintesi. Da queste microalghe si produce farina algale da cui si può estrarre un bio-olio di terza generazione, da utilizzare ad esempio come carica per la produzione di bio diesel. Un prototipo di Biofissazione intensificata è stato già realizzato a Ragusa».

Ma sono diversi i progetti in fiera degni di nota. Tra questi AgriBioM, start-up nata nel 2018, vincitrice della prima edizione del premio Circular Economy Network, un bio spray pacciamante realizzato interamente da scarti agro industriali, una reale alternativa alle plastiche usate in agricoltura che finiscono per danneggiare l’ambiente, un prodotto già utilizzato sia in Italia che all’estero.

Molto interessante l’essiccatore smart per pasta alimentare a energia solare studiato da Crea (Consiglio per l’agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) che utilizza la fonte rinnovabile ed è gestito da un software esterno che controlla temperatura e umidità del prodotto.

La plastica, il suo riutilizzo e la sua sostituzione sono uno dei temi centrali di questa epoca. Enea nel Centro Ricerche di Brindisi ha realizzato un packaging completamente biodegradabile partendo dagli scarti caseari. Il progetto si chiama Biocosì e potrebbe diventare una reale alternativa agli imballaggi alimentari in polistirolo.

Maker Faire Rome 2019 è anche il luogo che consente ai giovanissimi di mostrare talento e ingegno. Da questo punto di vista sorprendenti i due progetti presentati da ragazzi under 18.

Il primo si chiama Barbalbero e a spiegarlo sono Matteo e Lorenzo, i due alunni dell’IIS Gae Aulenti di Biella che hanno realizzato il prototipo nel 2018: «Il nostro robot, dotato di intelligenza artificiale, è completamente autonomo, in grado dunque di interagire con gli umani. Il suo scopo è quello di controllare a distanza le necessità delle piante e di proteggerle dagli animali che risultano dannosi senza conseguenze per questi ultimi, utilizzando solo ultrasuoni e versi dei predatori.

Con questo progetto abbiamo vinto il Premio Miur alle Olimpiadi di robotica (2019) gareggiando nella categoria-Terra».

L’altro prototipo green davvero innovativo è firmato da quattro giovanissimi vincitori delle Olimpiadi di robotica 2019: Giorgio Bernardini, Alberto Conte, Luca De Ponti e Tommaso Pavletic, studenti dell’Istituto superiore Liceti di Rapallo (Genova). A illustrare il progetto, che ha già ricevuto l’attenzione di importanti investitori, sono proprio Tommaso e Luca: «Hydrocarbot è un robot, alimentato a pannelli solari, che permette di assorbire gli idrocarburi dall’acqua attraverso una speciale spugna fornita dall’Istituto Italiano di Tecnologia. Il robot si poggia su due tubi galleggianti in pvc e può essere direzionato tramite un controllo remoto. L’idea è nata in seguito ai fatti avvenuti nella nostra città nell’ottobre 2018, quando il porto di Rapallo è stato distrutto da una mareggiata con conseguente sversamento di carburante di navi nel mare che ancora oggi non è stato raccolto».

Maker Faire assorbimento biocarburi

Maker Fair Rome 2019: curiosità

A Maker Fair Rome 2019 non sono mancate le curiosità. La macchina del gelato stampata in 3D realizzata da Roberto Colucci, gelataio di lungo corso, riempita di acqua e sale e alimentata con una semplice manovella.

La BikerTop, copertura mobile per bicicletta sviluppato dalla start-up Smart Mobility Solution e vincitrice del bando Seed Money della provincia di Trento.

E, infine, Bentu la turbina eolica portatile nata da un’idea Daniele Valentini, sviluppata in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale di Roma, Tor Vergata, con la partecipazione di Vincenzo Mulone e di Leonardo Mascarino.

A cura di Sabrina Mechella

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