Incentivi adeguamento antisismico: requisiti per ottenerlo, come richiedere il sisma bonus e cosa cambia con la nuova Legge di Bilancio 2017.
A seguito delle recenti attività sismiche che hanno colpito diverse aree del nostro Paese, la Legge di Bilancio 2017 ha introdotto importanti incentivi per l’adeguamento antisismico (meglio conosciuti con il termine Sisma-bonus).
Scopriamo, in questo articolo, come funziona la detrazione fiscale per l’adeguamento sismico anche detta sisma bonus.
Gli incentivi per l’adeguamento antisismico sono direttamente correlati al bonus per l’efficientamento energetico (anche detto detrazione 65 o eco-bonus).
L’ecobonus al 65% è stato riconfermato fino al 2021 (per altri 5 anni a partire dal 2017). Per quanto riguarda gli interventi sui condomini la percentuale dello sconto fiscale sale al 75%. Insomma, tutti coloro che investiranno in lavori edilizi che migliorano l’efficienza energetica degli immobili potranno godere di importanti detrazioni ai fini IRPEF.
Inizialmente infatti gli interventi di ristrutturazione antisismica erano incluse tra le opere che garantivano gli eco-bonus. Oggi, a causa delle recenti attività sismiche che hanno profondamente colpito le regioni del centro Italia, il Governo ha deciso di aumentare le agevolazioni per i cittadini che sostengono spese per lavori edili di adeguamento antisismico degli immobili.
Con i nuovi incentivi di adeguamento antisismico infatti sarà possibile beneficiare di detrazioni fiscali IRPEF fino all’85% sulle spese sostenute.
A differenza della detrazione fiscale per adeguamento antisismico 2016, a partire dal 1° gennaio 2017 il credito d’imposta dell’incentivo sarà versato nel corso di 5 anni (non più 10).
Ecco in sintesi quali sono i requisiti per richiedere il sisma bonus 2017
Per ottenere la detrazione fiscale in caso di ristrutturazione antisismica l’iter da seguire è il medesimo previsto per le detrazioni fiscali ristrutturazioni. In pratica basta indicare, in sede di dichiarazione dei redditi, gli interventi eseguiti.
Trai dati da riportare ed i documenti da allegare ricordiamo:
Possono ottenere gli incentivi adeguamento antisismico i cittadini che sostengono spese di ristrutturazione per adottare misure anti-simiche su immobili ubicati nei comuni considerati a medio-alto rischio sismico (generalmente zona 1-2).
Con la Legge di Bilancio 2017 possono accedere al beneficio non solo i lavori effettuati sulle abitazioni principali ma anche sulle seconde case, sulle strutture utilizzate per attività produttive e sugli immobili che sorgono nella zone di rischio 3.
Gli importi della detrazione variano in base al tipo di intervento e alla zona ove è ubicata la struttura immobiliare. Volendo stilare un elenco generale con le varie percentuali di detrazione potremmo dire che, con gli incentivi per l’adeguamento antisismico 2017 si ha diritto a :
Proprio come per il bonus ristrutturazioni, anche gli incentivi per l’adeguamento antisismico spettano solo per le spese che non superano i 96.000 euro.
Se la Legge di Bilancio dovesse essere approvata avranno diritto ad una detrazione del 65% i cittadini che si rivolgono a professionisti per analizzare le condizioni dell’immobile, per comprendere quali dovrebbero essere le misure di adeguamento antisismico da adottare. L’incentivo ha validità anche se alla fine il contribuente decide di non svolgere i lavori ed è calcolato su una spesa massima pari a 20.000 euro.