Gioco degli scacchi e suoi benefici

Gioco degli scacchi e suoi benefici

Gioco degli scacchi e suoi benefici – “Sit mens sana in corpore sano” quante volte abbiamo sentito citare questa frase di Decimo Giugno Giovenale

Significa “è mente sana in un corpo sano” che sta ad indicare che dobbiamo occuparci non solo del benessere del corpo, ma anche di quello della mente. Questa nuova rubrica vuole occuparsi proprio di questo: dare delle indicazioni su come tenere la mente esercitata, sveglia ed attiva. E lo strumento, facile e divertente, che abbiamo tutti a disposizione ed alla portata di tutti, ma proprio tutti, è il gioco degli scacchi.



Gioco degli scacchi: benefici per la mente

Si, capisco che qualcuno di voi, cari lettori, sia inorridito, ma prima di “cambiare canale” ovvero cessare di leggere questo breve articolo, abbiate la compiacenza di dedicarmi non più di 3 minuti per illustrarvi i “punti di forza” del “nobil giuoco” in fatto di mantenere la mente sana.

Cominciamo a condividere il punto di partenza: l’ingrediente chiave e fondamentale per avere una buona apertura mentale è nascosto nell’essere disposti a rivedere il nostro modo di pensare e di vedere il mondo, ovvero a metterlo in gioco e quindi in definitiva mettersi in gioco. Questa è la parola magica: giocare.

E’ dimostrato che il gioco nei bambini è fondamentale per la loro crescita ed apertura mentale. Poi piano piano, crescendo, si smette di giocare per 1000 ragioni e senza rendersi conto ci si fossilizza in un sistema di idee, credenze che ci danno sicurezza e di fatto non ci fanno più pensare in modo creativo.

Il cervello si atrofizza in una routine giornaliera esattamente come i muscoli non allenati.
Bene io vi dico che anche una sola ora trascorsa ad esercitare una magnifica attività celebrale, come giocare a scacchi, che produce pensieri innovativi, creativi e stimolanti può renderti più brillante, più attivo ed aperto a nuove idee e modi di pensare ed in definitiva a goderti di più la vita.

Il gioco degli scacchi è la palestra ideale per la tua mente. Muovere i pezzi sulla scacchiera è molto di più di un allenamento (training) mentale. E non occorre essere dei maestri per divertirsi.

Che giocare a scacchi faccia bene al cervello è dimostrato scientificamente.

Non sto a tediarvi, ma esistono fior di studi di ricercatori in nazioni diverse che dimostrano i benefici degli scacchi per la memoria e nello sviluppo del pensiero logico e creativo.

I ricercatori hanno studiato l’attività cerebrale di giocatori di diverso livello, dai principianti fino ai Maestri, scoprendo notevoli differenze tra i principianti ed i Maestri del gioco. I primi, infatti, cercano una mossa che ritengono buona analizzando di volta in volta quello che succede sulla scacchiera, attivando soprattutto il lobo temporale mediano che è il luogo del cervello che codifica le novità.

I Maestri, ovvero giocatori molto esperti, invece, giocano secondo un piano di gioco e sfruttano anche la memoria a lungo termine per confrontare il loro sapere scacchistico con quello che sta succedendo sulla scacchiera. Come mai questa diversità? Pensateci un attimo…. Fatto? Senz’altro avrete intuito che il giocatore esperto ha imparato la strategia e maturato un’esperienza nel gioco, immagazzinando in memoria un bel po’ di teoria, partite intere, combinazioni e varianti, finali suoi o di altri.  Durante la partita, quindi, attiva più aree cerebrali contemporaneamente, tra cui quelle dedicate alla memoria e alla pianificazione (ovvero quell’attività cerebrale composta da pensieri che guidano l’azione verso un obiettivo). In pratica attiva la le corteccia frontale e parietale del cervello.

Non spaventatevi: la buona notizia è proprio questa: non è necessario essere un Maestro per divertirsi e scoprire i benefici degli scacchi.

Il gioco inoltre aiuta a sviluppare l’attenzione, la concentrazione ed insegna ad effettuare scelte più consapevoli (non solo su una scacchiera).

Gli scacchi fanno bene al cervello, temprano il carattere e possono insegnare molte cose: disciplina, pazienza e fiducia nelle proprie capacità. Aiutano anche ad essere più concentrati, creativi e a ragionare in modo strategico.

“Grazie agli scacchi ho temprato il mio carattere, perché questo gioco ci insegna ad essere obiettivi. Non si può diventare un Grande Maestro se non si impara a conoscere i propri errori ed i propri punti deboli, così come nella vita.” Aleksandr Alechin – IV Campione del Mondo.

Anche per questi di motivi, nel 2012 il Parlamento Europeo ha presentato un documento ufficiale dove invita le scuole dell’Unione a insegnare a tutti gli studenti il gioco degli scacchi. In diverse nazioni europee il gioco è già obbligatorio, in Italia ci stiamo arrivando.

Origini del gioco degli scacchi

Ma quali sono le origini di questo gioco così affascinante? Ebbene si perdono nella notte dei tempi e con le origini delle civiltà. Perfino nelle tombe dell’antico Egitto si sono trovate scacchiere (ma non si conoscono le regole di quel gioco). Tracce precise di un gioco similare all’attuale, si trovano per prime in India già più di 1500 anni fa, dove era rappresentata una battaglia tra due eserciti dotati di elefanti, fanteria, arcieri e carriaggi. Poi il gioco si è divulgato nell’antica Persia, da cui è nata l’espressione “Scacco matto” dal persiano “Shah mat” ovvero “il Re è sconfitto” e poi in Europa dove ha assunto il regolamento attuale. E’ un gioco così antico e così radicato nelle singole civiltà da essere chiamato di volta in volta “nobil giuoco o gioco dei Re” e “gioco della Vita” per la sua rappresentazione simbolica della vita stessa.

Per maggiori informazioni vi consiglio di leggere il nostro articolo dedicato: Origine degli scacchi ed evoluzione del gioco

origini degli scacchi

Gioco degli scacchi: regole di base

Ma come si gioca a scacchi? Molto semplicemente si muovono sulla scacchiera (la tavola gioco) alcune figure (i pezzi) seguendo poche semplici regole di movimento. Il gioco (la partita) avviene tra due giocatori (o colori chiamati rispettivamente Bianco e Nero). L’obiettivo del gioco è quello di dare “scacco matto” al Re avversario, azione che chiude immediatamente il gioco stesso sancendo la vittoria del giocatore che lo infligge. Inizia la partita, muovendo dunque per primo, sempre il Bianco.

Per imparare le regole del gioco vi rimando al mio articolo dedicato proprio a spiegare in dettaglio le regole degli scacchi.

Tra le regole interessanti vi segnalo anche la regola dello stallo negli scacchi che impone anche ai giocatori che stanno dominando una partita di prestare la massima attenzione fino alla fine, per evitare che l’avversario ottenga il pareggio con un’astuzia tattica.

I pezzi nel gioco degli scacchi

Le figure che vengono manovrate dal giocatore sono: il Re (il pezzo più importante, la cui perdita comporta la sconfitta), la Regina o Donna (il pezzo più forte), l’Alfiere, il Cavallo, la Torre ed infine l’umile Pedone. Ogni pezzo ha una sua precisa caratteristica di movimento. Quando un pezzo muovendosi entra nella casa ove è presente un pezzo avversario, si dice che lo cattura e lo si rimuove dal gioco.

Pezzi degli scacchi

Disposizione dei pezzi nel gioco degli scacchi

Le figure vengono disposte sulla tavola di gioco (la scacchiera, una tavola quadrata composta da 64 caselle, o più precisamente case, alternativamente bianche e nere) secondo un ordine preciso.

La casa in basso a sinistra del giocatore conduttore dei pezzi bianchi (Bianco) dovrà essere nera.

scacchi disposizione dei pezzi

La disposizione dei pezzi degli scacchi

Libri per imparare a giocare a scacchi

Esistono innumerevoli buoni testi che illustrano in particolare ai ragazzi i primi rudimenti del gioco.

Giusto per citarne uno recentissimo è il libro “Matto per la Regina”  del Maestro Adolivio Capece, edito da Edizioni Freemedia adatto per il ciclo scolastico di età 8 – 13 anni in questo momento proposto su Amazon a 16,15 Euro. Ma a me piace ricordare anche il mio primo libro di scacchi, quello che mi ha attaccato la passione; si tratta per le edizioni Mursia del Bott-Morrison “Gli scacchi per ragazzi” veramente scritto in maniera accattivante e coinvolgente. Anche questo testo è disponibile su Amazon, attualmente a 13,20 Euro.

libri scacchi per bambini e ragazzi

Anche per gli adulti c’è una ricca scelta; mi è piaciuto e volentieri lo suggerisco, l’ebook, un libro non cartaceo, ma elettronico quindi leggibile sui tablet Kindle e/o sul PC, dell’ing. Pardi, un noto Istruttore FSI specializzato nell’istruzione di anziani e principianti assoluti,  “Corso per principianti assoluti ed adultiacquistabile su Amazon a soli 2,99 Euro!

Di questo ebook potrete anche scaricare un’anteprima in modo del tutto gratuito.

libro scacchi per principianti

di Andrea Gori Istruttore di scacchi Nazionale professionista SnaQ CONI/FSI e Candidato Maestro FIDE

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