Sentiamo spesso parlare di fertilizzanti chimici ma con questo termine, in realtà, vogliamo dire davvero poco. Qualsiasi concime può essere definito come “fertilizzante chimico“! Spesso, con il termine “fertilizzanti chimici” si vogliono indicare i fertilizzanti di sintesi e quindi non naturali. Una classificazione più attenta può andare a classificare i concimi come organici e non organici: quindi abbiamo fertilizzanti organici e concimi inorganici, non manca una classe di concimi organo-minerali. Facciamo chiarezza.
La classificazione di “fertilizzanti organici” e “fertilizzanti inorganici” va fatta in base all’origine del concime. Quando le materie prima di produzione sono di origine organica, si parla di concimi organici.
Qualsiasi pianta necessita di nutrimento. Con la concimazione del terreno apportiamo quei nutrienti che le piante assorbono mediante l’apparato radicale.
Mediante i concimi, le piante assorbono dal terreno:
A prescindere dalla classificazione, tutti i nutrienti visti sono indispensabili per lo sviluppo vegetale. Si parla di Macro e Micro nutrienti in base alle quantità di cui la pianta necessita. Per esempio, la pianta necessità di grandi quantità di azoto e solo poche molecole di molibdeno! Tuttavia, senza molibdeno, la clorofilla non potrebbe svolgere il suo ruolo all’interno della cellula vegetale.
I fertilizzanti organici apportano tutti i nutrienti appena elencati. Sono organici, cioè di origine vegetale o animale.
Tra i concimi organici più diffusi segnaliamo:
Tra i concimi organici, il primo annoverato è il letame. Le deiezioni di animali, in realtà, possono essere molto diversificate in base alle origini. Parliamo di:
In realtà con il termine letame o stallatico si fa riferimento a un ammendante piuttosto che a un concime. Cioè un prodotto organico che ha subito un processo di lavorazione con lo scopo di ridurre il contenuto di acqua (essiccazione e maturazione).
Tra i fertilizzanti organici è meno noto. Il vermicompost da letame è detto più comunemente humus di lombrico. E’ un letame compostato in condizioni “ideali” per la presenza di lombrichi che accelerano la produzione di humus. Per maggiori informazioni sull’humus del terreno, ti invitiamo a leggere l’articolo: humus, come si forma.
Qualsiasi tipo di letame può essere usato per la concimazione di fondo del terreno e coadiuvato da eventuali concimazioni mirate.
I fertilizzanti organici che trovi in commercio con le diciture appena elencate possono avere una composizione variabile e per questo è importante leggere con attenzione l’etichetta per capirne l’effettivo apporto.
E’ possibile produrre in casa dei fertilizzanti organici? Certo che sì! Con i rifiuti che produci in cucina oppure con altri ingredienti facili da reperire.
Gli scarti alimentari si possono usare per fare il compost. Le istruzioni sono disponibili qui: come fare il compost