Le erbe selvatiche commestibili rappresentano un concentrato di benessere ricco di vitamine e minerali! La loro comparsa non è data dall’uomo; ci ha pensato la natura da sola pertanto nascono senza forzature artificiali da parte dell’uomo il che le rende estremamente vitali. E poi sono gratis! Sappiate che gran parte delle erbacce che cerchiamo di combattere nel nostro orto non sono altro che piante selvatiche commestibili.
Erbe selvatiche commestibili, la raccolta
Dove possiamo raccogliere le erbe selvatiche commestibili? Possiamo cercare nei campi abbandonati, negli argini dei fossi, nei bordi di sentieri oppure nei boschi. Per la raccolta dobbiamo stare attenti ad alcuni fattori: devono presentarsi ancora piccole e tenere. A tal proposito dovrete osservare le piante nei vari stadi di crescita (germoglio, pianta adulta, fiore, semi) in modo da imparare a riconoscerle facilmente anche nella vegetazione fitta.
Inoltre ricordate la zona in cui avete trovato una particolare erba perché molto probabilmente l’anno successivo la ritroverete nella stessa zona.
Le parti commestibili di una pianta sono diverse: foglie, fusto, germogli, fiori, radici, tuberi e bulbi. Ma di ogni specie si mangiano solo alcune parti.
Erbe selvatiche commestibili, la portulaca
Tra le erbe selvatiche commestibili troviamo la portulaca: erba che cresce nel periodo estivo, di cui si utilizzano le foglie per creare abbinamenti con pomodori crudi e diverse varietà di insalata, e i rametti per essere conservati sott’olio come i capperi.
Erbe selvatiche commestibili, precauzioni utili
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