Criovulcanismo nel sistema solare

criovulcanismo

Criovulcanismo, un fenomeno da effetti speciali che si potrebbe immaginare all’interno di uno di quei film surreali e che invece avviene davvero. Si tratta di una speciale eruzione di acqua, ammoniaca o composti del metano e non della “solita” lava che siamo in un certo senso abituati a veder fuoriuscire dai vulcani che ci sono sulla Terra. Nella stessa nostra Italia. Questa miscela speciale che sostituisce la lava prende il nome di “criomagma”, di solito si trova allo stato liquido ma può capitare che sia anche allo stato gadopo l’eruzione,ssoso,  però, esso condensa perché entra in contatto con ambienti che hanno temperature gelide.



Criovulcanismo: definizione

Letteralmente un criovulcano è un vulcano ghiacciato ma se si parla di criovulcanismo si intende entrare nel merito di una serie di fenomeni che riguardano l’attività vulcanica e che sono stati individuati su alcuni corpi ghiacciati del sistema solare. In particolare, il criovulcanismo ha luogo su Encelado, Titano e Tritone.

Questo tipo di fenomeni non capita a caso e nemmeno a “spese zero”, nel senso che serve una certa quantità di energia perché possano avvenire. Molto probabilmente essa proviene dall’interazione tra il satellite naturale e il pianeta madre, tipicamente un gigante gassoso, ma esistono altre ipotesi in merito.

Meno accreditata ma da alcuni esperti aspramente sostenuta, l’ipotesi che l’energia alla base del criovulcanismo sia legata alla presenza di depositi superficiali di materiale ghiacciato translucente. Essi genererebbero un effetto serra sotterraneo che accumula calore.

Criovulcanismo Saturno

L’osservatorio dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) qualche tempo fa ha visto arrivare su Saturno un enorme getto d’acqua da una delle sue lune, Encelado. Si è iniziato ad indagare quanto catturato e si è arrivati a capire che attorno al pianeta c’è un anello di vapore d’acqua alimentato proprio da questo getto proveniente da una delle sue lune, Encelado in primis. Questo satellite, infatti, da un bel contributo, espellendo circa 250 Kg al secondo, con vari getti.

criovulcanismo

Criovulcanismo nel sistema solare

Il criovulcanismo ha luogo in alcuni corpi ghiacciati del sistema solare, forse non conosciamo nemmeno tutti quelli in cui avviene, sono tendenzialmente satelliti naturali del sistema solare esterno oppure oggetti della fascia di Kuiper. Risale al 1989 la prima osservazione di criovulcani, sorvolando Tritone, principale satellite naturale di Nettuno.

Con gli anni, fenomeni simili sono stati notati anche su altri corpi ghiacciati del sistema solare esterno, fra cui Europa, Ganimede, Titano ed Encelado. Nel 2005 l’attenzione degli esperti è tornata su Titano perché la sonda Cassini è riuscita ad individuare un criovulcano in attività sulla sua superficie, nello stesso anno la sonda ha anche individuato dei geyser in attività nella calotta polare meridionale di Encelado.

Criovulcanismo Plutone

Su Plutone è stato individuato niente di meno che il più grande criovulcano finora conosciuto. Lo ha scoperto la NASA, mediante la sonda New Horizons, ed è stato battezzato Mons Wright. Per farsi , è alto 4 km e lungo 144 km.

criovulcanismo

Criovulcanismo: esperimento

Per comprendere meglio il meccanismo che si nasconde dietro, e dentro, al criovulcanismo vengono fatti numerosi esperimenti. Trattandosi di fenomeni che non accadono sulla Terra, spesso si utilizzano supporti tecnologicamente avanzati e si effettuano simulazioni elaborate al computer. In tal modo due scienziati statunitensi sono riusciti a riprodurre e comprendere la natura delle eruzioni su Encelado, potrebbero addirittura aver individuato il meccanismo che le produce.

Ci sarebbe un oceano al di sotto della sua superficie ghiacciata di questo satellite, quando l’oceano forma molte fessure ravvicinate tra loro, chiamate “tiger stripe”, letteralmente “strisce di tigre”, vicino al Polo Sud, da esse vengono messi degli sbuffi di vapore e particelle ghiacciate. Una eruzione tipica del criovulcanismo.

Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su TwitterFacebookGoogle+Instagram

Ti potrebbero interessare anche:

Pubblicato da Marta Abbà il 19 Marzo 2018